Archivio tag: Kate Winslet

Contagion, il profetico thriller pandemico di Steven Soderbergh in una elegante steelbook combo 4K + Blu-ray

Nel 2011 ci ha inquietato grazie al realistico sguardo sul diffondersi di una pandemia, che poi si è trasformato in una profezia tornando di estrema attualità nel 2020 con lo scoppiare dell’epidemia di Covid-19. Parliamo di Contagion, il thriller di Steven Soderbergh con Matt Damon, Marion Cotillard, Jude Law, Gwyneth Paltrow e Kate Winslet che torna in home video grazie a Warner Bros. in una bellissima edizione steelbook che per la prima volta propone il film in formato 4K Ultra HD.

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Ammonite – Sopra un’onda del mare e The Nest – L’inganno: l’altra faccia del romanticismo in DVD

Nelle scorse settimane Eagle Pictures – in associazione con Sony Pictures da un lato e con Bim dall’altro – ha portato in DVD due drammi storici intenzionati a riflettere in modo singolare sul concetto di “coppia”. Due film sentimentali, sicuramente, ma non per questo due film romantici. In entrambi i casi, infatti, si discorre sul concetto di “coppia” affrontando due storie non convenzionali, due relazioni torbide decisamente lontane da certi schemi sociali preimpostati. Due legami inusuali destinati a scendere a patti con l’epoca in cui sono inscenati (da una parte gli anni ’40 del 1800 e dall’altra gli anni ’80 del 1900), con i rispettivi usi e costumi. Il proibito e l’apparenza. Ciò che sembra e ciò che è. Entrambi i film riflettono in modo differente su questi due contrasti dell’essere, entrambi i film colpiscono nel segno restituendo una visione piacevole e su cui meditare. Vi parliamo dell’edizione home video di Ammonite – Sopra un’onda del mare e di The Nest – L’inganno.

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Amore saffico e fossili di dinosauri: la recensione di Ammonite

Kate Winslet e Saoirse Ronan sono le protagoniste di Ammonite, film biografico ispirato alla vita di Mary Anning, paleontologa britannica che tra i tanti fossili recuperati scoprì quello di un esemplare di ittiosauro tuttora esposto al National History Museum di Londra, e in particolare la sua relazione con Charlotte Murchison.

Le due donne sembrano apparentemente diversissime e lontane tra loro, Mary (Kate Winslet) è una donna burbera, schiva, forte e molto pratica, mentre Charlotte (Saoirse Ronan) sembra essere a suo agio nelle situazioni sociali, diafana e delicata ma goffa quando deve fare cose manuali. Dalla loro convivenza inizialmente forzata e malvista da entrambe, si sviluppa un forte rapporto di amicizia che si trasforma pian piano in un amore passionale e spesso esplicitamente carnale. 

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La ruota delle meraviglie, la recensione

Le vite di un corpulento ubriacone (Jim Belushi), di un’ex attrice frustrata (Kate Winslet) e di una giovane donna ‘segnata’ (Juno Temple) subiranno tragici stravolgimenti nel giro di un’estate, sullo sfondo di un paradiso artificiale in declino quale la Coney Island degli anni Cinquanta. Inconsapevole burattinaio e appassionato narratore delle loro disavventure è Mickey: un romantico bagnino nonché aspirante scrittore, che ha il volto sornione e il fisico scolpito di Justin Timberlake.
Humpty e Ginni condividono un passato doloroso e un matrimonio infelice. Si barcamenano alla meno peggio lavorando al luna park e vivendo in una dimora fatiscente col problematico figlio di lei.
L’improvviso ritorno della bella Carolina (Juno Temple), figlia di Humpty in fuga dal marito gangster, che minaccia di ucciderla, metterà definitivamente in crisi gli equilibri familiari.

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Il domani tra di noi, la recensione

La lunga e fruttuosa tradizione del survival-movie si rinnova e arricchisce di un titolo che tocca il filone in maniera tangente, Il domani tra di noi, infausto titolo italiano di The Mountain Between Us, tratto dall’omonimo romanzo di Charles Martin.

Per trasformare in immagini il melò di sopravvivenza che è diventato in pochi mesi in un best-seller è stato chiamato il palestinese Hany Abu-Assad, che abbiamo già conosciuto grazie al recente successo di The Idol, che è riuscito a cogliere con maggiore efficacia la componente avventurosa della vicenda in confronto a quella, più sacrificata, della storia sentimentale in itinere.

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Collateral Beauty, la recensione

Il periodo che si colloca a cavallo tra la fine dell’anno appena trascorso e l’inizio di quello nuovo è costellato di diverse tipologie di film: abbiamo le commedie natalizie, italiane e non, i grandi blockbuster americani ed infine quelle opere confezionate apposta per gli imminenti Oscar… che tradotto in parole povere significa storie strappalacrime e intense dal punto di vista emotivo. A questa terza categoria appartiene senza dubbio Collateral Beauty, il nuovo lavoro di David Frankel il quale, dopo una serie di commedie leggere (tra cui ricordiamo Io e Marley, Il diavolo veste Prada e Il matrimonio che vorrei), torna alla ribalta con un dramma commovente incentrato sull’elaborazione del lutto e su come da una grande sofferenza possa riaffiorare la voglia di vivere.

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The Dressmaker, la recensione

Non lasciatevi trarre in inganno dalla rossovestita femme-fatale sulla locandina o dall’improponibile sottotitolo italiano ‘Il Diavolo è tornato’, che fa il verso al cult del 2006 Il Diavolo Veste Prada.
The Dressmaker, imprevedibile commedia nera diretta da Jocelyn Moorhouse e tratta dal romanzo omonimo di Rosalie Ham, è tutto fuorché un prodotto canonico o banale. Inoltre, col film di David Frankel, condivide soltanto la passione per la moda e una protagonista in stato di grazia. In questo caso, il Premio Oscar Kate Winslet.

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Codice 999, la recensione

Con una lunga gavetta nel campo dei videoclip per artisti del calibro di Depeche Mode, Placebo e Nick Cave, John Hillcoat si è fatto notare nel panorama cinematografico nel 2005 con il western La proposta, a cui hanno fatto seguito il post-apocalittico The Road, tratto dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, e il crime con Tom Hardy e Jessica Chastain Lawless. Un gioiello dietro l’altro, una carriera qualitativamente invidiabile, che ora si arricchisce di un crime-movie da standing-ovation: Codice 999.

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Steve Jobs, la recensione

È curioso nonché un po’ sorprendente come gli Studios abbiano puntato molto sulla figura di Steve Jobs, imprenditore prima che informatico e figura chiave dietro la Apple, scomparso per un cancro nel 2011. Perché prima dell’interesse della Universal Pictures con il film diretto da Danny Boyle, già nel 2013 Joshua Michael Stern aveva diretto Ashton Kutcher nel biopic Jobs. Ma a differenza del precedente convenzionalissimo e poco interessante film, Boyle riesce a dare al suo Steve Jobs un’impronta autoriale che possa fare la differenza.

Questo non vuol dire che Steve Jobs sia comunque un film riuscito, anzi.

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TFF33: The Dressmaker

Dopo Creature del cielo e Holy Smoke – Fuoco sacro, Kate Winslet torna a farsi dirigere da un regista dell’Oceania, e stavolta tocca all’australiana Jocelyn Moorhouse nell’adattamento del romanzo di Rosalie Him.

Sono tornata, bastardi!

Questa è la prima battuta che apre il film The Dressmaker, stravagante commedia sentimentale con venature thriller. Sembrerebbe quasi una sfida lanciata dalla stessa attrice con la sua impeccabile entrata in scena, degna di Marilyn Monroe. E infatti, stavolta Kate Winslet veste un ruolo che sembra, a tratti, sospeso tra quello interpretato dalla Monroe in Niagara e quello interpretato da Rita Hayworth in Gilda.

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