The Reunion, la recensione

The Reunion di Anna Odell non è un documentario. Lo dice la regista in persona. È una fiction, un film geniale (anche un po’ pazzo), ma non chiamatelo film! Perché questa contraddizione? Il motivo è semplice: The Reunion è qualcosa di “altro”; qualcosa davvero difficile da inquadrare.

L’artista svedese Anna Odell ha realizzato un esperimento provocatorio che rifugge da qualsiasi cliché. Un’idea originale che poteva essere partorita solo da una mente non allineata agli standard definibili come “normali”. A dirigerlo ed interpretarlo è lei stessa ed il personaggio interpretato è ancora una volta lei; sempre lei.

Il tema è quello del bullismo nelle scuole elementari e medie.

Il film è composto da due sezioni ben distinte: “La Riunione” e “Gli Incontri”. Nella prima parte viene ricostruita “La Riunione” di un gruppo di vecchi amici che si ritrova dopo vent’anni dalla fine della scuola. In gioventù condivisero lo stesso percorso per ben nove anni cementando rapporti intensi. Ora si ritrovano festosamente per ricordare quei tempi. Sono stati tutti invitati tranne Anna che, però, si presenta ugualmente “rovinando” la festa. Si resta a bocca aperta nel momento in cui viene spiegato il motivo per cui ci si dimentica di invitare Anna che all’epoca della scuola era stata discriminata, umiliata e derisa per lungo tempo da tutti quanti. Ora, dopo due decenni, la giustificazione ripetuta più volte per queste insistite vessazioni è: eravamo solo bambini. Poca cosa.

La seconda parte del film è quanto di più micidiale ci possa essere. Anna invita una per una le persone reali per incontrarle e metterle a confronto con la fiction che le rappresenta. Naturalmente non tutti accolgono l’invito ma le reazioni di chi lo accetta regalano sorprendenti risvolti. Al contrario di quanto si possa pensare, la Odell non cerca vendetta né un modo per mettere alla berlina gli ex compagni di classe; cerca solo di elaborare le offese patite e superarle, risolverle, trascenderle. Anna cerca una personale catarsi, per affrancarsi dai torti subiti e liberarsi dal loro peso.

La fiction si intreccia con la realtà in maniera talmente sorprendente da scombinare qualsiasi canone cinematografico. Personaggi reali e attori vengono messi a confronto vis-à-vis in uno spiazzante gioco delle parti. Una trama quasi pirandelliana. Interessante notare come il bullismo venga mostrato in una maniera così inconsueta, a tratti perfino (paradossalmente) rispettosa. Ancora più sconcertante è il fatto che ciò avvenga proprio da parte di chi ha subito quelle angherie.

Gli insegnanti e gli studenti dovrebbero guardare il film insieme, analizzarlo, sviscerarlo in profondità e discuterne apertamente.  Siamo sicuri che ne potrebbero scaturire importanti e interessanti analisi.

The Reunion uscirà al cinema in Italia giovedì 25 ottobre grazie a Tycoon Distribution sebbene sia stato realizzato oltre cinque anni fa. Vinse il premio FIPRESCI alla settimana internazionale della critica della Mostra del Cinema di Venezia del 2013 ma solo ora ha trovato uno sbocco nelle sale. Meglio tardi che mai.

Marcello Regnani

PRO CONTRO
Importanza del tema trattato e novità assoluta del modo in cui viene posto il problema del bullismo a scuola. La modalità così anticonvenzionale con cui è realizzato il film potrebbe disturbare chi si aspetta una storia “lineare”.
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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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The Reunion, la recensione, 8.0 out of 10 based on 1 rating

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