Archivio tag: justice smith

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, la recensione

Nel 1974, due giovanotti americani di nome Gary Gygax e Dave Arneson, precisamente di Chicago il primo e di una contea del Minnesota il secondo, fecero la storia dell’intrattenimento nerd dando vita a Dungeons & Dragons e, con esso, al concetto contemporaneo di gioco di ruolo. Il primo set-up arrivava direttamente da un generico wargame, di cui ne ha rappresentato praticamente un’evoluzione, funzionalmente mescolato all’immaginario fantasy di quegli anni, che fondamentalmente coincideva con quello sdoganato da Tolkien con Il Signore degli Anelli, anche se nel world-build di D&D possiamo notare influenze da parte di molti altri autori del panorama letterario fantastico, come Vance, Moorcock, Howard, Leiber, Merritt e Vogt. Fatto sta che quei due ragazzotti con tanta passione e uno spiccato senso per gli affari avevano dato il via a un vero e proprio fenomeno popolare che oggi stima circa 20 milioni di giocatori, traduzioni in molte lingue e oltre 1 miliardo di dollari di vendite di manuali e accessori.

Come spesso accade con ogni prodotto di successo, lo sviluppo multimediale è presto all’orizzonte e Dungeons & Dragons diventa un brand da sviluppare in romanzi, fumetti, videogames, serie d’animazione e film. Quest’ultimo campo è quello che, in questa sede, ci interessa maggiormente.

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Raccontami di un giorno perfetto: come incorniciare bene una trama coi buchi

Raccontami di un giorno perfetto (All the Good Places) è il romanzo di Jennifer Niven che nel 2015 vinse il Goodreads Awards (premio popolare più influente del web) e tanti altri, anche in Italia, come romanzo young adult dell’anno. La Niven è stata tuttavia accusata di aver “romanticizzato” le malattie mentali e al tempo stesso di aver caratterizzato i suoi protagonisti in maniera grossolana (Ilenia Zodiaco e Matteo Fumagalli docet); questo non ha comunque fermato la piattaforma più famosa al mondo (si, parliamo di Netflix…) dal produrre un film omonimo con la regia di Brett Haley (Nei miei sogni, No Limits, Barmaids) e rilasciarlo il 28 febbraio 2020.

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Pokemon: Detective Pikachu disponibile in alta definizione blu-ray. Pika Pika!

Ad oggi, quello di Pokémon è il franchise video ludico più remunerativo al mondo, secondo solo a Super Mario. Cifre astronomiche che hanno fatto si che la proprietà intellettuale creata nel 1996 da Satoshi Tajiri si sia diffusa a macchia d’olio su praticamente ogni medium: dai manga agli anime passando irrimediabilmente per un celeberrimo gioco di carte e un merchandising sterminato. Era inevitabile che, prima o poi, Pikachu & co. finissero anche sul grande schermo in versione live action. Ai Pokémon, infatti, sono stati dedicati una lunghissima sequela di lungometraggi, alcuni arrivati anche nei cinema, ma Pokémon: Detective Pikachu è il primo a vantare una collaborazione distributiva con una major americana e il primo a coinvolgere attori in carne ed ossa. Per questo grande passo sono stati coinvolti, oltre alle giapponesi The Pokémon Company e Toho, le americane Warner Bros e Legendary Pictures che hanno deciso di adattare per il cinema il videogame per Nitendo 3DS Detective Pikachu (2016) rimanendo molto fedeli al soggetto originario, ovviamente ampliato e reso più complesso per adeguarsi a un lungometraggio. Approdato nelle nostre sale ad inizio maggio, Pokémon: Detective Pikachu è adesso disponibile sul mercato dell’home video grazie a Warner Bros Home Entertainment.

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Pokémon: Detective Pikachu, la recensione

Ad oggi, quello di Pokémon è il franchise video ludico più remunerativo al mondo, secondo solo a Super Mario. Cifre astronomiche che hanno fatto si che la proprietà intellettuale creata nel 1996 da Satoshi Tajiri si sia diffusa a macchia d’olio su praticamente ogni medium: dai manga agli anime passando irrimediabilmente per un celeberrimo gioco di carte e un merchandising sterminato. Era inevitabile che, prima o poi, Pikachu & co. finissero anche sul grande schermo in versione live action seguendo il trend dei numerosi personaggi dell’immaginario d’animazione protagonisti negli ultimi anni di film a tecnica mista.

In realtà, ai Pokémon sono stati dedicati una lunghissima sequela di lungometraggi, alcuni arrivati nei cinema, iniziata nel 1997 e con all’attivo ben 21 film (un 22° è atteso per quest’anno in Giappone), ma Pokémon: Detective Pikachu è il primo a vantare una collaborazione distributiva con una major americana e il primo a coinvolgere attori in carne ed ossa, quindi destinato ad essere fruito da un pubblico molto più ampio dei già numerosi irriducibili fan del franchise.

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Ogni giorno, la recensione

Le vie dello young adult sono davvero infinite!

Da quando certa letteratura per adolescenti è finita al cinema con successo (si veda Twilight e Hunger Games, ma in un certo senso un illustre precedente potrebbe essere Harry Potter!), le major prima e le realtà produttive un po’ più piccine dopo si sono interessate con voracità a qualsiasi cosa lontanamente di target young adult abbia superato un tot di vendite in libreria. Ed è così che abbiamo visto nascere tante saghe fanta-adolescenziali al cinema che non sono mai andate oltre il primo film, spesso risultando pesanti flop, come è accaduto con Shadowhunters o, ancora peggio, con Divergent, che saga lo è diventata ma con incassi in calo da film a film fino alla cancellazione del capitolo conclusivo.

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