The Little Child: un video emozionale per incontrare il proprio “bambino interiore”

Da ieri, 21 dicembre, giorno del Solstizio d’Inverno, è online un breve microfilm emozionale a firma del talentuoso Michele Pastrello dal titolo The Little Child.

Privo di parole e con la sola forza delle immagini, della musica e dei suoni, The Little Child si inoltra, attraverso un racconto fiabesco natalizio, in tematiche psicologiche che riguardano ognuno di noi, mirate ad esplorare il rapporto tra l’adulto e il suo “bambino interiore”.

Il bambino interiore, il puer aeternus, è una realtà della struttura psicologica dell’adulto”.

Di “Bambino (o meglio, fanciullo) Interiore” ne parlò Carl Gustav Jung nel 1922, legandolo ad un concetto di nascita e rinascita dell’io. Successivamente la psicologia contemporanea ha sviluppato ed evoluto gli spunti di Jung, riflettendo sull’intelligenza emotiva “parallela” del bambino interiore in noi, qualcuno direbbe la voce del nostro inconscio. Una voce che, se non conosciuta e curata, ci può portare a condizionare il nostro presente in base a paure o dinamiche irrisolte concernenti la nostra infanzia che riecheggiano nel tempo.

Noi conosciamo il nostro “bambino interiore”? Sappiamo prendercene cura? Il regista Michele Pastrello propone la sua riflessione sul tema nel nuovo video emozionale The Little Child (il bambino che è in te).

Il microfilm inizia con una citazione dello scrittore norvegese Jostein Gaarder e racconta la storia allegorica e fiabesca di un viaggio (interiore) di un uomo adulto che si ritrova in un misterioso bosco. Arriverà ad un piccolo Castello dove si imbatte in tre Guardiani che lo lasciano entrare. All’interno, l’uomo incontra un bambino che sembra quasi attenderlo. Il bambino vive dentro una dimora in legno dall’atmosfera natalizia dove – benché si senta al sicuro – non è né capace di uscire né di “andare oltre”, come un prigioniero. Ma qualcosa in questo nuovo incontro tra adulto e bambino, cambierà il corso delle cose.

Con The Little Child ho voluto raccontare sì una fiaba natalizia, ma una fiaba interiore. Perché quel mondo che ho messo in immagini può essere visto apparentemente come una storia classica di ‘C’era una volta’, oppure come un viaggio psicologico dentro noi stessi.” racconta il regista “In aiuto a concepire il video mi sono arrivati gli scritti dell’allieva di Jung, Marie-Louise von Franz che analizzò l’intuizione dello psicoanalista svizzero attraverso noti testi fiabeschi, arrivando a dire che “al di sotto della superficie delle nostre vite quotidiane esiste uno strato della vita psichica dove gli eventi scorrono proprio come nelle fiabe. I grandi miti emergono e si sviluppano a partire da tale livello per poi ridiscendere nuovamente nel profondo dell’inconscio e trasformarsi in fiabe.

Girato nell’Alpago poco dopo le grandi piogge di novembre 2018, il regista ha preso come protagonista Samuele, un bambino del luogo senza alcuna esperienza recitativa. The Little Child è stato prodotto dal documentarista Massimo Belluzzo per ZetaGroup srl ed è fotografato da Beniamino Gelain.

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