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L’ultima notte di Amore, la recensione del thriller con Pierfrancesco Favino

Se il cinema e la letteratura di genere ci hanno insegnato una cosa sul pensionamento è che l’ultimo giorno di lavoro è spesso quello in cui se qualcosa di irrimediabilmente storto può accadere, probabilmente accadrà. Una variante specifica e bastardissima della “Legge di Murphy” che non risparmia neanche Franco Amore, onesto cittadino e poliziotto in procinto di lasciare il distintivo protagonista del thriller di Andrea Di Stefano L’ultima notte di Amore

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Marco Bocci e il ritorno del poliziottesco all’italiana: disponibili in home video Calibro 9 e Bastardi a mano armata

Nell’aria c’è un ritrovato appeal per il poliziottesco all’italiana, o meglio, per il cinema di storie criminali declinate in uno sguardo puramente di genere. Potremmo attribuire questa rinata fascinazione al successo che negli anni ha riscosso la serie Gomorra  e probabilmente non sbaglieremmo, ma il passo successivo che stiamo vivendo è quello di un ritorno puro alle origini, a quel cinema crudo e verace ma con meno pretese di realismo, proprio come si faceva negli anni ’70. Ad inizio 2021 Minerva Pictures ha insistito su questa via sfruttando le proprietà intellettuali della propria library: prima ha donato un sequel tardivo a Milano Calibro 9, capolavoro indiscusso del cinema crime tricolore nonché apice della carriera del mai troppo celebrato Fernando Di Leo, poi ha rielaborato il concept di Vacanze per un massacro – sempre di Fernando Di Leo! – per dare vita ad un film tutto nuovo. A fare da comune denominatore tra queste due nuove forme di poliziottesco ci pensa l’attore Marco Bocci, protagonista di entrambe le pellicole. Affidandosi ai canali distributivi di Eagle Pictures,Minerva Pictures porta in home video Calibro 9 del figlio d’arte Tony D’Angelo Bastardi a mano armata di Gabriele Albanesi.

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Bastardi a mano armata, la recensione

Bastardi a mano armata

Nell’aria c’è un ritrovato appeal per il poliziottesco, o meglio, per il cinema di storie criminali declinate in uno sguardo puramente di genere. Potremmo attribuire questa rinata fascinazione al successo che negli anni ha riscosso la serie Gomorra e tutto quello che gli gravita attorno e probabilmente non sbaglieremmo, ma il passo successivo che stiamo vivendo è quello di un ritorno puro alle origini, a quel cinema crudo e verace ma con meno pretese di realismo, proprio come si faceva negli anni ’70. In questo inizio 2021 notiamo che Minerva Pictures sta insistendo su questa via sfruttando le proprietà intellettuali della loro library, prima dando un sequel – purtroppo per nulla riuscito – a Milano Calibro 9, ora rielaborando il concept di Vacanze per un massacro, sempre di Fernando Di Leo, per dar vita a un film tutto nuovo, Bastardi a mano armata.

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Calibro 9, la recensione

Il trend del sequel tardivo aveva catturato l’attenzione del cinema italiano di genere all’inizio del terzo millennio, rimescolando le carte della commedia all’italiana con tentativi di rinverdire alcuni dei successi italiani del glorioso periodo a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80. Possiamo citare, infatti, Febbre da Cavallo – La mandrakata, L’allenatore nel pallone 2, Eccezzziunale veramente – Capitolo secondo…me, Il ritorno del Monnezza, ma anche La Terza Madre, per cambiare genere, operazioni per lo più fallimentari che – Mandrakata a parte – ci hanno detto che rivangare successi del passato nel cinema italiano non è solo palesemente anacronistico, ma anche dimostrazione di difficile adattabilità alla contemporaneità produttiva per un format che funzionava 30 o 40 anni prima.

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