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Titane: in limited edition Midnight Factory il body horror Palma d’Oro a Cannes

Se ne è parlato molto, a prescindere dal fatto che il film abbia entusiasmato o meno. Questo perché Titane, l’opera seconda di Julia Ducournau, è stato senza mezze misure il film del 2021. Con un colpo di scena assolutamente inaspettato e che ha lasciato molti a bocca aperta, la giuria del 74° Festival di Cannes ha premiato con la Palma d’oro proprio Titane, un film tanto affascinante e complesso quanto repellente, ostico e animalesco. Un film che in Italia ha fatto parlare di sé ancor prima della sua uscita anche per la sterile polemica messa in piedi da Nanni Moretti, indignato per la Palma d’Oro all’opera della Ducournau (un film “in cui la protagonista rimane incinta di una Cadillac” cit.) quando in concorso c’era anche il suo Tre piani. Titane arriva adesso in home video su supporto fisico grazie a I Wonder Pictures e Koch Media, e alla sempre infallibile Midnight Factory, che editano il film nell’ormai abituale formula Limited Edition blu-ray + booklet d’approfondimento.

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Un altro mondo, la recensione

Un altro mondo (Un autre monde) è un film di Stéphane Brizé con Vincent Lindon, Sandrine Kimberlain, Anthony Bajon e Marie Drucker; era in competizione per il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia del 2021 ed uscirà nelle sale italiane venerdì 1° Aprile grazie alla distribuzione di Movies Inspired. Si tratta del terzo film diretto da Brizé sul mondo del lavoro. L’intera trilogia è composta anche da La legge del mercato del 2015 e In guerra del 2018 ed ha sempre per protagonista uno dei più talentuosi attori francesi contemporanei: Vincent Lindon.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Titane, la recensione

<<Dovunque vi saranno molte macchine per sostituire gli uomini, vi saranno sempre molti uomini che non sono altro che macchine>>

Louis de Bonald

Con un coup de théâtre che ha spiazzato molti, la giuria del 74° Festival di Cannes ha premiato con la Palma d’oro Titane, l’opera seconda di Julia Ducournau, un film tanto affascinante e complesso quanto repellente, ostico, animalesco.

Chi ha già visto Raw – Una cruda verità (2016), l’opera prima della regista francese, può farsi una mezza idea su cosa aspettarsi in Titane, ovvero un hellzapoppin’ di suggestioni che giocano con l’orrore, la scoperta di se stessi e la ricerca dello shock visivo ed emotivo e fuggono da una vera e propria classificazione di genere. Con Titane, Julia Ducournau si spinge decisamente oltre il suo film sul cannibalismo e costruisce un oggetto molto particolare e sfaccettato che gioca con il genere horror inserendolo in un discorso sulla mutazione corporea decisamente estremo.

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Valutazione: 8.5/10 (su un totale di 2 voti)
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In Guerra, La recensione

5 ottobre 2015. Il capo delle risorse umane della KLM viene spogliato dai dipendenti della stessa compagnia aerea, in rivolta dopo la conferma di quasi tremila esuberi. La scena viene riprese e trasmessa nei telegiornali francesi, calamitando l’attenzione di tutto il mondo e, tra gli altri, di Stephane Brizé. La potenza e la violenza di quelle immagini, prima televisive e poi crossmediali, rappresentano la fonte d’ispirazione reale del regista francese per il suo nuovo film In Guerra, già in concorso alla scorsa edizione del Festival di Cannes.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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