The Nice Guys: Russell Crowe, Ryan Gosling e Shane Black a Roma [VIDEO]

Dopo aver sfilato sul red carpet del Festival di Cannes, dove The Nice Guys è stato presentato fuori concorso, Russell Crowe, Ryan Gosling, Shane Black e Joel Silver sono sbarcati a Roma per presentare al pubblico e alla stampa il divertente buddy-movie che sarà in cartellone nelle sale italiane dal 1° giugno, distribuito da Lucky Red.

Di seguito le fasi più salienti del ricco botta e risposta che attori, regista e produttore hanno scambiato con la stampa, tra i quali soprattutto uno scatenato Russell Crowe è riuscito a imbastire un vero e proprio show.

Nell’introdurre il tono scanzonato del suo film, Shane Black riflette sulle frequenti contaminazioni con altri generi e sullo stato di “winners” dei suoi protagonisti:

C’è un filo di dolce-amaro nella vita del personaggio interpretato da Russell; infatti in The Nice Guys parliamo di vittorie solo in parte. Così come accadeva anche nel Gladiatore, qui i personaggi non vincono fino in fondo, ma c’è sempre qualche cosa andata storta. Nel nostro film ci sono piccole vittorie, non vittorie enormi e importanti.

Riflettendo sulla sua carriera e sul tempo che passa, Russell Crowe così si spiega.

All’inizio della mia carriera lavoravo con registi più grandi di me, oggi capita sempre più spesso di essere diretto da registi più giovani. Per me l’importante è andare avanti nella carriera e interpretare anche personaggi non usuali, mi piace accettare sfide e se dovessero offrirmi di interpretare un uomo di settant’anni, lo interpreterei volentieri. Quando leggo la sceneggiatura, se mi prende lo interpreto, dipende tutto dalla prima impressione che ho dallo script.

Poi viene interpellato Ryan Gosling, a cui si fa notare che il character poster di The Nice Guys che è al suo fianco lo definisce “sexy”.

La definizione di sexy mi piace – controbatte Gosling –  mi fa sentire a mio agio.

Poi l’attore è di nuovo interpellato, stavolta dal lavoro svolto sul suo personaggio e se si è ispirato a qualche altro celebre protagonista di un buddy-movie.

Non abbiamo preso spunto da coppie cinematografiche già esistenti perchè la sceneggiatura di Shane era già molto dettagliata e i nostri personaggi caratterizzati a dovere. Erano personaggi unici.

Al che interviene anche Russell Crowe:

Sia io che Ryan siamo cinefili, quindi conoscevamo le coppie storiche del cinema, personaggi con differenze fisiche, ma non abbiamo puntato a quelli, limitandoci a dar vita ai personaggi già ottimamente descritti sulla sceneggiatura.

Sul lavoro svolto sui personaggi femminili risponde Shane Black.

Le donne nel film rispettano la tradizione dei film noir, ma qui c’è più di un riferimento alla costruzione dei personaggi della fiaba: la corruzione dell’innocenza, attuata sulla ragazza che i protagonisti stanno cercando e gli stessi che si comportano come cavalieri che vogliono salvare una dama da una città corrotta. Poi c’è la figlia di Ryan che appare più intelligente dei due protagonisti, ma è lei che deve prendere una scelta se sopravvivere a quel mondo o soccombere alla paranoia.

Russell Crowe conclude con acida ironia:

L’equilibrio tra uomo e donna si raggiunge quando non c’è una questione di leadership tra i due sessi.

Ai due attori viene poi chiesto come procede la loro attività dietro la macchina da presa.

Sto preparando due film da regista – risponde Ryan Gosling – e mi auguro che almeno uno sia pronto entro il prossimo anno.

Non mi sono mai trovato a mio agio sul set come quando sono stato regista, – confessa Russell Crowe –  ma se tornerò a dirigere dipende da cosa mi verrà offerto. Per ora è capitato solo con film noiosissimi che non ho accettato. Visto che Ryan ha fatto un ottimo lavoro con Young Hercules – aggiunge ironico – vorrei dirigerlo nel ruolo del giovane Cesare.

Poi Russell Crowe si abbandona a delle considerazioni sulla differenza di recitare in un film drammatico piuttosto che in uno comico.

Può essere difficile da immaginare ma gli stessi sforzi che si mettono nel realizzare un dramma si mettono anche in una commedia. Abbiamo avuto molti scambi su questo set e abbiamo avuto molta libertà da parte di Shane; non voleva che ci attenessimo alla sceneggiatura, si fidava di noi perchè sapeva che saremmo rimasti fedeli alla sceneggiatura.

Ryan Gosling continua sulle differenze e contaminazioni tra comedy e drama.

Abbiamo infilato cose comiche in un film drammatico, non capisco perchè dai drammi devono essere asportate le parti comiche, invece è una bella cosa! L’elemento comico diventa disarmante per il pubblico soprattutto per il carico emotivo che arriverà. Trovo bello fare cose comiche, la comicità sai subito se funziona, a differenza della cosa drammatica, che deve trovare eco nel pubblico e negli altri attori.

Russell Crowe aggiunge.

Mi è piaciuto lavorare con Ryan perchè mi è piaciuto il modo serio con cui ha affrontato la comicità. E’ una commedia fisica e quindi comporta anche scene violente, ma questo è il contrappunto del film, siamo stati anche autoreferenziali nella battuta in cui Ryan dice che in fin dei conti non si è fatto male nessuno.

Conclude Shane Black.

I migliori film sono quelli che alternano i toni.

Sia Gosling che Crowe intervengono poi sull’argomento sequel/prequel/reboot/remake, visto che a Ryan Gosling viene chiesta qualche indiscrezione su Blade Runner 2, in cui si appresterà a recitare in uno dei ruoli principali e sul quale, però, non siamo riusciti a estorcere nessuna indiscrezione. A sorpresa, invece, Crowe si è sbottonato su La Mummia, che la Universal sta producendo con Tom Cruise protagonista.

The Nice Guys è un film originale non basato su nulla altro, – interviene Ryan – con i remake e i sequel io non ho problemi, dipende da come vengono realizzati. Blade Runner è un film che adoro. Da ragazzino adoravo i sequel perchè ritrovavi personaggi che amavi, seguivi un’evoluzione, si va più in profondità nella storia, come oggi capita con le serie tv. Ho questa opportunità con Blade Runner 2 e voglio coglierla.

E’ una questione di ambiente, – aggiunge Russell Crowe – se pensiamo al teatro ogni anno qualcuno sale sul palco e interpreta l’Amleto e nessuno dice niente, invece al cinema questa cosa sembra un problema. Io nella Mummia di prossima uscita interpreterò un piccolo ruolo, ma non possiamo vederlo come un remake perché è una storia completamente nuova ambientata nei giorni nostri. Gli Studios stanno dando attenzione a determinate idee che vengono sviluppate a livelli altissimi. Io sarò Henry Jekyll, ma è qualche cosa di diverso, non possiamo definirlo remake. Da un punto di vista creativo è una bella idea, dovete vederla dal punto di vista di A Beatiful Mind, ovvero dove andrà a parare tutto ciò.

Roberto Giacomelli

Vi lasciamo al video della conferenza stampa.

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