Archivio tag: Lily james

Finalmente l’alba, la recensione

È il 1953 e a Cinecittà si stanno svolgendo le riprese di un nuovo kolossal che vede protagonista una delle più famose stelle del cinema classico, Josephine Esperanto (Lily James), al fianco delle stelle nascenti Sean Lookwood (Joe Keery) e Nan Roth (Rachel Sennot).

Mimosa (Rebecca Antonacci) è una giovane romana, fidanzata e prossima al matrimonio con un uomo del quale non è innamorata, ma che rende felice la madre, che non vede per la sua “brava e remissiva figlia” nessun futuro migliore: “è un bravo ragazzo e ha un lavoro sicuro“.

Quando la bella e intraprendete sorella Iris (Sofia Panizzi) decide di prendere parte alle audizioni per le comparse del film, Mimosa viene notata dalla diva Josephine che ne rimane colpita e decide di trascinarla con lei, sul set e in una lunga avventura notturna tra locali e feste, che cambieranno per sempre la vita della ragazza.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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The Warrior (The Iron Claw), la recensione

The Iron Claw, distribuito in Italia con il più banale titolo The Warrior, è l’ultima fatica della casa di produzione A24 ma è anche il nuovo film di Sean Durkin (The Nest, La fuga di Martha) e racconta la vera storia dei Von Erich, forse la famiglia più importante della storia del wrestling. Nel cast troviamo Zac Efron, Jeremy Allen White, Lily James e Harris Dickinson.

Jack Fritz Von Erich, padre intransigente e capofamiglia, sogna per i suoi figli un futuro di vittorie e a ciascuno di loro assegna il compito di portare a casa il titolo di campione. John è un genitore soffocante e contrario a mostrare la propria interiorità, le emozioni, che vede come debolezza. I Von Erich, inoltre, sono affetti da una paranoia, sono infatti convinti che la cosiddetta “maledizione” familiare possa venire a prenderli, una leggenda sportiva caratterizzata da difficoltà, infortuni, malessere e morte.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Yesterday, la recensione

Yesterday è l’immagine cristallina dell’attuale cinema di Danny Boyle: un cinema addomesticato, fatto di compromessi, assolutamente gradevole ma lontanissimo da quel sapore anarchico, libero, originale che ha contraddistinto l’autore di Trainspotting negli anni 90 e primi 2000. È come se Boyle, dopo l’Oscar per The Millionaire, sia morto e rimpiazzato dal suo fratello gemello meno talentuoso. Yesterday riassume perfettamente quest’arco trasformativo perché in una storia adorabile e appassionante, personaggi generalmente ben scritti, si innesta a poco a poco una backstory romantica che finisce per fagocitare tutto il resto, insozzandolo con siparietti di un buonismo disarmante e irreale, fino a una delle conclusioni peggio scritte e incoerenti degli ultimi anni.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Mamma mia – Ci risiamo!, la recensione

Bando ai preamboli, iniziamo col rispondere onestamente alle domande che la maggior parte degli spettatori, inevitabilmente, si pone sin da quando sente parlare per la prima volta del sequel di un film a lui caro. Sarà all’altezza del primo capitolo? Le mie aspettative (ammesso che debba riporne) verranno deluse? È il caso di investire (non) pochi euro per la proiezione in sala o meglio conservarli per un aperitivo con buffet? Offrire un feedback soddisfacente per tutti i gusti è un’impresa probabilmente impossibile, ma tenteremo di fornire qualche valida chiave di lettura.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Baby Driver – Il genio della fuga, la recensione

In un programma televisivo di qualche anno fa, il trascinatore di folle Adriano Celentano utilizzava una semplicissima dicotomia per differenziare le cose giuste da quelle sbagliate, quelle belle da quelle brutte, le in dalle out: rock e lento. Se oggi dovessimo ripescare questa semplificazione massima e populista, dovremmo essenzialmente dire di uno come Edgar Wright che è rock. Lui è rock in tutti i sensi e rock sono i suoi film, sia perché hanno un’energia, un’inventiva e una vitalità uniche, sia perché fanno del rock – inteso come musica – un elemento primario. E rock, ovviamente, lo è Baby Driver – Il genio della fuga, il suo ultimo imperdibile film, che rielabora l’action-crime a tempo di musica.

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34 TFF. Kenneth Branagh Theatre – Romeo e Giulietta

Un evento dentro l’evento.

Per una sera soltanto il Torino Film Festival ha ospitato l’ultima opera di Kenneth Branagh, dove film e teatro si uniscono dandoci la possibilità di assistere ad una strepitosa rappresentazione del classico dei classici, Romeo e Giulietta andato in scena al Gaskell Theatre di Londra.

Si tratta di una vera e propria esperienza: l’opera si apre con un gruppetto di adolescenti interrogato su cosa significhi per loro essere teenagers, su come vedono il rapporto con i genitori, se credono nell’amore a prima vista, per poi passare a domande incentrate sull’opera shakespeariana stessa.

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PPZ – Pride and Prejudice and Zombies, la recensione

Nel 2009 il giovane scrittore/fumettista/sceneggiatore Seth Grahame-Smith arriva al successo editoriale con il romanzo Orgoglio e Pregiudizio e Zombie, in cui – sotto consiglio del suo curatore editoriale che gli suggerì di ancorarsi a qualche cosa di classico per non pagare i diritti d’autore – ha fatto sua la celeberrima opera di Jane Austen e l’ha mescolata con l’attuale moda degli zombi. Il successo fu tale che il film è stato subito opzionato per una riduzione cinematografica, per la quale ha mostrato interesse l’attrice Natalie Portman in veste di produttrice. La lavorazione del film è stata particolarmente travagliata, nel frattempo Seth Grahame-Smith ha scritto un secondo romanzo Abraham Lincoln: Cacciatore di vampiri, che è invece immediatamente diventato film per la regia di Timur Bekambetov e la produzione di Tim Burton.

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Pride and Prejudice and Zombies: video-interviste al cast

Manca ormai pochissimo al 4 febbraio, giorno d’uscita di PPZ – Pride and Prejudice and Zombies, l’horror d’ambientazione storica che M2 Pictures distribuisce in Italia in anteprima mondiale. Dopo avervi mostrato il trailer italiano ufficiale (qui) e i character posters italiani (qui), oggi possiamo farvi vedere tre interessanti video-intervisti agli attori e al regista, più tre spot televisivi del film.

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PPZ – Pride and Prejudice and Zombies: ecco trailer e poster italiano!

Uscirà in Italia con il titolo PPZ – Pride and Prejudice and Zombies la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo cult di Seth Grahame-Smith, ovvero rielaborazione horror di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, uno dei romance-drama più famosi della storia della letteratura. Il film sarà distribuito in Italia il 4 febbraio, in anteprima mondiale, da M2 Pictures e noi possiamo mostrarvi in anteprima il poster nostrano e il succoso trailer italiano. 

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Cenerentola, la recensione

Quella di Cenerentola, dolce e sfortunata fanciulla dalla scarpetta di cristallo, è senza dubbio la fiaba più celebre e raccontata di sempre. Il grande schermo conta infinite trasposizioni e i più disparati adattamenti, che si tratti di aggiornamenti cronologici o di sperimentazioni di genere. Tuttavia, l’archetipo per eccellenza resta inequivocabilmente il meraviglioso classico d’animazione Disney del 1950, caposaldo dell’immaginario infantile di ciascuno di noi. Riportare oggi al cinema Cenerentola in carne e ossa, con tanto di matrigna, sorellastre e zucca incantata, è pertanto un’operazione assai rischiosa e potenzialmente ridondante. C’è davvero il bisogno dell’ennesima versione di questa bella – ma trita – storia d’amore e magia? Ebbene, dopo aver visto Cenerentola di Kenneth Branagh non c’è alcun dubbio: la risposta è sì.

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