Tiger King: omicidio, caos, follia… e adorabili felini!

A metà tra un true-crime e un documentario seriale, Tiger King racconta una storia tanto folle da sembrare inventata… ma non lo è affatto! Quello che può apparire come un mockumentary tratta, invece, di una realtà nuda e cruda, aberrante e allo stesso tempo affascinante. Sarà soprattutto per questo motivo che Tiger King: Murder, Mayhem and Madness è schizzato al primo posto tra le serie tv più viste per ben 16 giorni, arrivando a segnare un record.

Tiger King è una mini-serie originale Netflix, di 7 puntate, disponibile sulla piattaforma dal 20 marzo 2020, ideata e realizzata da Eric Goode e Rebecca Chaiklin. In soli 10 giorni di programmazione, la docu-serie ha totalizzato più di 34 milioni di visualizzazioni, tanto da convincere i produttori a ideare una puntata speciale, una sorta di aftershow distribuito il 12 aprile, intitolata “The Tiger King and I”, in cui l’attore Joel McHale intervista alcuni protagonisti della serie per scoprire che impatto ha avuto la celebrità sulle loro vite.

Il protagonista assoluto della serie è il bizzarro Joseph Allen Maldonado-Passage, conosciuto dai più come Joe Exotic, ex proprietario del Greater Wynnewood Exotic Animal Park in Oklahoma.

Joe è un personaggio davvero difficile da comprendere, una variopinta parodia di un redneck dal mullet ossigenato, bizzarro e glitterato, omosessuale, ama i grandi felini, ma anche le armi, gli abiti improbabili e la musica country, tanto da incidere lui stesso degli album. Se non bastasse, Joe Exotic è anche poligamo, e talmente fuori di testa da candidarsi come Presidente degli Stati Uniti d’America nel 2016, poi come Governatore dell’Oklahoma nel 2018.

Tiger King

Anche la sua storia personale è a dir poco travagliata: Joe è stato vittima di abusi sessuali quando era solo un bambino, è stato rifiutato dalla sua famiglia dopo il suo coming out, è sopravvissuto ad un tentato suicidio che l’ha reso claudicante, e alla morte dell’amato fratello Garold, insieme al quale ha gestito un negozio di animali in Texas per 10 anni e al quale ha poi dedicato il suo zoo.

Lo staff del suo zoo, inoltre, è un’attrazione quasi maggiore delle sue tigri, formato da veri e propri reietti della società, tra senzatetto ed ex-tossicodipendenti. Chi senza braccia, chi senza gambe e, quasi tutti, senza denti: l’intero staff dello zoo vive al limite del degrado, trattato sicuramente peggio dei felini ospiti delle gabbie. Nonostante tutto, però, Joe Exotic è amato e apprezzato, almeno inizialmente, sia dai suoi dipendenti, dai suoi animali, dai suoi mariti, che sembrano passare sopra ad ogni sua stravaganza, capriccio e ai suoi modi da tiranno senza scrupoli.

Quello che davvero non manca a Joe Exotic è il carisma, tanto da trascinare chiunque entri nella sua vita in un vortice di azioni folli e idee bislacche. Come quella di fare della sua vita un vero e proprio reality show, o quella di aprire un canale televisivo tutto suo su YouTube, canale che usa, principalmente, per minacciare e sbugiardare la sua acerrima nemica, la sua ossessione: Carole Baskin. Sì, perché dove c’è un eroe, c’è anche un nemico.

Tiger King

Oltre a Joe Exotic, infatti, Tiger King è costellato da altri personaggi non meno bizzarri: uno tra questi è proprio Carole Baskin, una bionda milionaria, fondatrice di un vero e proprio santuario per grandi felini in Florida, il Big Cat Rescue. La sua missione è quella di denunciare chiunque utilizzi gli animali per attività a scopo di lucro, nemica giurata, quindi di Joe Exotic, ma anche di altri gestori di zoo. Inizialmente la Baskin ci viene descritta come un personaggio positivo, ma si capisce pian piano che, in realtà, questa corpulenta amante dei felini è avvolta da ombre parecchio inquietanti. Suo marito, ad esempio, origine della sua immensa fortuna, è sparito misteriosamente senza lasciare traccia. Joe Exotic, come gli altri protagonisti della mini-serie, sono sicuri che la Baskin lo abbia ucciso, fatto a pezzi e poi dato in pasto ai suoi felini.

Inoltre, Carole Baskin si proclama continuamente paladina dei diritti degli animali, si batte contro gli zoo, contro ogni tipo di attrazione che utilizza gli animali, ma il suo “rifugio”, in realtà, non è altro che una struttura parecchio simile a quella di Joe Exotic, dove i grandi felini non se la passano poi meglio, anzi. Se Joe Exotic utilizza le tigri per far soldi, Carole Baskin li usa per farsi pubblicità, piazzandosi di fatto al suo stesso livello.

Tiger King

Ma Tiger King non tratta solo la lotta senza fine tra Exotic e Baskin ed emerge, infatti, un terzo personaggio, se possibile anche più folle: Doc Bhagavan, un santone poligamo, tanto carismatico da riuscire ad adescare giovani e bellissime ragazze per farle lavorare (sottopagate) nel suo zoo, intessendo con lui relazioni parecchio ambigue. Doc Bhagavan, nonostante tutto, è un istruttore e allevatore di grandi felini molto rispettato nel suo ambiente, tanto da lavorare anche su alcuni famosi set hollywoodiani insieme alle sue tigri.

Un vero e proprio circo umano, quindi, che crolla quando uno dei mariti di Joe Exotic si suicida sparandosi alla testa (una scena che, per fortuna, i registi hanno deciso di non farci vedere anche se era impressa sulle registrazioni delle videocamere a circuito chiuso). A quel punto, tutto ciò che Joe aveva costruito, già parecchio in bilico, diventa completamente instabile… quanto lui. Entra in scena, quindi, un altro assurdo personaggio, Jeff Lowe, un criminale, truffatore, accusato anche di aver strangolato sua moglie, proprietario di uno zoo segreto, che inizialmente sembra voler aiutare Joe Exotic, ma che alla fine riesce a sottrargli l’amato zoo.

Al momento dell’uscita di questa mini-serie tv, Joe Exotic si trova in carcere a scontare ben 22 anni per crudeltà contro gli animali e concorso in omicidio, per aver assunto un sicario che avrebbe dovuto uccidere la sua rivale Carole Baskin.

Tiger King

Questa fortunatissima docu-serie di Netflix è stata realizzata nel corso di 5 anni e ha avuto un’origine molto singolare. Il documentarista Eric Goode, infatti, voleva creare un prodotto dedicato soprattutto allo sfruttamento e al mercato illegale di animali selvatici in via d’estinzione in America, dai felini ai rettili. Ma nel corso delle sue indagini sul caso, ha scoperto che esistono realtà ben più shockanti che riguardano, piuttosto, l’animale umano, e l’incontro con Joe Exotic gli ha solo dato l’ultima conferma. Ed ecco che il lavoro di Goode cambia pelle, trasformandosi da documentario sugli animali in cattività a vero e proprio studio antropologico con bellissimi, grossi felini sullo sfondo.

Tiger King: Murder, Mayhem and Madness regala allo spettatore tutto ciò che promette già soltanto dal titolo. Omicidi, caos, follia intricati in una rete di misteri mai svelati e complotti assurdi, colpi di scena sorprendenti che vedono protagonisti tre personaggi diversissimi, ma allo stesso tempo legati tra loro da un ego spropositato e dal culto della (loro) personalità.

Il successo di Tiger King è il risultato di diversi fattori: tratta di storie avvincenti e incredibili di personaggi al limite del grottesco. C’è amore, odio, dramma, follia, animali straordinari, l’inquietudine verso il lato più oscuro degli esseri umani, ma il tutto è racchiuso in un prodotto validissimo e abbastanza profondo.

Tiger King

Guardando questa docu-serie, infatti, ci si trova a fare i conti con tematiche parecchio delicate e attuali, come il traffico illegale di animali e i loro diritti calpestati, la facilità con cui in alcuni Stati dell’America è possibile procurarsi le armi da fuoco, stupri, abusi su persone e animali, omicidi e suicidi. Ma ciò che sorprende di più è che non manca mai l’ironia.

Eric Goode racconta i fatti così come sono, non prende mai una posizione a favore di uno o dell’altro personaggio, mette tutti sotto un microscopio in maniera così precisa da riuscire a distinguere molto bene le luci e le ombre di ogni bizzarra personalità messa a nudo dalla sua videocamera. Goode e Chaiklin sanno benissimo cosa vogliono raccontare e lo fanno con molto distacco e coerenza, aiutati, ovviamente, dalla forza dei personaggi che stanno mostrando.

Non ci sono buoni e cattivi, facciamo tutti parte di un grosso calderone d’umanità. Sta allo spettatore trarre le conclusioni, sta ai registi fare ordine nel caos degli eventi. E ci riescono benissimo, poiché ogni personaggio della mini-serie ed ogni storia raccontata trova il suo spazio.

Tiger King

Tiger King è una serie da non perdere assolutamente, diventata un vero e proprio caso mediatico e ha trasformato i suoi protagonisti in star, stando a quanto viene raccontato nell’episodio speciale.

Un successo tale che ha spinto gli ideatori della serie a prendere in considerazione la produzione di una seconda stagione, mentre molte personalità di Hollywood stanno valutando di trarne un adattamento cinematografico.

Rita Guitto

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Tiger King: omicidio, caos, follia... e adorabili felini!, 8.0 out of 10 based on 1 rating

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