Archivio tag: il paradiso degli orchi

Risate surreali e demenziali: Il Paradiso degli Orchi e Comic Movie in home video

La parola chiave per identificare le recenti uscite home video di Koch Media è indubbiamente “umorismo”. Due forme di umorismo estremamente differenti, proprio agli antipodi, che vanno dall’ironia francese, come sempre un po’ sofisticata e dai toni surreali, a quella più bassa e volgarotta tipica di molte commedie americane.

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Roma 2013. Un bilancio critico sui film visti – Seconda parte

Concludiamo il nostro bilancio critico dei film visti all’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma con questa seconda parte di mini recensioni, che va ad aggiungersi a questo precedente articolo sui film visti nella prima settimana.

La qualità delle opere di questa seconda tranche è leggermente inferiore in confronto a quelli inseriti in programma nelle prime giornate, ma il bilancio generale di questa edizione del Festival è senz’altro positivo con la sorpresa di aver trovato in programma (anche in concorso) molti titoli di genere che solitamente non sono appannaggio di manifestazioni festivaliere di tale caratura formale.

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Roma 2013. Daniel Pennac, Nicolas Bary e Mélanie Bernier presentano IL PARADISO DEGLI ORCHI. Il video delle interviste sul Red Carpet e della conferenza

Il 13 novembre, nella cornice dell’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, si è tenuta la proiezione in anteprima nazionale di Il paradiso degli orchi (Au bonheur des ogres), tratto dall’omonimo best seller di Daniel Pennac e diretto dal giovanissimo Nicolas Bary.

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Il Paradiso degli Orchi, la recensione

Il trentatreenne Benjamin Malaussène riveste numerose posizioni; è ufficialmente un responsabile tecnico al “Au Bonheur Parisien”, un famoso centro commerciale parigino, ufficiosamente un capro espiatorio, per la stessa azienda, e soprattutto un fratello perfetto, punto di riferimento di un’intera famiglia.

La sua routine consiste nel farsi maltrattare, furbamente, dal suo datore di lavoro davanti ai clienti insoddisfatti, in modo da evitare ogni volta che il centro commerciale venga denunciato per una qualche mancanza a discapito dei consumatori. Dietro l’apparente ruolo di responsabile tecnico, che difficilmente riesce a giustificare, ecco che si nasconde quello di un capro espiatorio di professione per il quale viene realmente retribuito da “Au Bonheur Parisien”!

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