Archivio tag: Teyonah Parris
The Marvels, la recensione

Il Marvel Cinematic Universe è giunto a quel punto critico che prima o poi sarebbe inevitabilmente arrivato. Quindici anni da quando tutto è iniziato con Iron Man, praticamente senza consapevolezza che si stava facendo la Storia del Cinema: 5 Fasi, 33 film e 10 serie ad oggi, per la saga cine-televisiva più grande di sempre. Ma come ogni cosa che raggiunge il punto più alto, prima o poi si è destinati a scendere e questo tempo è arrivato anche per i Marvel Studios e per il lavoro quasi sempre impeccabile del buon Kevin Feige. Ma se è innegabile che dopo il climax di Avengers: Endgame qualcosa si è incrinato, quasi una difficoltà fisiologica nella ripartenza, nel catalizzare d’accapo l’attenzione su qualcosa che era considerata come conclusa, è anche vero che la percezione manifesta del pubblico ha iniziato a mutare.
Un tempo era l’entusiasmo dei fan a prevalere attraverso la comunicazione (specialmente sui social network), oggi è la derisione e la rabbia sarcastica degli haters a far notizia e catalizzare l’attenzione sull’MCU. Così, nonostante siano sempre numerosi coloro che seguono con interesse in tv e al cinema le nuove fasi dell’Universo Marvel senza dover per forza manifestare il loro malumore verso fantomatiche “svolte” woke, il sentimento diffuso verso questa saga oggi è negativo, alimentato da chi preferisce far gradasso e soprattutto da quelle testate di discutibile professionalità che in onor dell’engagement social facile favoriscono l’odio con “rumors” screditanti (il 99% delle volte smentiti) e notizie tendenziose.
Questa premessa è utile a far chiarezza sul malumore generale che ha anticipato l’uscita al cinema di The Marvels, 33° lungometraggio del Marvel Cinematic Universe e secondo dedicato alla supereroina Captain Marvel / Carol Denvers, che è stato comunemente considerato un disastro ancora prima di veder la luce.
Candyman, la recensione

<<Si racconta di me agli angoli delle strade, vivo nei sogni delle persone ma senza dover esistere>>.
Con queste parole Candyman descriveva se stesso e la sua condizione di leggenda metropolitana a Helen Lyle, la studentessa di antropologia interpretata da Virginia Madsen protagonista del classico del cinema horror diretto da Bernard Rose.
Era il 1992 e l’allora 32enne regista londinese dirigeva con Candyman – Terrore dietro lo specchio il suo primo successo commerciale portando, molto liberamente, sul grande schermo il racconto di Clive Barker The Forbidden, contenuto nel quinto volume dei Books of Blood.