Archivio tag: nunsploitation

Benedetta, la recensione

In un periodo storico in cui il passato dell’immaginario pop(olare) torna in voga, facendosi cult e lanciando nuove tendenze, l’ottantacinquenne Paul Verhoeven non insegue alcuna moda ma rimane fermamente legato alla sua idea di cinema di genere fieramente autoriale. Così, mentre altrove si inseguono gli anni ’80 e ’90, il regista di RoboCop e Atto di forza fa un balzo indietro di almeno un altro decennio e riesuma il filone conventurale, volgarmente conosciuto come nunsploitation, e firma Benedetta, un film così potente e anticonvenzionale da risultare completamente estraneo a qualsiasi logica produttiva contemporanea.

Ispirato al celebre saggio Atti impuri – Vita di una monaca lesbica nell’Italia del Rinascimento, pubblicato da Judith C. Brown nel 1986, Benedetta racconta la controversa vicenda di Benedetta Carlini, entrata in convento da bambina perché mossa da una forte vocazione e presto capace di attirare l’attenzione su di sé.

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Nude Nuns With Big Guns, la recensione

Messico. Un pulmino con a bordo suore e preti si ferma nel bel mezzo del deserto davanti a un posto di blocco di alcuni bikers. Loro sono i Los Muertos e Chavo, il leader, è lì per ritirare da Padre Bernardo una valigetta piena di cocaina che le stesse suore hanno tagliato. Dalla valigetta manca però una partita di droga e Chavo, per trovare il colpevole, comincia a sterminare le suore sul pullman. Sorella Sarah esce allo scoperto e per punizione viene rapita da Chavo, che la rinchiude nel suo locale di striptease dove la droga e la violenta ripetutamente. Dopo giorni di sevizie, Sorella Sarah sente la voce di Dio che le ordina di fare piazza pulita tra i miscredenti, così, armata di due enormi colt, la suora riesce a fuggire dal luogo di prigionia e comincia una sua personale crociata contro i preti e le suore trafficanti di droga. Chavo e i Los Muertos si mettono sulle tracce della suora assassina.

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Valutazione: 6.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Il Convento – Heretiks: streghe e possessioni demoniache nell’Inghilterra del XVII secolo

Con l’avvicinarsi della festa di Ognissanti, proliferano le produzioni horror elargite con abbondanza sulle piattaforme streaming, in home video e perfino al cinema (o almeno, quel poco che viene distribuito nel maledetto anno del coronavirus). Tra queste spicca la sempre attenta Midnight Factory che dell’horror ha fatto la sua ragione di vita e, tra possessioni demoniache, zombi e spettri, riempie questo ottobre di novità e cult di catalogo. Tra i titoli proposti c’è l’inedito Il Convento – Heretiks, che porta la firma dell’inglese Paul Hyett, lunga carriera da make-up artist ed effettista prostetico (The Descent, Attack the Block, The Woman in Black) e qui alla sua terza regia dopo il torture/revenge movie The Seasoning House (2012) e il “licantropico” Howl (2015).  

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