Troll 1 & 2: il dittico fanta-horror in un cofanetto Midnight Classics

Per l’uscita estiva legata alla collana Midnight Classics, Koch Media per Midnight Factory si affida a un dittico fanta-horror che a modo suo ha fatto la storia del cinema di genere, la mini-saga Troll, composta dall’horror per ragazzi Troll (1986) di John Carl Buechler e il suo sequel apocrifo Troll 2 (1990) di Claudio Fragasso. Soprattutto quest’ultimo, con il passare degli anni, è diventato di culto tra una nutrita schiera di appassionati, guadagnando l’appellativo di “miglior peggior film di sempre”. Si intitola proprio Best Worst Movie, infatti, il documentario di Michael Stephenson del 2009 che celebra il fenomeno Troll 2 e occupa il terzo dei tre dischi che compongono il bel cofanetto Midnight Classics.

Nel 1986 la Empire International Pictures, casa di produzione di Albert e Charles Band, era al suo apice grazie a una serie di successi commerciali inanellati uno dietro l’altro nei mesi precedenti, film come The Dungeonmaster, Re-Animator, From Beyond e Ghoulies. Prima che, a metà del 1988, la casa di produzione dei Band si avviasse verso la bancarotta per debiti accumulati nel tempo, la Empire si stava specializzando nel genere horror-fantasy, che poi diventerà il fulcro produttivo della successiva Full Moon di Charles Band con prodotti come la saga di Puppet Master. Ma in questo momento, in cui Gremlins era un già cult in tutto il mondo, Critters era appena uscito con successo e aveva funzionato molto bene anche Ghoulies (già in odore di sequel), Albert Band ritentava la carta della contaminazione horror-fantasy con un netto disequilibrio in favore di quest’ultimo genere. Nasceva così Troll, da un soggetto di John Carl Buechler che ne ha curato anche la regia, esordendo così dietro la macchina da presa di un lungometraggio. Buechler, infatti, nasceva nel settore degli effetti speciali prostetici e aveva già collaborato con Band in Ghoulies andando, di lì a breve, a firmare i magnifici FX di Nightmare 4 – Il non risveglio, Venerdì 13: Parte VII – Il sangue scorre di nuovo (di cui curerà anche la regia) e Halloween 4 – Il ritorno di Michael Myers.

Troll

Troll racconta la storia della famiglia Potter (padre e figlio si chiamano Harry, proprio come l’occhialuto maghetto che qualche anno dopo farà la fortuna milionaria di J.K. Rowling), appena trasferitasi in un appartamento a San Francisco. Qui fanno subito la conoscenza dei singolari inquilini dello stabile e la piccola e curiosa Wendy Potter, esplorando la palazzina, si imbatte in Torok, un ributtante troll esiliato dal suo mondo che vuole prendersi una rivincita contro gli umani. Torok rapisce Wendy, ne prende le sembianze e comincia a seminare il panico nel palazzo, trasformandone gli abitanti in creature fatate (ma dall’aspetto raccapricciante). Sarà compito di Harry Potter Jr., fratello maggiore di Wendy, risolvere la situazione.

Perfettamente immerso in un’atmosfera che vuole creare il contrasto tra la civiltà, il metropolitano, il tangibile e una dimensione magica, fatata e fiabesca, Troll si inserisce con gran coerenza in quell’ottica produttiva Empire (e in seguito Full Moon) atta a esplorare il genere horror attraverso la dimensione infantile. Seguiranno, infatti, Dolls di Stuart Gordon, Ork sempre diretto da Buechler, la saga di Puppet Master e Demonic Toys. In Troll recita nel ruolo di protagonista Noah Hathaway, in quegli anni noto tra i ragazzi appassionati di fantasy per aver interpretato Atreyu nel cult La storia infinita (1984). Ma se oggi ricordiamo Troll è senz’altro per gli adorabili effetti speciali artigianali, in alcuni casi fantastici, in altri molto cheap ma assolutamente gustosi. In fin dei conti se c’è un maestro dell’effettistica dietro la macchina da presa, non potevamo aspettarci altrimenti!

Troll (1986)

Nel 1985 la Empire Pictures aveva preso sede in Italia (per l’esattezza a Giove, in provincia di Terni) e gran parte dei film successivi furono girati in Italia, compreso Troll, realizzato presso gli Stabilimenti Cinematografici Pontini di Roma. Nonostante la produzione in gran parte italiana del primo film e il numero 2 dopo il titolo del secondo, Troll 2 diretto da Claudio Fragasso (ma firmato con lo pseudonimo Clyde Anderson) non ha la minima connessione con il film di Buelcher.

Prodotto dalla Filmirage di Aristide Massaccesi e inizialmente intitolato Goblin, Troll 2 guadagnò questo titolo a livello internazionale grazie alla MGM che distribuì il film e che aveva in catalogo Troll, un buon successo di pochi anni prima a cui il film di Fragasso si legava idealmente per la commistione tra fantasy e horror leggero, risultando quindi adatto anche a un pubblico di ragazzi. Oggi Troll 2 è conosciuto in tutto il mondo per essere uno dei peggiori film di sempre, un post-Ed Wood in cui ogni singolo elemento assume connotati talmente grotteschi da risultare dilettanteschi. Lo stesso regista e la sceneggiatrice Rossella Drudi hanno in più occasioni ribadito la volontà di realizzare un horror comico, così da far apparire ogni eccesso demenziale assolutamente voluto, il che dona un riflesso differente all’intera operazione: da sgangherato fanta-horror a lungimirante e riuscita commedia dagli innesti fantasy.

Troll 2

Nel film si racconta la vacanza della famiglia Waits nella cittadina Nilbog, dove iniziano subito ad accadere fatti sinistri. A rendersene conto è Josh, il primogenito, già ammonito dal fantasma di suo nonno con cui dialoga abitualmente da quando è venuto a mancare. Nella città, infatti, vivono raccapriccianti creature dei boschi che hanno preso sembianze umane e attirano turisti per trasformarli in vegetali e divorarli. Perché i mostri di Troll 2 sono vegetariani e non possono quindi mangiare le loro prede finché sono composte di carne!

Quest’ultima è l’intuizione geniale che di fatto sta alla base del film e che – ha rivelato la Drudi – è stata suggerita dal fatto che in quegli anni molti amici della sceneggiatrice stavano diventando vegetariani per moda. Una bella intuizione di critica sociale che, purtroppo, è passata per lo più inosservata, scansata dalla fama trash che il film ha guadagnato. E, ovviamente, di trash ce n’è tanto e si dirama allegramente durante i 90 minuti di film. Dall’overacting degli attori agli effetti speciali davvero poco speciali, così come risibili risultano i “costumi” da mostro dei goblin, curati nientepopodimeno che da Laura Gemser, storica Emanuelle nera nonché sarta presso la Filmirage.

Troll 2 - La regina dei Goblin

Ma a Troll 2 gli si vuole bene a prescindere.

Midnight Factory ha realizzato, con la consueta professionalità e minuziosità, un’edizione di estremo pregio, un cofanetto contenete Troll, Troll 2 e Best Worst Movie. Quest’ultimo, che occupa il terzo disco con una miriade di contenuti extra dedicati, è il documentario realizzato nel 2009 da Michael Stephenson, che in Troll 2 era il giovane protagonista. Un appassionante viaggio che prende le mosse dall’attore George Hardy, che nel film è il padre di famiglia, che è tornato a fare il dentista e di tanto in tanto viene invitato in convention di appassionati proprio per la sua partecipazione a Troll 2. Stephenson, che dopo Troll 2 ha recitato in La Casa 5 (1990), sempre di Fragasso, e La guerra dei giornali (1996), parte dal presupposto che quello in cui ha recitato è considerato uno dei film più brutti del cinema, con lo 0% di critiche positive professionali su Rotten Tomatoes e zero stellette su IMDB (oggi non è più così, ma nel 2008 si…). Da qui un’avventura attraverso gli Stati Uniti insieme al cast del film per scoprire il piccolo culto che si è generato attorno a Troll 2, con proiezioni pubbliche periodiche, convention e fan sfegatati del miglior peggior film di sempre.

Troll 1 e 2 midnight factory

Il cofanetto, confezionato nella sempre suggestiva slipcase cartonata digibook, comprensivo di booklet curato dai ragazzi di Nocturno e due cartoline con le locandine dei film, è disponibile sia in edizione Blu-ray che DVD. Entrambi i film sono visivamente molto ben curati, con un’immagine nitida che quasi nasconde i molti anni che i due film ormai contano. Non manca una certa granulosità nelle immagini, tipica della pellicola, ma si nota un’ottima tenuta dei contrasti anche per le scene più buie e per l’utilizzo dei colori, fondamentale soprattutto in Troll 2, dove il verde è un elemento narrativo e scenografico importante.

L’audio mostra una buona cura generale: sia Troll che Troll 2 presentano doppia traccia, italiana e originale, in DTS-HD Master Audio 2.0 con una limpidezza di fondo ineccepibile e una buona gestione musiche/parlato, anche se c’è da dire che per quest’ultimo aspetto performa meglio il film di Buechler.

Best Worst Movie, ovviamente, è disponibile solo in lingua inglese sottotitolato in italiano.

Ma veniamo agli extra, una mole così corposa da infondere una vera cultura trollesca nello spettatore. Come ci informa la fascetta superiore sul retro della confezione, ci sono oltre 5 ore di contenuti extra così dipartiti:

  • Disco 1 – Troll. Trailer del film e making of che in circa 50 minuti da voce al regista John Carl Buechler e produttore Charles Band, che raccontano una marea di retroscena.
  • Disco 2 – Troll 2. Trailer del film, commento audio di George Hardy e Deborah Reed, e una registrazione audio (in inglese con sottotitoli in italiano) di ben 83 minuti, ovvero un Q&A con Michael Stephenson e Hardy moderato da Jeff Goldsmith.
  • Disco 3 – Best Worst Movie. Pubblicità progresso con George Hardy, La convention dell’horror (6 min), intervista a Don Packard (7 min), a Paul e Patrick Gibbs (6 min), a Claudio Fragasso e alla sceneggiatrice Rossella Drudi (9 min). Il “Reel Good Show” con Bobby Miller (4 min), il video musicale “Kingdom of the Goblins” di Dem Waffle Houze Boiz, il video musicale “Monsterous” di Ecomog, il cortometraggio Conosciamo Noam Telnobody 2, Il Santo Graal dei film brutti (7 min), La regina dei Goblin dal dentista (3 min), il “Rolling Roadshow” (11 min), che è uno special dedicato alla proiezione di Troll 2 nelle location dove il film è stato girato. Infine, le interviste a Robert Ormsby (5 min), Mike Hamill (5 min) e alla regina dei goblin Deborah Reed (13 min).

Insomma, un’edizione praticamente definitiva sul dittico trollesco per eccellenza del cinema fanta-horror!

Roberto Giacomelli

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