The Salvation, la recensione

L’incipit non era proprio quello di un film “leggero”, ma per lo meno lo faceva sembrare un film interessante. E invece no!

The Salvation è una coproduzione di Danimarca, Regno Unito, Sudafrica, Svezia e Belgio, e chissà chi altro, e distribuito dalla maestosa Zentropa Entertainments (il distributore dei migliori film danesi, inclusi quelli di von Trier, per intenderci), che non si spiega perché abbia accettato di distribuire un film forse non mediocre, ma comunque insufficiente. Questa coproduzione di cinque paesi, unita alla presenza di attori di diversa nazionalità, già dovrebbe puzzare di imbroglio. E infatti è stata una buona strategia di mercato per colmare le non poche lacune che presenta quest’opera. Un film danese dalla durata di 83 minuti che sembrano 83 anni, e che poteva benissimo intitolarsi “Save Me, Please!”. Ma andiamo con ordine.

Innanzitutto, non è molto chiara la linea narrativa adottata dal film, né tantomeno le intenzioni del regista, tale Kristian Levring. Non è chiaro se voglia essere un film impegnato o un film leggero. In entrambi i casi, il tentativo può considerarsi felicemente fallito. Eppure, ha misteriosamente vinto il Premio del Pubblico al Festival di Chicago.

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Al centro c’è, comunque, un soggetto interessante. Ambientato nell’America 1870, epoca delle grandi immigrazioni verso la Terra della libertà. Jon è, appunto, un danese emigrato in America, abbandonando la moglie e il figlio, e lavorando duramente in una terra che si rivelerà per lui inabitabile. Quando, finalmente, riesce a fare in modo che la sua famiglia lo raggiunga, questi vengono uccisi da due balordi. Jon, ovviamente, si vendica uccidendo i responsabili, ma scatena la furia del fratello e della moglie di uno dei due uomini uccisi.

Il plot in sé non è proprio innovativo, ma presentava degli ottimi punti di forza che andavano sfruttati meglio. È un film in cui i ruoli si confondono, ma questa confusione non viene percepita bene perché, se si eccettua Jon, i personaggi non sono caratterizzati a dovere.

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Inoltre, esiste una forte incoerenza di stile all’interno del film stesso. Il piano visivo tenta di omaggiare, senza risultato, i grandi duelli western del cinema di Sergio Leone, risolvendosi invece in un insieme di inquadrature stanche e spesso stancanti. Mads Mikkelsen e Eva Green sono perfetti per questo film… è questo film a non essere perfetto per loro. E ad un certo punto, si ha perfino la sensazione che i primi piani dedicati ai due attori principali siano di fatto rubati ai loro film precedenti. Un omaggio interessante che, però, risulta fuori luogo.

Claudio Rugiero

PRO CONTRO
  • Soggetto non innovativo ma interessante
  • Incipit gestito piuttosto bene
  • Inquadrature standardizzate, ma ben fatte

 

  • Personaggi poco definiti
  • Dialoghi non troppo interessanti
  • Troppi omaggi che faticano a colmare le lacune del film

 

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Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
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The Salvation, la recensione, 5.0 out of 10 based on 1 rating

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