Tuo, Simon, la recensione

Simon (Nick Robinson) ha compreso di essere gay facendo un sogno ricorrente su Daniel Radcliffe. Se capirlo è stato piuttosto immediato, è il comunicarlo ad amici e genitori che risulta più difficile: Simon al riguardo ha un blocco che non riesce a superare. La risoluzione, però, inizia a sembrargli più vicina grazie allo scambio di e-mail col misterioso Blue, un ragazzo che come lui non ha ancora fatto coming out. Peccato che Martin, un compagno di scuola di Simon, entri in possesso di queste e-mail, minacciando di divulgarle a meno che non lo aiuti a conquistare la ragazza dei suoi sogni.

La presenza di Katherine Langford in Tuo, Simon certo richiama alla mente Tredici, la serie TV in cui ha interpretato la celebre Hannah Baker. Ma l’atmosfera artificiosamente cupa della serie è quanto di più lontano dagli intenti iniziali del film, che nella prima parte plana leggiadro sulle disavventure di Simon: vi sono presenti, infatti, diverse scene sinceramente divertenti intervallate dal percorso formativo del protagonista. In questa sezione Tuo, Simon cavalca l’onda delle migliori commedie adolescenziali, da cui certo il regista Greg Berlanti (un tempo sceneggiatore di Dawson’s Creek) ha attinto a piene mani, spaziando da reminiscenze di 10 cose che odio di te a Easy A.

Il momento di rottura avviene a metà film, coincidente con una vicenda spiacevole per Simon; da questo punto in poi la sceneggiatura funziona meno, perché più che citazionistica diventa un patchwork ridondante dal nome “il vademecum dei dolori di un giovane gay”. Si susseguono infatti, uno dietro l’altro, tre confronti faccia a faccia tra Simon e i genitori, e poi tra Simon e l’amica Leah: sono dunque troppo ravvicinati e rompono l’equilibrio iniziale del film, portando in piena luce il suo approccio retoricamente didascalico. Tuo, Simon rimane comunque un prodotto piacevole, sebbene la sua svolta “drammatica” abbia avuto una gestione poco ragionata.

Giulia Sinceri

PRO CONTRO
La prima parte del film presenta un giusto equilibrio tra film di formazione e commedia romantica… …equilibrio rotto da una seconda sezione troppo retorica.
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Tuo, Simon, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

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