Archivio tag: oscar 2021

Un altro giro, la recensione

Un altro giro

Nel 1995 i due registi danesi Thomas Vinterberg e Lars von Trier codificarono le dieci regole d’oro per una cinematografia purista che si contrapponesse alla moda, tutta americana, di infarcire i film con effetti speciali, sparatorie ed esplosioni. Dopo un quarto di secolo il decalogo del cosiddetto DOGMA 95 è stato ammorbidito ma non cancellato del tutto. Anche nel suo ultimo film Un altro giro (Druk), Thomas Vinterberg ha continuato a rispettare scrupolosamente alcune di quelle disposizioni ‘talebane’ atte a mantenere il cinema sui binari di un rigido e crudo verismo.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: +1 (da 1 voto)

The Father – Nulla è come sembra, la recensione

Ad un mese dalla notte degli Oscar The Father – Nulla è come sembra sbarca anche nei cinema italiani.

Il film, che vede come protagonisti Anthony Hopkins e Olivia Colman rispettivamente come padre e figlia, è tratto da una pièce teatrale dello stesso Florian Zeller, regista e sceneggiatore del film.

Anthony è un arzillo anziano profondamente attaccato alla vita ma con l’avanzare del tempo e degli anni ha sempre più bisogno di attenzioni da parte di sua figlia Anne, che cerca di stargli vicino in ogni momento. La demenza senile di Anthony si fa sempre più invadente, fino a far perdere ad Anthony qualsiasi concetto di tempo e spazio, tanto da far scivolare l’uomo in un circolo ossessivo.

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Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: +1 (da 3 voti)

Nomadland, la recensione

In Inglese, a differenza che in italiano, ci sono due termini diversi per dire “casa”, a cui si accompagnano diverse accezioni: il primo è “House”, con cui si intende la casa come costruzione fisica, come edificio architettonico; il secondo è “Home”, il focolaio familiare, il posto in cui ci si sente a casa e dove si è sé stessi, il luogo che portiamo ovunque nel cuore. I protagonisti di Nomadland infatti non si definiscono “Homeless”, la parola inglese per identificare i senzatetto, ma “Houseless”.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Judas and the Black Messiah, la recensione

Judas and the Black Messiah

Il tema razziale negli Stati Uniti del terzo millennio è cruciale. In un’epoca in cui le discriminazioni in base alla razza o al sesso dovrebbero essere ormai il ricordo del passato, appaiono invece più attuali che mai al punto tale che le arti si sono ormai consolidate come veicolo primario per denunciare determinate problematiche, far sentire a più persone possibili la voce di intere comunità che sono state e sono tutt’ora vittime di una mentalità vetusta, cancerogena, debilitante. Tra le arti elette a testimoniare questa visione delle cose il cinema è quella che arriva in maniera più diretta e, di conseguenza, non si contano più i film che affrontano la tematica della “razza” partendo soprattutto dalla Storia, da episodi reali che hanno inciso in maniera particolare nel retaggio culturale di un popolo, di una comunità. Tra i titoli candidati ai Premi Oscar 2021 troviamo diversi film che affrontano questi argomenti utilizzando storie vere, come accade in Judas and the Black Messiah, secondo lungometraggio del newyorkese Shaka King, film candidato a 6 Premi Oscar e già vincitore di un Golden Globe.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Judas and the Black Messiah: il film candidato a 6 Oscar arriva in esclusiva digitale

Judas and the Black Messiah

Judas and Black Messiah, atteso film di Shaka King candidato a 6 Premi Oscar, tra cui miglior film e miglior attore non protagonista, arriva in Italia in esclusiva digitale da venerdì 9 Aprile, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium.

Judas and the Black Messiah è infatti nominato in sei categorie alla prossima edizione degli Academy Awards (che si svolgerà nella notte tra il 25 e il 26 aprile): miglior film, miglior attore non protagonista (Daniel Kaluuya e LaKeith Stanfield), la fotografia (Sean Bobbitt), la canzone originale (Fight For You musica di H.E.R. e Dernst Emilie II, testo di H.E.R. e Tiara Thomas) e miglior sceneggiatura originale (sceneggiatura di Will Berson & Shaka King, soggetto di Will Berson & Shaka King e Kenny Lucas & Keith Lucas). Daniel Kaluuya ha inoltre già vinto il Golden Globe 2021 come miglior attore non protagonista proprio per Judas and Black Messiah.

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