Taormina Film Fest 62: In Your Dreams!

Presentato in concorso al Taormina Film Festival 2016, nella sezione TaoEdu Young, In Your Dreams! (Ani ve snu!, 2016) è una commedia giovanile prodotta in Repubblica Ceca, ma dal sapore spiccatamente francese. L’opera seconda del regista Petr Oukropec mette al centro della scena una sedicenne (l’esordiente Barbora Stikarová), il suo amore impossibile per un coetaneo che gioca a fare il macho (Toman Rychtera) e, soprattutto, il parkour, sport acrobatico estremo praticato dalla ragazza per avvicinarsi al suo oggetto del desiderio.
Negli anni sessanta, la Nova Vlna cecoslovacca trasponeva oltrecortina il sincero realismo e l’animo giovane della Nouvelle Vague francese. La descrizione della quotidianità dei protagonisti, i dialoghi minimali, lo sguardo su una periferia decisamente anonima, ritornano in questo film come un’eredità di quell’esperienza storica. A quest’impostazione, apparentemente oggettiva, si sposa una sostanziale assunzione del punto di vista della protagonista, con varie parentesi oniriche – da cui il titolo del film – in cui la ragazza rielabora in simboli il proprio sentimento platonico, sempre a seguito di misteriosi svenimenti in ascensore.
Ma il pezzo di Francia più grosso importato da Oukropec nel suo film è sicuramente il parkour: una disciplina sportiva, ma anche una sottocultura urbana, nata negli ottanta nel crogiuolo multietnico delle banlieue transalpine, applicando al paesaggio urbano i movimenti dei percorsi d’allenamento militare, e sviluppatasi in totale simbiosi con fenomeni come lo skating, il writing, la breakdance e l’hip-hop.
Figli della stessa cultura industriale oggi in declino, i caseggiati suburbani della Cecoslovacchia socialista non sono affatto diversi da quelli del grande nord parigino: parlare qui di semplice imitazione, o di astuto calcolo in vista di una distribuzione internazionale, sarebbe però del tutto ingeneroso. Questa teen comedy, tanto alla moda quanto malinconica, è piuttosto l’ennesima prova – se di prove ci fosse ancora bisogno – di una sempre più compiuta globalizzazione dell’immaginario.
Enrico Platania
PRO | CONTRO |
Non è un semplice film per ragazzini, ma nemmeno un film sui giovani per un pubblico adulto: è un film sui giovani che può piacere a tutti. | L’accostamento di realismo e surrealismo, narrazione oggettiva e soggettiva, è la chiave principale del film, ma risulta a tratti un po’ stridente. |
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