TSplusF20. Skylin3s, la recensione
A dieci anni di distanza dall’uscita del bel fanta-horror d’azione Skyline dei fratelli Strause, la saga giunge al terzo capitolo mutando radicalmente pelle: se tutto iniziava con un ansiogeno quanto spettacolare invasion-movie con concessioni allo splatter, la saga ha proseguito nel 2017 con Beyond Skyline che si faceva più spudoratamente fantascientifico e contaminato con l’action di provenienza orientale, fino alla definitiva consacrazione sci-fi con tanto di viaggi spaziali che sono al centro di Skylin3s.
Presentato in anteprima nazionale come film d’apertura del 20° Trieste Science+Fiction Festival, Skylin3s porta la firma di Liam O’Donnell, sceneggiatore del primo film passato dietro la macchina da presa già nel secondo, che in questo terzo capitolo crea una continuità narrativa con Beyond Skyline tale da far apparire i due film come due episodi della stessa unica storia.
In Skylin3s ritroviamo infatti la coraggiosa ibrida umano-aliena Rose Corley, che avevamo già incontrato in Beyond Skyline, alle prese con un pericoloso virus che sta trasformando i pacifici Pilot che sono sulla Terra in letali macchine da guerra stermina-umani. Per far fronte a questa piaga che sta mettendo in ginocchio la Gran Bretagna, Rose viene arruolata dal Generale Radford nel team di soldati che sarà inviato – tramite un wormhole – su Cobalt1, il pianeta originario degli alieni invasori, per rubare un’arma utile a combattere il virus.
Di film in film la saga di Skyline si fa sempre più poverella, sia di idee che di budget, e questo purtroppo si riflette sulla qualità dei film. Però se dobbiamo dare un merito a Liam O’Donnell e al suo team produttivo è quello di riuscire a massimizzare con successo gli esigui mezzi a disposizione tanto da dar vita a un film di fantascienza dignitosissimo che ha il suo maggior pregio proprio nel mix tra CGI e trucchi prostetico-meccanici per dar vita a mondi e creature fantastiche di una certa efficacia.
Se visivamente Skylin3s funziona, zoppica invece a livello narrativo perché la sceneggiatura, firmata anche stavolta dallo stesso O’Donnell, è un confuso zibaldone di cose già viste e spazia da District 9 per la parte ambientata sulla Terra a Pitch Black e l’inevitabile Aliens – Scontro finale per quella sul pianeta extraterrestre.
Un indispensabile riassunto ci ricorda cosa era accaduto in Skyline Beyond aprendo la strada alla drammatica situazione pandemica che è il motore narrativo di Skylin3s: si inizia con una caccia all’uomo, anzi alla donna, fino a mettere in tavola la missione che porterà il non troppo assortito gruppo di soldati su Cobalt1. Neanche a dirlo, a rubare l’attenzione si tutto e tutti – alieni compresi – è Rose, interpretata da una tostissima Lindsey Morgan, stellina della serie The 100 e ormai lanciatissima verso ruoli fisici e muscolari, che dà corpo a un personaggio molto semplice ma interpretato con convinzione e buon mestiere. A farle da controparte umana al 100% c’è una rediviva Rhona Mitra, ex-promessa del fanta-action vista come protagonista in Underworld – La ribellione dei Lycans e soprattutto in Doomsday – Il giorno del giudizio, qui nel ruolo di una muscolosa dottoressa che combatte il virus con mitraglietta e fucile a pompa.
Importante anche la componente action, per la quale il ritorno dell’indonesiano Yayan Ruhian (The Raid, John Wick 3) è una garanzia, che non sempre risulta ben gestita: se sono indiscutibili le scene di combattimento corpo a corpo tra umani (o mezzi umani), risultano invece goffe e mal coreografate quelle che implicano gli alieni, sia nella forma da insetto dei Pilot, sia in quella più stilizzata dei minacciosi esseri che difendono Cobalt1.
Sprazzi di inventiva e buona capacità di gestione dei pochi mezzi aiutano Skylin3s a risalire dalla mediocrità di scrittura, ma la sensazione di essere dinnanzi a un troppo lungo episodio di una serie tv fantascientifica è forte… in fin dei conti, Skylin3s non è altro che un pomposo episodio di Doctor Who con aggiunta di qualche scena splatter!
Quarto capitolo in vista…
Skylin3s arriverà prossimamente in home video distribuito da Blue Swan.
Roberto Giacomelli
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