Archivio tag: Parodia

Un piccolo favore, la recensione

A inizio maggio di quest’anno si è creato un piccolo caso mediatico attorno alla figura dell’attrice Blake Lively: improvvisamente il suo profilo instagram è scomparso, dopo che è stato postato un foglio bianco con il gioco dell’impiccato, la cui soluzione era la frase “What Happened to Emily?”. Si è scatenato il panico tra gli oltre 20 milioni di followers e tra le ipotesi più accreditate dell’uscita dell’ex Gossip Girl dal social più trend del momento c’erano la rottura con suo marito Ryan Reynolds e l’hackeraggio del suo profilo.

La verità era ben diversa. Si trattava di un’arguta strategia commerciale per pubblicizzare A Simple Favor, il film di prossima distribuzione in cui la Lively interpreta proprio una donna di nome Emily che, di punto in bianco, scompare senza lasciare traccia.

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Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Cinquanta sbavature di nero, la recensione

Non c’è cosa peggiore di un film comico che non fa ridere.

La noia. La lenta, inesorabile noia di chi si dimena per oltre 90 minuti nel tentativo di strappare una risata fallendo miseramente tra sguaiatezze di ogni sorta, peni e scroti di plastica ostentati a più riprese e la fin troppo facile missione di scimmiottare uno dei film di per sé più ridicoli dello scorso anno.

Questo è Cinquanta sbavature di nero, parodia del film tratto dal romanzo di E.L. James, che riporta al cinema il team di Dance Flick e Ghost Movie 1 & 2.

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Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: +1 (da 1 voto)

Scary Movie 5 in Blu-ray Disc

Sono passati ben tredici anni da quando Keenen Ivory Wayans portò sul grande schermo il primo Scary Movie, idiozia allo stato puro, ma fiera di esserlo, nata con il semplice pretesto di fare soldi facili ridicolizzando, con il linguaggio della commedia demenziale, tutti quei film horror che si erano rivelati sbanca-botteghino. Nonostante la discutibile qualità dell’operazione, il successo non tarda ad arrivare e tra battute di grana grossa e citazioni demenziali spesso e volentieri grossolane, la saga è riuscita ad arrivare al quinto film. Cambi di regia nel corso dei capitoli, leggero cambio di registro ravvisabile soprattutto nella diminuzione delle volgarità, ma la formula è sempre la stessa: prendere per il culo i film horror – e non – che hanno riscosso un considerevole riscontro di pubblico.

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NORMAN BATES (PSYCO)

NORMAN BATES

Norman è il mite proprietario del desolato Bates Motel, edificio sormontato dalla sinistra dimora di famiglia situata in cima a una collina.
Il giovane, timido e solitario, si occupa prevalentemente della gestione della pensione e dell’anziana madre Norma, donna bigotta e possessiva.
Il suo unico, singolare hobby è impagliare volatili. Soprattutto corvi.

Al Bates Motel capita per caso, in una notte di pioggia, la prorompente Marion Crane, avvenente ladra in fuga. Norman la accoglie con gentilezza, le affitta la stanza numero 1 e si offre di prepararle la cena. La ragazza, tuttavia, si accorge subito, pur senza mai incontrarla, di quanto poco la bisbetica signora Bates apprezzi la sua presenza; madre e figlio, infatti, hanno una furibonda discussione in proposito che Marion non può fare a meno di ascoltare.
I due giovani cenano comunque insieme in salotto. Dalla loro chiacchierata emergono la profonda fragilità e solitudine di Norman, patologicamente legato alla burbera madre invalida che non osa abbandonare, nonostante la scortesia con la quale lei lo tratta abitualmente.