Vampiretto, la recensione

Mancano pochi giorni alla festa di Ognissanti o meglio alla festa di Halloween, come detta la tradizione anglosassone importata da qualche decennio anche in Italia, e le sale cinematografiche si trasformano in buie caverne adornate da ragnatele e motoseghe, attrezzandosi con una programmazione da brividi. Tra i macabri scherzetti del pagliaccio dagli incassi milionari, Pennywise, o quelli più che truculenti di Jigsaw, l’enigmista protagonista della saga di Saw (il nuovo episodio è Saw – Legacy, di Michael e Peter Spierig), dal 26 ottobre i più giovani potranno trovare in sala anche un dolcetto. Parliamo di Vampiretto, che assieme a Monster Family, già in sala da qualche giorno, rappresenta l’alternativa per bambini ai film horror per adulti che, come le castagne in mezzo al bosco, si trovano in autunno nella programmazione cinematografica e nei palinsesti televisivi.

Vampiretto è il film d’animazione di produzione tedesca, per la regia di Karsten Kiilerich e Richard Claus, che ci porta in Transilvania dove si sta per festeggiare – per la trecentesima volta –  il  compleanno di Rudolph. Rudolph è infatti il non-morto vampiretto che dà il titolo al film e che deve affrontare i due cacciatori di vampiri che hanno rinchiuso in una cripta tutti i parenti del clan di succhiasangue arrivati nei Carpazi in occasione dei festeggiamenti. Riuscito a scappare con i suoi genitori, Rudolph arriva in Germania, in un albergo nella Foresta Nera dove trova rifugio e incontra Tony, un ragazzino americano di tredici anni, appassionato di vampiri. I ragazzi diventano amici e si alleano contro i cacciatori per andare a liberare l’intero clan dei Sackville-Bagge, ovvero i parenti del vampiretto.

Il film è tratto dalla saga letteraria in 21 volumi scritta da Angela Sommer-Bodenburg, ed edita in Italia da Giunti Editore. Tradotta in trenta lingue e con più di dodici milioni di copie vendute, la serie dei romanzi di Vampiretto ha già avuto alcuni adattamenti per lo schermo, due serie televisive e un lungometraggio – Il mio amico vampiro – diretto da Uli Edel nel 2002. Questa ne è la prima versione animata.

Il regista Richard Claus  lo ha prodotto con Chris Brouwer e sceneggiato a quattro mani con  Larry Wilson, un veterano del cinema comedic-horror, autore di Beetlejuice – Spiritello porcello, La famiglia Addams e la serie televisiva de I racconti della cripta. Il contributo di Wilson è presente soprattutto nella costruzione dei due divertenti cacciatori di vampiri Rookery e Maney, il primo un irragionevole invasato e il secondo un giovanotto molto intelligente ma per nulla dotato di senso pratico. Ai due cacciatori sono affidate molte scene divertenti del film: da non perdere l’incontro con una affettuosa mucca vampiro che volerà sulla loro testa e vi lascio immaginare il seguito.

Il film è avvincente e pieno di ritmo; segue il tipico schema della quest, ovvero della ricerca tra mille ostacoli di qualcosa o qualcuno, in questo caso i parenti vampiri di Rudolph minacciati da Rookery. Questa struttura drammaturgica prevede ostacoli e inseguimenti e proprio questi ultimi, quasi tutti aerei, vista la capacità vampiresca di volare, offrono i momenti più spettacolari del film. Molto ben girata e realizzata la sequenza della fuga di Rudolph e famiglia da un gigantesco e pesantissimo aereo cargo che sembra uscito dal deposito rottami dell’Aeroflot sovietica.

La pellicola inoltre tocca con leggerezza i temi dell’amicizia e delle passioni giovanili. Appena accennato il tema della diversità, tipico della filmografia vampiresca per adolescenti.

Vampiretto è sicuramente adatto a un pubblico di bambini e giovani; i ragazzi fino ai 15 anni lo potranno apprezzare per il suo ritmo e per le trovate comiche. Anche gli adulti che si troveranno ad accompagnare in sala un branco di ragazzini mascherati da demonietti passeranno una piacevole ora e mezza e potranno poi seguire la banda nella vera sfida di Halloween: quella all’ultimo dolcetto.

Girus

PRO CONTRO
  • Spettacolari le sequenze di inseguimento aereo.
  • La trama si sviluppa linearmente e senza intoppi.
  • La qualità dell’animazione ottima
  • Film molto leggero, destinato quasi esclusivamente a un pubblico di giovanissimi
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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