TSplusF20. Coma, la recensione

Tra i tanti pregi di questo ventesimo TSplusFF spiccano i videomessaggi lasciati dai registi all’inizio delle proiezioni. Un modo simpatico per conoscere i volti dietro le macchine da presa, ma soprattutto l’occasione per scoprirne gli intenti. Nikita Argunov, autore di Coma (lo ha scritto, diretto e ne ha curato gli effetti speciali), lo dice subito: la storia sarà semplice, quasi un pretesto per flettere i muscoli della computer grafica. Se Argunov è alla prima esperienza come regista, non si tratta certo di un novellino nell’industria, avendo alle spalle anni di carriera da mago degli effetti digitali.

Bastano poche scene per capire che il regista non ha mentito. L’azione prende piede senza indugi e ci catapulta in un mondo straordinariamente immaginifico, dove ogni direzione è concessa e le architetture si mescolano, impigliate in una sorta di rete neurale. Il riferimento alla famosa scena di Inception in cui la città si piega su se stessa è inevitabile. Però in Coma, paradossalmente, tra storia ed effetti a spuntarla è forse la prima.

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La trama si snoda in un’ambientazione che possiede la semplicità profonda delle ottime idee. Lo riveliamo senza problemi, tanto si scopre all’inizio: i personaggi si trovano nell’universo parallelo dove finiscono tutte le persone in coma. Un mondo sostanziato dai ricordi di chi lo abita, completo di regole particolari, pericolosi nemici, un sistema di poteri ad hoc, insomma tutto il necessario per una splendida ambientazione di un gioco di ruolo. Chiunque abbia un po’ di familiarità con il genere riconoscerà nel cast di protagonisti un perfetto party di Dungeons & Dragons (uno dei comprimari si chiama letteralmente Tank, un altro Gnomo. C’è altro da aggiungere?). O, se si trattasse di un anime, saremmo di fronte a un isekai. Ma il parallelo ludico è più centrato, perché Coma spesso ricorda un videogioco, complice anche l’abbondanza, per usare un eufemismo, di effetti digitali.

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Abituati come siamo oggigiorno a vedere su schermo le immagini più assurde, riprodotte con precisione fotorealistica, si può dire che il nostro occhio sia estremamente viziato. In Coma il lavoro con gli effetti speciali è straordinario, non si nega, ma neanche si nega che il risultato è ben lontano dalle rughe sudaticce di un Thanos o dalle atmosfere sulfuree del 2049. Coma dà il meglio mescolando location reali, mentre gli oggetti e i mostri costruiti completamente in digitale gridano a gran voce la loro natura. Il budget ridotto non è una colpa, certo, ma l’asticella della CGI è posta tanto in alto che i confronti scomodi risultano inevitabili. Se mai Nikita Argunov disporrà di mezzi di hollywoodiana magnitudine… prepariamoci a vederne delle belle.

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Avendo luogo in un mondo tanto vasto e complesso, dove molti spunti interessanti sono accennati solo di sfuggita, il timore è che sul finale la vicenda naufraghi. Siamo felici di affermare che ciò non accade: il ritmo talvolta prende brusche accelerate, ma nel complesso riesce ad arrivare in porto.

Coma è un film per ragazzi, o per chiunque senta il bisogno di un’avventura leggera e fantasiosa. Non è un caso che i personaggi indossino costumi che sembrano usciti dritti dritti da The 100. Allo stesso tempo è la prova che gli americani non sono gli unici in grado di sfornare sani blockbusteroni (come il TSplusFF ha più volte dimostrato). Se mai ne facessero un remake, scommettiamo che sbancherebbe il botteghino?

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Nel suo messaggio iniziale, Nikita si augura che la fantascienza in futuro si rivolga a quello che a suo parere è il territorio più fertile: il mondo della mente. Lui certo con la sua opera prima vi si è tuffato di testa; non è difficile immaginarlo nei panni dell’Architetto protagonista, impegnato a dare forma a un mondo con la sola forza dell’immaginazione (e del programma di computer grafica).

Alessio Arbustini

PRO CONTRO
  • La computer grafica è al suo meglio nel creare qualcosa che nessun effetto analogico potrebbe riprodurre.
  • Il “mondo del coma” è un’idea così buona che sarebbe un peccato se restasse confinata a questo film.
  • Con un budget multimilionario sarebbe stato incredibile.
  • Vicenda a tratti affrettata.
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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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TSplusF20. Coma, la recensione, 8.0 out of 10 based on 1 rating

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