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Mission: Impossible – Fallout arriva in blu-ray con un’edizione doppio disco ricca di extra

Ventidue anni e non sentirli. Una sconcertante verità.

Quella di Mission: Impossible è un’avventura iniziata 22 anni fa, nel 1996, con il film diretto da Brian De Palma che ha portato l’iconico franchise sul grande schermo (del 1966 è la serie televisiva creata da Bruce Geller), ridefinendo i canoni del moderno spy-movie e legandolo inesorabilmente ai dettami dell’action. Con Mission: Impossible – Fallout siamo a quota sei e, a distanza di tre anni da Mission: Impossible – Rogue Nation, torna alla regia e alla sceneggiatura l’ottimo Christopher McQuarrie, mentre a vestire i panni dello spericolato agente speciale Ethan Hunt torna l’inossidabile Tom Cruise, che ha fatto di Mission: Impossible il brand più longevo e fortunato della sua carriera. Adesso il sesto capitolo della frenetica saga è arrivato in Blu-ray disc, con una ghiotta edizione doppio disco distribuita da Paramount attraverso i canali di Universal Pictures Home Entertainment.

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Mission: Impossible – Fallout, la recensione

Quella di Mission: Impossible è un’avventura iniziata 22 anni fa, anzi, ad essere più precisi, 52 anni fa, quando l’inconfondibile tema musicale di Lalo Schifrin scandì per la prima volta sulla CBS la sigla della serie tv di spionaggio creata da Bruce Geller. È del 1996, invece, il film diretto da Brian De Palma che ha portato l’iconico franchise sul grande schermo, ridefinendo i canoni del moderno spy-movie e legandolo inesorabilmente ai dettami dell’action. Ventidue anni e non sentirli, perché se ormai abbiamo capito una cosa di alcune saghe cinematografiche d’azione è che vale la regola del buon vino: più si invecchia più l’asticella qualitativa si alza.

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Macbeth, la recensione

Justin Kurzel è un nome che ai più non dirà granchè ma, probabilmente, ancora per poco. Sue, infatti, sono le regie dell’atteso Assassin’s Creed, che approderà nelle sale tra circa un anno, e dell’ultima trasposizione cinematografica di Macbeth, arcinoto dramma shakespeariano con alle spalle una gran fortuna sul grande schermo. A prestare corpo e volto al nobile e corrotto Thane di Glamis e di Cawdor è Michael Fassbender; la spietata Lady Macbeth ha invece le dolci fattezze dell’affascinante Marion Cotillard.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Mission: Impossible – Rogue Nation, la recensione

Creato nel 1966 da Bruce Geller per una serie tv di buon successo internazionale, il brand Mission: Impossible si è trasferito al cinema nel 1996 con una crescente popolarità. È stato il mitico Brian De Palma a portare sul grande schermo gli agenti della IMF, identificando come protagonista un neo agente segreto di nome Ethan Hunt che, con le sembianze dell’atletico Tom Cruise, ha letteralmente donato nuova vita artistica all’attore di Top Gun, fornendogli un personaggio e un franchise che avrebbe fatto suo e serializzato per quasi vent’anni, fino al quinto capitolo. E oggi arriva proprio quel numero cinque, Mission: Impossible – Rogue Nation, ancora una volta sotto l’egida produttiva di J.J. Abrams – che svecchiò la saga con il magnifico terzo capitolo nel 2006 – e con la firma in sceneggiatura e regia di Christopher McQuarrie, pupillo di Tom Cruise e già regista del dimenticabile Jack Ritcher – La prova decisiva.

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