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Inmusclâ: il film mystery tra le alture friulane è disponibile in streaming su CHILI

Da oggi, 12 dicembre, su CHILI è disponibile Inmusclâ, il mystery che il regista Michele Pastrello ha girato nell’innevata e non antropizzata Valcellina friulana, usando come lingua il clautano, una variante della lingua friulana, usata nella valle. Distribuito da Emerafilm, il film è un thriller psicologico dalla forte impronta allegorica su antinomie mentali universali, totalmente immerso in natura e in silenzi, che racconta la storia di una donna – une fémena perduda ò, in clautano – che sta per compiere un misterioso viaggio a piedi, in una natura invernale spopolata, glaciale e inospitale.

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Inmusclâ, la recensione in anteprima del mediometraggio di Michele Pastrello

Una donna si incammina nel paesaggio innevato dei monti della Valcellina, in Friuli, affiggendo sugli alberi foto di una persona scomparsa. La donna è ferita, apparentemente si perde nel bosco, e si scontra con i lupi ma anche con delle misteriose figure umanoidi ricoperte di muschio.

Questo, in estrema sintesi, è quanto accade in Inmusclâ, il nuovo mediometraggio di Michele Pastrello, che torna al film narrativo dopo diverse opere emozionali che facevano della sensorialità il vero cuore pulsante. Ma la sensorialità è fondamentale anche in Inmusclâ, mostrando un percorso molto coerente nell’operato del regista veneto, tanto che lo spettatore si troverà in diversi momenti a percepire fortemente lo stato in cui versa la protagonista del film.

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Waiting (L’attesa): in produzione il nuovo cortometraggio di Michele Pastrello

È in corso di produzione il film che segna il ritorno  al cortometraggio tradizionale del regista friulano Michele Pastrello, che possiamo ricordare come vincitore del PesarHorrorFilmFest nel 2006 con il corto Nella mia mente e del ToHorrorFest nel 2009 con 32. Successivamente, Pastrello si è dedicato alla cinematografia breve e senza dialoghi, piccoli film di stampo drammatico e intimistico, come Sensorium Dei (di cui vi abbiamo parlato qui). Il nuovo cortometraggio in produzione si intitola Waiting (L’attesa) e continuerà sì il percorso di esplorazione dell’animo umano, su cui si sta concentrando Pastrello negli ultimi anni, ma con un minutaggio decisamente superiore, tornando così alle origini dei suoi esordi.

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The Little Child: un video emozionale per incontrare il proprio “bambino interiore”

Da ieri, 21 dicembre, giorno del Solstizio d’Inverno, è online un breve microfilm emozionale a firma del talentuoso Michele Pastrello dal titolo The Little Child.

Privo di parole e con la sola forza delle immagini, della musica e dei suoni, The Little Child si inoltra, attraverso un racconto fiabesco natalizio, in tematiche psicologiche che riguardano ognuno di noi, mirate ad esplorare il rapporto tra l’adulto e il suo “bambino interiore”.

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Nexŭs: il nuovo corto emozionale per il regista Michele Pastrello

Dopo la parentesi di #Virus, un monologo febbricitante e beffardamente “happy new year” sulla condizione umana, interpretato da Andrea Pergolesi (che potete vedere qui), il regista veneto Michele Pastrello torna dietro la macchina da presa con Nexŭs, un nuovo capitolo delle sue produzioni a carattere emotivo-evocativo.
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Sensorium Dei, il nuovo corto emozionale di Michele Pastrello

Il tempo. Misura attraverso la quale si percepisce il cambiamento. Dimensione che si è prestata e si presterà a riflessioni filosofiche e studi di carattere scientifico, nonché argomento centrale anche nell’ultimo cortometraggio di Michele Pastrello, Sensorium Dei.

Ideale terzo capitolo di una trilogia, iniziata nel 2014 con Desktop e proseguita con Awakenings (coscienza dopo il sonno), Sensorium Dei porta a compimento un progetto filmico fondato sulla creazione e trasmissione di emozioni.

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Desktop, il nuovo corto di Michele Pastrello

Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prim’ancora che i corpi si vedano. Generalmente, essi avvengono quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente.”

Con questa frase tratta dal romanzo di Paulo Coelho Undici minuti, si apre Desktop, il nuovo cortometraggio di Michele Pastrello, regista veneto che negli anni ha collezionato un ragguardevole numero di apprezzamenti e premi per le sue opere. Se solitamente Pastrello ha esplorato il “genere”, con  Desktop siamo nei territori della sperimentazione, sia narrativa che strutturale. Pur mantenendo una narrazione che abbia un senso compiuto e utilizzando il linguaggio vicino all’esperienza spettatoriale classica, a questo giro Pastrello racconta con senso della minimalità – di tempistiche e situazioni – una condizione umana universalmente condivisa: la solitudine.

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