Nuevo Orden, la recensione

Michel Franco, dopo aver conquistato Cannes con Despues de Lucia (vincitore di Un Certain Regard nel 2012) e Chronic (Prix du Scenario nel 2015), sbarca alla Mostra del Cinema di Venezia 2020, in concorso, con una distopia davvero interessante.

Ambientato in Messico, Nuevo Orden è la storia di un’ipotetica insurrezione popolare in cui membri dell’esercito e della classe più povera  sequestrano giovani abbienti per chiedere il riscatto alle rispettive famiglie.

In particolare, Michel Franco decide di narrare la storia di una giovane venticinquenne che viene sequestrata dopo essersene andata dalla sua festa di matrimonio per dare dei soldi a un suo ex dipendente, che ha la moglie malata e necessita di cure. Dal momento che le cure sono necessarie perché la signora è stata evacuata dall’ospedale per fare spazio alle vittime della guerriglia urbana, il punto di vista del regista si colloca subito come oggettivo, e quindi non schierato né con i rivoluzionari, né con l’establishment messicano.

New Order

In un Paese dove il salario minimo è di 300 euro al mese e la vita è così costosa che tanti lavoratori non si presentano in azienda per portare gli zaini carichi di droga al di là del confine statunitense, la soluzione presentata in questo film non appare neanche troppo lontana dalla realtà. Se non siete mai stati in Messico e non avete mai avuto degli amici che vengono da lì, vi basterà aprire un qualsiasi libro di Bolano per capire di che pasta sono fatti i messicani. È gente dal sangue caldo, che crede nell’identità del popolo e che non vuole vedere i propri diritti calpestati da chi ha più potere. È un popolo che ha fatto la Rivoluzione, che è legato a una cultura fondata sulla famiglia, il rispetto, l’affermazione delle proprie libertà.

Questo mi porta a dire che la scelta di ambientazione per un simile scenario distopico non potrebbe essere più realistico e vicino a una realtà possibile.

New Order

Per il resto le musiche sono particolarmente azzeccate in Nuevo Orden, la durata (appena 80’) è essenziale e per questo non ridondante, eccessiva; le luci non uniformi sono capaci di dettare le emozioni di una scena prima che alcuna azione possa avvenire, il montaggio a tratti sincopato ci tiene incollati allo schermo con una tensione quasi da thriller, gli attori sono validi, in particolare la protagonista Naian González Norvind.

Nuevo Orden ha vinto il Leone d’Argento per la regia alla 77ª Mostra del Cinema di Venezia e sarà distribuito da I Wonder Pictures in esclusiva digitale da 15 aprile 2021, sia in streaming sul canale IWONDERFULL su Prime Video Channels che in vendita sulla piattaforma IWONDERFULL.IT .

Roberto Zagarese

PRO CONTRO
  • Sceneggiatura.
  • Regia.
  • Fotografia.
  • Effetti speciali.
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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Nuevo Orden, la recensione, 8.0 out of 10 based on 1 rating

One Response to Nuevo Orden, la recensione

  1. […] di #MichelFranco.” (“Un des films les plus surprenants de la 77ème Mostra de Venise”) ( @Darkside Cinema sur […]

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