The French Dispatch: trailer italiano, poster e data d’uscita del nuovo film di Wes Anderson

the french dispatch

Dalla mente visionaria del candidato agli Oscar Wes Anderson, The French Dispatch dà vita a una raccolta di articoli tratti dal numero finale di una rivista americana pubblicata in una città francese immaginaria del XX° secolo. Il film, che sarà presentato oggi in anteprima mondiale in concorso alla 74esima edizione del Festival di Cannes, arriverà l’11 novembre nelle sale italiane. Possiamo finalmente mostrarvi il trailer italiano e il teaser poster.

In occasione della morte del suo amato direttore Arthur Howitzer, Jr., nato in Kansas, la redazione del French Dispatch, una rivista americana a larga diffusione che ha sede nella città francese di Ennui-sur-Blasé, si riunisce per scrivere il suo necrologio. I ricordi legati a Howitzer confluiscono nella creazione di quattro articoli: un diario di viaggio dei quartieri più malfamati della città, firmato dal Cronista in Bicicletta; “Il Capolavoro di Cemento”, la storia di un pittore squilibrato rinchiuso in carcere, della sua guardia e musa, e degli ingordi mercanti d’arte che vogliono le sue opere; “Revisioni a un Manifesto”, una cronaca d’amore e morte sulle barricate all’apice della rivolta studentesca; e “La Sala da Pranzo Privata del Commissario di Polizia”, una storia di droghe, rapimenti e alta cucina piena di suspense.

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The French Dispatch è tante storie racchiuse dentro altre storie, dentro memorie, dentro cornici, che convergono in un insieme organico; una vetrina di meraviglie cinematografiche di tutte le forme e dimensioni in costante movimento; una lettera d’amore al mondo della stampa in generale e al periodico The New Yorker in particolare; alla Francia e ai film francesi; una toccante riflessione sulla vita lontano da casa. E questi elementi non compaiono mai uno alla volta, ma sono solitamente presenti nello stesso momento. Per dirla in modo migliore: è un film di Wes Anderson.

Lo stesso regista afferma:

“Ricordo di aver letto un’intervista con Tom Stoppard in cui qualcuno gli chiedeva da dove venisse l’idea per una delle sue opere teatrali: lui ha risposto che le sue pièce nascono sempre da due idee diverse che poi vengono unite. A me succede esattamente la stessa cosa. Quindi questo film è in realtà tre cose contemporaneamente: una raccolta di storie brevi, qualcosa che ho sempre voluto fare; un film ispirato al New Yorker e al tipo di giornalisti per cui questa rivista è famosa; e infine ho trascorso tanto tempo in Francia nel corso degli anni e ho sempre voluto fare un film francese e un film imparentato con il cinema francese”.

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È incentrato su quegli articoli di giornale che riuscivano a trasportarti in un altro luogo, molto prima di Google e del live streaming”, afferma il produttore Jeremy Dawson, “che riuscivano a comunicare completamente l’atmosfera, gli odori, i sapori e il carattere di un luogo, attraverso le parole di persone che avevano l’abilità di evocare immagini nella tua mente”.

In questo film, il rapporto con la parola scritta è presente a molti livelli differenti”, aggiunge Anderson. “C’è quello che vediamo sullo schermo, ci sono i sottotitoli, c’è la struttura della rivista, e poi c’è l’importanza del rapporto con gli scrittori e con quel tipo di scrittura che ora sta scomparendo. L’eroe di ciascuna storia è uno scrittore”.

La storia d’amore del regista con il cinema francese ha avuto inizio quando Anderson era molto giovane.

“Il cinema francese nasce con il cinema stesso, con i fratelli Lumière e Georges Méliès. Amo i registi degli anni Trenta, Julien Duvivier, la trilogia marsigliese di Marcel Pagnol, i film di Jean Grémillon, che ho scoperto più recentemente. E poi Jacques Tati, Jean-Pierre Melville, i cineasti della Nouvelle Vague: Truffaut, Louis Malle, Godard. E forse, al centro di tutto c’è Jean Renoir”.

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Per il personaggio di Rosenthaler, un film di Renoir in particolare è stato di grande ispirazione. “Wes ha menzionato un film francese intitolato Boudu salvato dalle acque”. afferma Benicio del Toro, “un film degli anni Trenta in cui Michel Simon, uno dei più grandi attori di tutti i tempi, interpreta un clochard. Lo avevo visto molti anni fa ed è un film grandioso: rivedendolo, mi sono fatto un’idea di ciò che Wes aveva in mente per questo personaggio”.

Questo film è composto da visioni della Francia”, afferma il compositore francese Alexandre Desplat, “che sono leggermente distorte, perché sono passate attraverso il cervello di Wes. Potremmo dire che è la Francia, ma è una Francia poetica, con tanti dettagli e riferimenti che a volte non sono reali, ma lo sembrano. È la vera Francia? No, ma in qualche modo, è un film francese”.

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Il film è interpretato da Benicio del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Léa Seydoux, Frances McDormand, Timothée Chalamet, Lyna Khoudri, Jeffrey Wright, Mathieu Amalric, Stephen Park, Bill Murray e Owen Wilson.

The French Dispatch è diretto da Wes Anderson, la sceneggiatura è firmata da Wes Anderson a partire da un soggetto di Anderson & Roman Coppola & Hugo Guinness & Jason Schwartzman. Il cast del film comprende anche Liev Schreiber, Elisabeth Moss, Edward Norton, Willem Dafoe, Lois Smith, Saoirse Ronan, Christoph Waltz, Cécile de France, Guillaume Gallienne, Jason Schwartzman, Tony Revolori, Rupert Friend, Henry Winkler, Bob Balaban e Hippolyte Girardot.

A voi il trailer italiano ufficiale.

Roberto Giacomelli

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