Archivio tag: naomi watts

Giovani si diventa, la recensione

New York. Josh (Ben Stiller) e Cornelia (Naomi Watts) sono una coppia sulla quarantina che vive la propria pacata routine senza entusiasmo. Lui è un regista di documentari senza infamia e senza lode; lei – figlia di un documentarista, al contrario, celeberrimo e di successo – è produttrice. L’incontro coi giovani sposi Jamie (Adam Driver) e Darby (Amanda Seyfried) darà un inaspettato scossone al loro modo di vivere e di essere, restituendo loro il piacere della scoperta e la fame di esperienze…

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Insurgent: poster italiano, dietro le quinte e interviste

Dopo avervi mostrato il trailer ufficiale italiano di Insurgent e una lunga carrellata di character posters internazionali (qui tutto il materiale), oggi la Eagle Pictures ci mette a disposizione il primo poster italiano dell’atteso sequel di Divergent e una manciata di contenuti speciali video, ovvero una featurette e un b-roll con interviste ai protagonisti. 

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Birdman (o le imprevedibili virtù dell’ignoranza), la recensione

Attesissimo film del messicano Alejandro González Iñarritu, Birdman (o le imprevedibili virtù dell’ignoranza), appare complesso e intricato come, del resto, sembrerebbe suggerire il titolo completo.

Intenso gioco di luci soffuse, pieno di zone buie o in penombra, e di movimenti di macchina, con abbondanti piani-sequenza, veri o finti che siano, e di voci in campo e fuori campo, Birdman è una riflessione aperta sul mondo degli attori e del teatro, ma anche sulla stessa contemporaneità.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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St. Vincent, la recensione

A volte ci rendiamo conto come basti un attore per rendere un film diverso da quello che sarebbe potuto essere. Parafrasando un neanche troppo vecchio tormentone lanciato da Adriano Celentano, c’è chi è lento e chi è rock. St. Vincent è lento, Bill Murray è rock, il che trasforma, per estensione, St. Vincent in rock.

La deliziosa commedia agro-dolce di Theodore Melfi è fatta dagli attori e, in particolare, dall’Attore, quel Bill Murray qui protagonista che difficilmente non riesce ad elevare con la sua presenza un film.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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St. Vincent: Bill Murray cool e sportivo nei tre poster

Grazie a Impawards, sono disponibili per voi, in calce, ben tre nuove locandine di St. Vincent, commedia agrodolce, freschissima nei cinema statunitensi, con protagonista il mitico Bill Murray.

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Il poster ‘all red’ e lo spot tv di Birdman (o Le Imprevedibili Virtù dell’Ignoranza)

Sono disponibili per voi, in calce, uno spot tv e il poster, rilasciato da Vulture, di Birdman, di Alejandro G. Iñárritu. La pellicola ha aperto la 71^ edizione del Festival di Venezia e ha riscosso consensi all’unanimità. Potete leggere la nostra recensione cliccando QUI.

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Venezia 71. Supereroi in crisi esistenziale, la ricerca dell’urlo perfetto e il percorso autodistruttivo di un ragazzo

La 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica  di Venezia è iniziata al grido dell’Uomo Uccello, Birdman. E’ stato infatti il film diretto da Alejandro González Iñárritu ad aprire l’edizione 2014 del prestigioso Festival del Cinema di Venezia e a sfilare sul red carpet sono intervenuti Michael Keaton, Edward Norton ed Emma Stone, protagonisti di questa particolarissima opera che riflette su Hollywood e sui danni (cerebrali) che può causare in coloro che ne rimangono “vittime”. 

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Speciale Biografilm Festival 2014 – The Last Impresario

Nell’estate del 2010, la regista Gracie Otto si trova a Cannes, in procinto di procurarsi nuovi agganci nel mondo del cinema. La sua attenzione viene presto attratta da un piccolo uomo dal sorriso perpetuo, circondato da un nutrito gruppo di celebrità ed esperti del settore. Quell’uomo è Michael White, la più grande celebrità di cui nessuno ha mai sentito parlare.
Prolifico produttore di cinema e teatro, White ha regalato al mondo produzioni come The Rocky Horror Picture Show e Monty Python e il Sacro Graal, ma sofferente del peso dell’età, ha deciso di ritirarsi a un lifestyle più salutare; per esempio, decidendo che un uomo di 78 anni, quale lui è, non può più tornare da un party alle 3 del mattino. Giusto alle 2.
Intrigata dalla figura del produttore, Gracie comincia a filmare ogni momento della giornata di White, ricostruendo la storia di una delle persone più straordinarie del cinema contemporaneo.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Samara (The Ring)

SAMARA

Samara è una ragazzina con dei lunghi capelli neri e un misterioso quanto tormentato passato alle spalle. Dotata di poteri paranormali, Samara venne adottata dalla famiglia Morgan ma causava alla madre tremende allucinazioni e, la sua indole malvagia, provocò eventi funesti nell’isola dove viveva. La povera signora Morgan, sull’orlo della follia, un giorno decise di liberarsi della figlia gettandola in un pozzo, poi si suicidò. Per vendicarsi, il fantasma di Samara ha creato una strano video registrato su una videocassetta che mostra immagini apparentemente prive di nesso logico: un pozzo, una donna che si pettina i capelli, un faro e così via. Chiunque guardi il video riceve una telefonata dove sente la voce della creatura che, molto gentilmente, annuncia che la morte farà loro visita esattamente dopo sette giorni: Samara morì infatti dopo una settimana, tentando invano di uscire dal pozzo. Allo scadere del termine la bambina, con la sua inseparabile sottoveste bianca e il suo simpatico visino putrefatto, compare in tv: esce dal pozzo, attraversa lo schermo e uccide il povero malcapitato.

Diana – La storia segreta di Lady D., la recensione

Raccontare la trama di Diana – La storia segreta di Lady D. oltre che essere superfluo è anche un’inutile spreco di energie da parte di chi scrive e, soprattutto, di tempo da parte di chi legge. Già titolo e sottotitolo dicono tutto e, forse, la visione dello stesso film è del tutto superflua. Lady D.: la donna più amata del mondo, icona pop inglese alla pari dei Beatles, testimonial “con le palle” di campagne umanitarie e protagonista di uno degli incidenti del secolo, che possono competere con quello di JFK. Che altro c’è da dire? Ce lo chiediamo anche noi: che cosa avevano di tanto impellente da raccontare i produttori di Ecosse Films, lo sceneggiatore Stephen Jeffreys e, soprattutto, il regista Oliver Hirschbiegel (tra l’altro regista dell’ottimo La caduta) che non si fosse già detto sulla Lady per antonomasia?

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