Archivio tag: tff35

TFF35. Arpón, la recensione

Lei è in pericolo, lui deve proteggerla” recita la tagline spagnola del film delineando quindi un possibile rapporto paterno. Ma l’ambiente in cui ci troviamo non è la famiglia, bensì la scuola, quell’istituzione pubblica che dovrebbe preservare il futuro degli studenti spesso ribelli, confusi e alla deriva.

Germán Arguello è l’irreprensibile direttore di una scuola mista di Buenos Aires. Poco attento a sé stesso e al suo stile di vita, Germán sorveglia i suoi studenti e fiuta eventuali pericoli alla loro incolumità. Nessuno è mai sfuggito al suo occhio e per questo è più temuto che amato. Ciò che manca a quest’uomo è forse un approccio più umano e paterno, ma Germán – uomo completamente solo – si comporta invece da braccio violento della legge.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

TFF35. Pronostici in vista della chiusura del Festival

Il 35° Torino Film Festival è ormai alle porte ed è tempo di pronostici per il concorso Torino 35.

Con una giuria presieduta dal regista cileno Pablo Larraín, due film in particolare sembrerebbero avere forse una marcia in più sugli altri: The Death of Stalin dello scozzese (di origini italiane) Armando Iannucci e il complesso A fábrica de nada del portoghese Pedro Pinho. Ma attenzione anche all’argentino Arpón di Tom Espinoza e all’israeliano Don’t Forget Me di Ram Nehari. Tra questi ultimi due potrebbe infatti nascondersi un (non troppo) imprevedibile colpo di scena.

VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Seven Sisters, la recensione

In un futuro non troppo lontano l’umanità è cresciuta al punto che il nostro stesso pianeta non riesce più a sostenerci: non c’è più cibo.

Una speranza arriva dagli scienziati che studiano speciali coltivazioni ogm che possano sfamare il crescente numero di esseri umani. Quella che viene applaudita come una soluzione salvavita ha però un terribile effetto collaterale: favorisce infatti parti pluri-gemellari complicando ulteriormente, come si può ben immaginare, la situazione mondiale.

È a questo punto che viene istituita, sotto consiglio della dottoressa Cayman, scienziata che da tempo studia il problema, la legge del figlio unico, che prevede l’ibernazione criogenica per tutti i fratelli e sorelle nella speranza di essere risvegliati in un futuro migliore. Un grandissimo passo avanti per la razza umana e un dramma quotidiano per le famiglie.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

TFF35. A fabrica de nada, la recensione

Deve essere questa l’opera più controversa del 35esimo Torino Film Festival. A fabrica de nada ha infatti in sacco di idee originali e una sfrenata ambizione al capolavoro, ma c’è forse da chiedersi se raggiunge effettivamente gli obiettivi che si era posto in partenza.

Pur avendo presupposti decisamente interessanti, il film fatica un po’ a partire e il centro viene individuato soltanto a circa trenta minuti dall’inizio del film.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

TFF35. Bamy, la recensione

Il titolo finora meno riuscito del concorso Torino 35 è la horror-tale giapponese Bamy di Jun Tanaka.

Il tema messo in scena dal film è così spiegato: “il filo rosso del destino – un mito dell’Asia orientale che lega i due amanti (di Bamy, n.d.r.) – non è altro che una maledizione”.

In un giorno qualsiasi la giovane Fumiko Tashiro riconosce in Ryota Saeki una sua vecchia conoscenza dei tempi del college. L’incontro tra i due non potrebbe essere meno romantico, marcato peraltro da un insolito evento: un ombrello piovuto dal cielo. Ben presto tra loro si instaura un rapporto sentimentale in cui i due riescono ad unire le rispettive solitudini.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Notte Horror al TFF35

Notte Horror è l’appuntamento che tiene svegli centinaia di spettatori il primo weekend del Torino Film Festival, con tre proiezioni di film scelti nella sezione After Hours, la selezione horror e thriller del festival. Si inizia a mezzanotte e si va avanti finché il fisico regge, uscendo dalle porte del cinema con le prime luci dell’alba. Il cinema Massimo e il TFF – sempre siano lodati – forniscono cornetti e caffè fra una proiezione e l’altra per premiare i coraggiosi spettatori da maratona.

Scocca la mezzanotte. Le luci si spengono. Che lo spettacolo abbia inizio!

VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

TFF35. Kiss & Cry, la recensione

Le piccole rivalità sportive sono al centro di Kiss & Cry, il buon film diretto da Chloé Mahieu e Lila Pinell. L’argomento desta forse più interesse tenendo presente che parliamo pur sempre di una disciplina dal cinema poco esplorata: il pattinaggio sul ghiaccio.

La scelta di personaggi femminili minorenni fornisce alle due registe un pretesto per ritrarre in parte le inquietudini adolescenziali. Queste ultime emergono attraverso il centrale personaggio di Sarah, una ragazzina tanto ambiziosa quanto talentuosa e per questo spesso oggetto di invidie da parte delle sue compagne.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

TFF35. Beast, la recensione

Primo lungometraggio dell’inglese Michael Pearce, Beast è di certo un film che non lascia indifferenti, merito principalmente di una storia fuori dagli schemi di racconto a cui normalmente siamo abituati.

Lo scenario è quello di un’isola imprecisata dove un paesaggio campestre ospita una piccola comunità repressa e opprimente.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

TFF35. Barrage, la recensione

Prima opera in concorso al 35° Torino Film Festival, Barrage è un film completamente al femminile. A partire dalla mano di Laura Schroeder fino al confronto tra le tre generazioni di donne che la regista mette in scena.

Ma il rapporto tra le protagoniste del film è tutt’altro che felice e solidale. Ciascuna delle tre protagoniste infatti cerca di prevalere sull’altra, di disvelare coraggiosamente le proprie fragilità. Eppure ognuna di loro non fa che cercare di tenere in pugno l’altra utilizzando l’arma del ricatto morale. Ma quello che rende questo rapporto più complesso ed emblematico è il legame parentale da cui le tre sono unite.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

TFF35. A Taxi Driver, la recensione

Uno dei primi titoli più interessanti del 35° Torino Film Festival (presentato nella sezione Festa Mobile) arriva dalla Corea del Sud e – a dispetto del titolo – non ha nulla a che vedere con il popolare film diretto da Martin Scorsese nel 1976.

Tuttavia A Taxi Driver ha un pregio importante: quello di riflettere il panorama politico e civile che si è respirato negli anni ’80 proprio nella nazione coreana.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)