The Ninth – La nona vittima, la recensione

Dopo un prologo ambientato in Medio Oriente, alla ricerca di un antico libro che illustra la modalità per riportare in vita i defunti, ci troviamo nella San Pietroburgo del XIX secolo. Qui si stanno consumando brutali omicidi rituali che hanno per vittime giovani donne; siamo già alla quinta vittima e il colonnello Rostov, che sta seguendo il caso senza successo, decide di rivolgersi alla famosa chiaroveggente Olivia Reed, che ha la facoltà di comunicare con l’aldilà, così da interrogare direttamente le vittime del killer per conoscere l’identità di quest’ultimo. Rostov, però, è estremamente scettico sulle facoltà di Olivia e teme che si tratti di una ciarlatana.

Nella grande varietà di film di nazionalità russa che negli ultimi anni stanno giungendo anche da noi, c’è una grande attenzione per il genere fantastico in ogni sua declinazione, dall’horror alla fantascienza e tutte le sfumature che si trovano nel mezzo. Tra queste “scoperte” abbiamo anche The Ninth – La nona vittima, diretto da Nikolay Khomeriki – già regista del disaster movie The Icebreaker – Terrore tra i ghiacci – e scritto a otto mani da Marina Dyachenko, Sergey Dyachenko, Michael Kupisk e Aleksandr Rodionov (ma se scorgete su imbd ci sono un sacco di altri nomi in partecipazione!) nonché tratto da un fumetto dello sceneggiatore Aleksey Karaulov, già noto per un numero ragguardevole di horror e thiller tra cui anche Diggers, che è da noi è stato distribuito qualche anno fa. The Ninth – La nona vittima arriva in Italia grazie a Blue Swan Entertainment, che lo edita in formato DVD dopo averlo reso disponibile, quasi contemporaneamente, anche nel catalogo di Prime Video.

L’incipit non è dei più promettenti e quei primi minuti ambientati nelle rovine di un’antica città e poi nei suoi sotterranei alla ricerca del Grimorio del Morti urlano in ogni fotogramma la povertà dell’operazione, con una resa così cheap che non incoraggia a proseguire la visione. Fermi tutti! Basta un niente, un piccolo balzo in avanti nel tempo fino alla San Pietroburgo di fine 800 e la situazione migliora nettamente, lasciando da parte green screen posticci e scenografie di polistirolo per una ricerca visiva e scenografica che al contrario appare di buon valore produttivo.

The Ninth – La nona vittima rientra nel filone dei thriller in costume nati un po’ sull’orma del successo di From Hell – La vera storia di Jack lo Squartatore e dello Sherlock Holmes di Guy Ritchie, con l’aggiunta di una importante dose di sovrannaturale che gli infonde maggiore personalità. Khomeriki riesce a donare al suo film più toni differenti con incursioni nella commedia (in minima parte) e nel sentimentale, ma rimanendo focalizzato sull’intreccio giallo. Ma non si tratta di un vero e proprio whodunit, anche se la costruzione dell’indagine e la scoperta dell’identità dell’assassino giocano un ruolo importante riuscendo anche a creare qualche sorpresa. La gestione del soprannaturale, invece, lascia un po’ il tempo che trova nel senso che, pur essendo un elemento importante, sembra comunque marginale per come viene affrontato, trovando le suggestioni più riuscite nel classico gioco del vero/falso riguardo l’attività da chiaroveggente della protagonista.

A tal proposito, colpiscono in positivo gli attori, in particolare Daisy Head, che interpreta la medium Olivia Reed, ed Evgeniy Tsyganov che è il colonnello Rostov: lei l’abbiamo già vista in Underworld: Blood Wars, Wrong Turn: The Foundation e la serie The Sandman, lui ha vent’anni di film sulle spalle e uno stuolo di titoli davvero imponente.

Molto buone le scenografie e i costumi che colgono l’aspetto più dark e gotico dell’epoca Vittoriana, abilmente uniti alle architetture barocche tipiche della Russia zarista.

Nel complesso, The Ninth – La nona vittima non è imperdibile ma risulta comunque una visione piacevole e adatta a tutti i palati, visto che riesce a gestire più toni e più generi pur rimanendo nell’ambito del thriller.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • La fusione di più registri e più generi.
  • Gli attori protagonisti.
  • Il comparto scenografico e i costumi.
  • L’incipit a la Indiana Jones.
  • L’elemento soprannaturale non è gestito nel modo migliore.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
The Ninth - La nona vittima, la recensione, 6.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.