Archivio tag: ilenia pastorelli

Cosa fai a Capodanno?, La recensione

È la notte del 31 dicembre. Mentre le radio non fanno altro che parlare di una straordinaria tempesta solare che accompagnerà proprio la fine dell’anno, il furgoncino di una ditta di catering – che trasporta aragoste, ostriche e champagne – fa il possibile per raggiungere uno chalet di montagna rimasto isolato per via dell’abbondante nevicata. Allo chalet, tuttavia, sono diretti alcuni strambi individui che hanno deciso di salutare l’anno organizzando una piccante serata tra scambisti. Quando tutti gli invitati sono giunti a destinazione, in attesa della mezzanotte e della tanto attesa “ammucchiata”, iniziano a conoscersi così da far subito emergere contrasti, alleanze e gelosie. Il vero problema, tuttavia, è che gli scheletri nell’armadio sono molti e nessuno è realmente chi dice di essere.

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Benedetta follia, il nuovo film di Carlo Verdone in DVD

Guardate com’eri, guardate come sei…me pari tu zio!

(Angelo Bernabucci – Compagni di scuola)

A 67 anni suonati (portati benissimo), Carlo Verdone si guarda allo specchio e vede se stesso di trent’anni fa, o meglio uno dei suoi magnifici personaggi, il coatto motorizzato che è un po’ Oscar Pettinari di Troppo forte e un po’ il fittizio Manuel Fantoni di Borotalco che lo deride con aria di sfida facendogli notare che per lui il tempo è passato. Dopo 40 anni di carriera è con Benedetta Follia, ultimo film scritto, diretto e interpretato da Carlo Verdone, che l’attore romano sente la necessità di riflettere sui suoi successi e confrontarsi direttamente con se stesso. Un’opera significativa nella filmografia dell’autore e adesso disponibile in DVD grazie a Filmauro Home Video.

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Benedetta follia, la recensione

A 67 anni suonati (portati benissimo), Carlo Verdone si guarda allo specchio e vede se stesso di trent’anni fa, o meglio uno dei suoi magnifici personaggi, il coatto motorizzato che è un po’ Oscar Pettinari di Troppo forte e un po’ il fittizio Manuel Fantoni di Borotalco che lo deride con aria di sfida facendogli notare che per lui il tempo è passato.

Guardate com’eri, guardate come sei… me pari tu zio!”. La battuta messa in bocca al personaggio interpretato da Angelo Bernabucci in Compagni di scuola viene praticamente automatica ai fedeli del regista e attore romano, tanto che quella scena clou nel bagno di una discoteca in Benedetta follia, ultimo film scritto, diretto e interpretato da Carlo Verdone, è immediatamente leggibile come una riflessione su se stessi e sulla propria carriera.

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Lo chiamavano Jeeg Robot: il super-eroe italiano in Blu-Ray Lucky Red

Non ha certamente bisogno di presentazioni Lo chiamavano Jeeg Robot, opera prima del giovane nerd Gabriele Mainetti che esordisce nel lungometraggio con un film totalmente anti-convenzionale all’interno del fiacco e timoroso panorama produttivo italiano. Supereroi con superpoteri vs. i criminali delle borgate romane, tutto questo unito ad un pizzico di sana violenza gratuita e tanta passione verso gli anime giapponesi all’interno di un film che – forse contro ogni aspettativa – ha conquistato pubblico e critica riscuotendo consensi a go-go durante la Festa del Cinema di Roma 2015 e trionfando ai David Di Donatello 2016, dove si è portato a casa ben sette statuette, incluse quelle per il miglior regista esordiente, miglior attore/attrice protagonista, miglior attore/attrice non protagonista e miglior produttore.

Insomma, un successo a tutto tondo che finalmente si rende disponibile per la visione casalinga grazie ad un’edizione in Blu-ray disc – che si dichiara un successo anch’essa – ricca di contenuti extra e messa sul mercato da Lucky Red.

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Lo chiamavano Jeeg Robot, la recensione

È possibile creare in Italia, con l’attuale lassismo produttivo, un film di supereroi credibile e di qualità medio-alta? Stando a quanto fatto da Gabriele Mainetti con Lo chiamavano Jeeg Robot, suo primo lungometraggio, la risposta è indubbiamente si, vista anche l’ottica produttiva quasi indipendente intrapresa dal filmaker che sicuramente gli ha dato un maggiore margine di libertà.

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