Archivio tag: Tom Wilkinson

Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi), la recensione

Ah, la cara e vecchia black comedy… Oh, il buon umorismo british…! Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Peter Sellers gigioneggiava vantando doti da trasformista non indifferenti e da quando la verve dei Monty Python travolgeva ogni conformismo, tanto in tv quanto al cinema. Negli anni più recenti l’irriverenza di Ricky Gervais, la demenzialità di Rowan Atkinson o la simpatia di Simon Pegg e Nick Frost – spesso diretti dal genio di Edgar Wright – ci ricordano la grandezza comica del Regno Unito, che spesso e volentieri torna alla ribalta, anche al cinema, con commedie dal sicuro appeal.

Ultimo esempio di questa ormai lunga tradizione è Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi), esordio alla regia di un lungometraggio dello sceneggiatore Tom Edmunds, che infila dentro il suo film dosi così massicce di cinismo da risultare, in fin de conti, una commedia del tutto innocua.

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La verità negata, la recensione

Nelle sale a partire da giovedì 17 novembre, dopo essere stato presentato all’ultima Festa del Cinema di Roma, arriva La verità negata, un trial movie con la regia di Mick Jackson, assente dagli schermi da ben 13 anni.

Il film è tratto da una storia vera e prende ispirazione dal libro History on Trial: My Day in Court with a Holocaust Denier di Deborah Lipstadt, interpretata da una bravissima Rachel Weisz.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Il caso Freddy Heineken e Felony, due thriller Koch Media in Blu-Ray

Se il thriller vi appassiona e in modo specifico amate le crime-story a base di rapimenti e riscatti o polizia al di sopra della legge, allora questo mese l’offerta home video di Koch Media farà senz’altro al caso vostro. Arrivano sul mercato italiano due storie di malavita arricchite, entrambe, da un cast di prim’ordine: Il caso Freddy Heineken con Anthony Hopkins nei panni del magnate della birra Heineken e Felony, intenso dramma-poliziesco con Tom Wilkinson e Joel Edgerton.

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La Ragazza del Dipinto, la recensione

La storia del cinema ne è piena ma, nel secondo decennio del XXI secolo, sembrano spuntare come i funghi che, dopo un’’estate all’insegna del brutto tempo, ci attenderanno freschi freschi nei sottoboschi autunnali. Parliamo dei film post-Obama, che hanno fatto dell’’opposizione al maltrattamento e alla schiavitù delle popolazioni provenienti dall’’Africa il proprio tema centrale. A partire dal commovente The Help di Tate Taylor, storia di una domestica afroamericana nel Missisipi degli anni’ Sessanta, passando per gli ultimi film di Quentin Tarantino (Django Unchained, storia di uno schiavo liberato in cerca della moglie) e Steven Spielberg (Lincoln, racconto della lotta dell’’omonimo presidente degli Stati Uniti per l’’abolizione della schiavitù), per arrivare a 12 anni schiavo, che èriuscito dove tutti gli altri avevano precedentemente “fallito”, vincendo il premio Oscar come miglior film. A questi, si aggiunga in sordina La Ragazza del Dipinto (in originale Belle, dal nome della protagonista), film inglese diretto da Amma Asante e presentato lo scorso anno al Toronto International Film Festival. “In sordina” non tanto per minor qualità artistica della pellicola rispetto a quelle indicate sopra, bensì per denotare il modo in cui l’’argomento della schiavitù viene focalizzato.

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The Grand Budapest Hotel, la recensione

Il buon vecchio Wes è finalmente tornato sui nostri schermi con l’attesissimo The Grand Budapest Hotel, ricompensando la pazienza dei suoi numerosissimi estimatori italiani. La fortunata pellicola, prima di approdare nella Penisola, ha infatti viaggiato per tutta l’Europa (e non solo, riscuotendo critiche per lo più positive e portando a casa soddisfazioni di un certo livello, quali il Gran Premio della Giuria alla 64° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Dopo visione del lungometraggio, non è affatto difficile comprendere la ragione di tanto entusiasmo. Wes Anderson, regista di gioielli quali I Tenenbaum e Moonrise Kingdom, cultore del dettaglio e artista dell’atmosfera, colpisce ancora una volta il bersaglio, portando sul grande schermo una vicenda squisitamente confezionata, dal sapore vintage e dal retrogusto noir, nella quale lo spettatore viene introdotto a poco a poco, con la meticolosa cautela dell’esploratore e l’eccitante curiosità del lettore, attraverso uno sfizioso gioco di scatole cinesi.

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The Grand Budapest Hotel : nuova clip con Bill Murray, immagini e trailer italiano

E’ online una nuovissima clip tratta da The Grand Budapest Hotel, la nuova, attesissima commedia diretta da Wes Anderson (Moonrise Kingdom) che aprirà il 64^ Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Protagonista della clip è il mitico Bill Murray, che espone un piano di fuga a Ralph Fiennes e Tony Trevori. Troverete la clip in coda all’articolo, seguita da una fotogallery dedicata ai personaggi del film e al trailer italiano.
The Grand Budapest Hotel, ambientato gli albori del diciannovesimo secolo in Ungheria, si ispira ai lavori dei cineasti europei attivi nella Hollywood degli anni Trenta e verrà presentato al prossimo Festival di Berlino (che verrà inaugurato il 6 febbraio).

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The Grand Budapest Hotel : due clip dal nuovo film di Wes Anderson

Sono online due nuove clip tratte da The Grand Budapest Hotel, la nuova, attesissima commedia diretta da Wes Anderson (Moonrise Kingdom), regista molto amato in Italia e recentemente incontrato dai fans in occasione del Festival del Cinema di Roma 2013.
The Grand Budapest Hotel, ambientato gli albori del diciannovesimo secolo in Ungheria, si ispira ai lavori dei cineasti europei attivi nella Hollywood degli abbi Trenta e verrà presentato al prossimo Festival di Berlino (che verrà inaugurato il 6 febbraio).

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