Archivio tag: silvio orlando

Un altro ferragosto, la recensione del sequel di Ferie d’agosto

Era il 1996 quando usciva nei cinema italiani Ferie d’agosto, l’opera seconda di Paolo Virzì, quella che l’ha consacrato come nuova voce della commedia all’italiana. Sono passati ben 28 anni da quel film, 28 lunghi anni durante i quali certo cinema italiano e l’Italia nel suo fervore politico e sociale non sembrano cambiati neanche di un giorno. Infatti, lo stesso Virzì, supportato dallo sceneggiatore di allora Francesco Bruni, a cui si aggiunge anche la collaborazione di suo fratello Carlo Virzì, si getta a capofitto in un sequel di quel Ferie d’agosto che riporta in scena tutto il cast di quasi 30 anni fa, con importanti aggiunte e tristi mancanze (Ennio Fantastichini e Piero Natoli). E Un altro ferragosto, incredibilmente, funziona oggi quasi quanto funzionava negli anni ’90 proprio per un inquietante immobilismo nello scenario politico, sociale e cinematografico in cui l’Italia versa. E questo fa riflettere.

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Il sol dell’avvenire, la recensione del film di Nanni Moretti

Con grande gioia mi trovo a scrivere questa recensione perché da sempre studiosa e ammiratrice del cinema di Nanni Moretti. Non posso che esprimere soddisfazione dopo aver visto Il sol dell’avvenire, che arriva dopo la parentesi non troppo brillante di Tre piani. Ed è proprio con quest’ultima opera, in uscita nelle sale cinematografiche italiane il 20 aprile, distribuito da 01 Distribution e in attesa di essere presentata in concorso alla 73° edizione del Festival di Cannes, che il regista romano ritorna a lavorare nuovamente con Margherita Buy e con Silvio Orlando, quest’ultimo dopo ben diciassette anni dalla sua ultima collaborazione ne Il caimano (2006).

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Ariaferma, il film carcerario con Toni Servillo e Silvio Orlando disponibile in blu-ray

Il 2021 è stato un anno importante per il cinema italiano, non c’è dubbio. Un anno che ha visto il ritorno di stimati autori che sono riusciti a far discutere con le loro opere, alcune davvero molto attese. Tra queste c’era sicuramente E’ stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, applaudito in tutto il mondo tanto da accedere persino nella cinquina finale degli Oscar 2022 per il miglior film straniero, oppure il secondo attesissimo lavoro di Gabriele Mainetti che con Freaks Out ha firmato il primo vero blockbuster italiano dell’era moderna. Non dimentichiamoci poi del cinecomic Diabolik dei Manetti Bros e del biopic su Eduardo Scarpetta firmato da Mario Martone, Qui rido io. Tra questi titoli, tutti molto attesi, c’è stata tuttavia un’innegabile rivelazione: Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, interessante film carcerario interpretato da Silvio Orlando e Toni Servillo. Un film uscito un po’ in sordina, arrivato in sala lo scorso ottobre con Vision Distribution, e capace di imporsi a sorpresa in tutte le cinquine più importanti dei prossimi David di Donatello (che si terranno la sera del 3 maggio) tra cui quelle per il miglior film, la miglior regia e la miglior sceneggiatura. Un totale di ben undici nomination. Se lo avete perso in sala, potete recuperare il film di Leonardo Di Costanzo in blu-ray grazie al supporto messo sul mercato da Vision Distribution e CG Entertainment.

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Il bambino nascosto, la recensione

Gabriele Santoro (Silvio Orlando) vive in un quartiere popolare di Napoli ed è titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella. Una mattina, mentre sta radendosi la barba, il postino suona al citofono per avvertirlo che c’è un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si insinua nel suo appartamento e vi si nasconde. “Il maestro” – così lo chiamano nel quartiere Sanità – se ne accorgerà solo a tarda sera. L’intruso è Ciro (Giuseppe Pirozzi), un bambino che abita con i genitori e con i fratelli al piano di sopra del suo stesso palazzo.

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Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
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I Recuperoni: The Young Pope e The New Pope, i capoccia tormentati della casta meretrix

La frase preferita dei detrattori de La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino è “non ha vinto l’Oscar il film, l’ha vinto la città di Roma”; volendo dare credito a questa ipotesi non ci sorprende come mai HBO, Canal+ e Sky abbiano deciso di puntare tutto sul fascino millenario dell’Urbe, commissionando una serie tv che abbia come protagonista il Papa, ultimo grande simbolo della Città Eterna, allo stesso regista che ne ha glorificato il lato profano e decadente.

Dopo aver gustato The Young Pope e The New Pope, trasmesse su Sky rispettivamente dal 18 novembre 2016 e dal 10 gennaio 2020 e ora disponibili su Now tv, ci si domanda se per primo sia stato scritto il soggetto delle serie o sia nata l’estetica sorrentiniana.

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The Young Pope: Jude Law, Paolo Sorrentino e tutto il cast a Roma

Presentato alla 73^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, da cui vi abbiamo già fornito un’impressione critica (qui per leggere la recensione), The Young Pope sta per esordire su Sky Atlantic, infatti la serie scritta e diretta da Paolo Sorrentino arriverà sul canale Sky dedicato alla serialità televisiva il 21 ottobre con due episodi a settimana. 

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