TOHorror22. Mad Heidi, la swiss-ploitation che stupisce!

Presentato nella sezione Freak Show del 22° TOHorror Fantastic Film Fest, sezione dedicata alle anteprime più oscure, indipendenti e isolate del panorama cinematografico, Mad Heidi è un film totalmente autoprodotto ambientato in una Svizzera distopica caduta sotto il giogo fascista di un tiranno caseario, interpretato tra l’altro da Casper Van Dien. Una serie di eventi porterà la tranquilla e serena Heidi (si, proprio quella Heidi!) ad affrontare e combattere il regime.

Mad Heidi segue il solco della exploitation tracciato da pellicole come Machete e i due capitoli di Grindhouse (A prova di morte e Planet Terror), toccando vene di naziploitation e un pizzico di W.I.P. (Women In Prison movies). Nonostante quest’accozzaglia di generi, Mad Heidi riesce a essere un prodotto solido e preciso che traghetta dinamiche ed estetiche lontane dal panorama contemporaneo europeo.

La prima parte del film funziona perfettamente tra gag metaculturali su Svizzera, formaggio e lo stesso personaggio di Heidi; nella seconda, invece, abbiamo un susseguirsi e ripetersi di battute simili tra scene d’azione che citano determinati film e si finisce per interrompere un ritmo che aveva reso estremamente piacevole la visione. Trattandosi di un film autoprodotto che si pone come presupposto quello di trasporre e plasmare l’exploitation americana attorno a riferimenti culturali e ambientazioni svizzere le pretese e le aspettative del pubblico si mantengono molto basse.

Tra una gag e una scena d’azione il film riesce comunque a creare un immaginario per quanto assurdo credibile e immersivo, anche se tirata all’estremo l’idea di un distopico governo aziendale fascio-capitalista non è poi così estrema nella sua rappresentazione e il ruolo che Casper Van Dien ricopre è senza dubbio, oltre alla recitazione della protagonista, una delle cose più belle e convincenti del film. Un leader supremo, un amministratore delegato non tanto lontano dai business man europei e americani che tra uno scandalo sessuale e aziendale si sono fatti strada tra i vertici della politica.

La vera forza del film pare essere proprio questa, tra una citazione a Tarantino, al cartone di Heidi, al Padrino e ancora a Tarantino i registi riescono a portare sul grande schermo un film che in un’ora e mezza regala una serie di gag, scene madri d’azione e satira politica densa di cinefilia che non deludono affatto. Anche visivamente il film è fortemente stimolante, nonostante alcune scelte rappresentative e registiche più vicine a dei prodotti web dei primi anni duemila rispetto a un film del 2022.

Mad Heidi è senza dubbio un prodotto di qualità, almeno nella sua prima parte, che si inserisce in quel solco cinematografico dal quale trae la sua stessa essenza e che cerca di gettare le basi per un nuovo cinema d’exploitation europeo che non abbia paura di osare. Spavaldo è senza dubbio l’aggettivo che descrive e riassume al meglio il lavoro di Johannes Hartmann e Sandro Klopfstein, spavaldo nel tentare un film totalmente lontano dagli schemi del cinema europeo quanto spavaldo nell’indugiare forse anche troppo in citazioni cinefile.

Nel suo complesso, Mad Heidi rimane un prodotto godibilissimo che sa tranquillamente tagliarsi la propria fetta di pubblico interessato ed entusiasta senza badare alle pretese di critica e pubblico generalista. Questo perché nella sua spavalderia ed estrema stravaganza Mad Heidi sa di essere un prodotto di nicchia e proprio per questo motivo prende la scelta radicale di rivolgersi esclusivamente a quella porzione di pubblico che ricerca, ama e adora ogni prodotto di exploitation che possieda quel quid in più. Divertente, esplosivo ed estremamente cinefilo, Mad Heidi è una delle migliori scoperte dell’edizione 2022 del TOHorror.

Emanuele Colombo

PRO CONTRO
  • Ottima qualità produttiva.
  • Gag e scene d’azione di alta qualità.
  • Una seconda parte che non è assolutamente all’altezza della prima.
  • Estremamente radicale e di nicchia nel suo genere.
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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