Archivio tag: thriller hitchcockiano

Cronaca di un amore e Gran bollito: alla riscoperta di due cult italiani in home video

Nelle scorse settimane CG Entertainment ha (ri)portato in home video due cult italiani del passato, entrambi già editi ma ormai irreperibili poiché fuori catalogo da tempo. Due thriller decisamente anomali, due film di genere che cercano spasmodicamente il dialogo con certo cinema d’autore. Da una parte, infatti, abbiamo il monumentale Cronaca di un amore, l’opera prima di Michelangelo Antonioni, un delicatissimo dramma sentimentale che si tinge di crime all’insegna dei preziosissimi insegnamenti hitchcockiani. Dall’altro lato, invece, abbiamo il Gran Bollito di Mauro Bolognini, un’opera grottesca e fuori da qualsiasi schema che affronta la reale storia di Leonarda Cinciulli, o meglio nota come “La Saponificatrice”, ovvero la più nota serial-killer della storia italiana.

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Doppio sospetto: in blu-ray il thriller hitchcockiano diretto dal belga Olivier Masset-Depasse

Poco prima che la piaga del covid-19 si abbattesse con inaudita ferocia sul nostro Paese (e non solo), nelle sale cinematografiche – sotto il marchio Teodora Film – usciva Doppio sospetto, un interessantissimo dramma familiare che pian piano cede il passo al thriller, facendo entrare nella vicenda meccanismi psicologici sempre più torbidi, sempre più brutali. Diretto dal belga Olivier Masset-Depasse, che in questo film cerca chiaramente di omaggiare un certo cinema di matrice hitchcockiana, Doppio sospetto trae ispirazione dal romanzo Alice (Derrière la Haine) di Barbara Abel e ad inizio 2020 si è aggiudicato il record di vittorie ai Premi Magritte ottenendo nove riconoscimenti su dieci candidature (tra questi, anche miglior film e miglior regia). Doppio sospetto è da poco disponibile in blu-ray disc grazie ai canali distributivi di CG Entertainment.

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L’amore bugiardo – Gone Girl, la recensione

Tra i registi artisticamente nati e affermatisi negli anni ’90 e diventati poi di culto nel decennio successivo, David Fincher ricopre probabilmente una delle vette più alte, per coerenza narrativa e stilistica. Perfino quelle opere che oggi possiamo ritenere “intruse” nella sua filmografia, come The Social Network e Il curioso caso di Benjamin Button, hanno un senso, sono dei tasselli di un gigantesco mosaico che gioca con la natura umana, spesso autodistruttiva e irrimediabilmente votata alla solitudine. In questo panorama, che spesso e volentieri pone forti figure femminili al centro di tutto, si va ad inserire L’amore bugiardo – Gone Girl, incredibile e bellissimo thriller, presentato in concorso alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.

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Melbourne, la recensione

Esordisce con Melbourne il regista Nima Javidi. Con uno stile asciutto, e a dispetto di una sceneggiatura così serrata da ricordare un nodo alla gola di “hitchcockiana” memoria, Javidi si è presentato alla Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia 2014 dove ha ottenuto un ottimo riscontro dalla critica. Ora si prepara a sbarcare nei cinema d’Italia con la sua storia tutta giocata su un gravoso conflitto interiore.

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I due volti di Gennaio, la recensione

Atene, 1962. L’affarista americano Chester McFarland è in viaggio di piacere con la moglie Colette. Qui incontrano Rydal Keener, loro connazionale che si guadagna da vivere come guida turistica. Dopo un’intera giornata passata in giro per la città, Rydal accompagna i McFarland all’hotel accorgendosi, subito dopo, che Colette ha dimenticato in taxi il bracciale appena comprato al mercato. Prendendosi la briga di restituire l’oggetto alla signora, Rydal sorprende Chester intento a occultare il cadavere di un uomo: è un detective che ha minacciato McFarland per dei crimini per il quale è ricercato! Rydal aiuta Chester e accompagna lui e sua moglie verso Creta, da dove potrà fuggire con maggiore facilità. Ma la complicità tra i tre non è longeva e presto si scatenano tensioni, causate in primis dall’interesse erotico che Rydal prova per Colette.

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