Bones and All: l’horror cannibalico di Luca Guadagnino è finalmente disponibile in alta definizione Blu-ray disc

Prima di Queer, bellissimo adattamento dell’omonimo romanzo di William S. Burroughs e attualmente nelle nostre sale, e prima ancora dell’altrettanto riuscito Challengers, storia di un triangolo amoroso a sfondo tennistico e in chiave ultra-pop, il prolifico Luca Guadagnino ci aveva consegnato il sorprendente Bones and All. Un film arrivato in un momento molto delicato della sua carriera, ovvero subito dopo aver diviso fortemente il pubblico con l’audace remake di Suspiria, dunque un rilancio nel cinema horror ma con una storia completamente differente sia per toni che schema narrativo. Perché Bones and All ambisce ad essere un ricercato e delicato coming of age dalle sfumature romantiche ma, al tempo stesso, anche un duro e crudo horror che riflette sull’atropofagia. Interpretato dai giovani Timothée Chalamet e Taylor Russell, oltre che dal bravissimo e terrorizzante Mark Rylance, Bones and All è uscito nelle nostre sale nell’ormai lontano novembre 2022. Dopo ben più di due anni dal suo rilascio, questo bellissimo teen-horror cannibalico firmato da Luca Guadagnino approda finalmente in alta definizione Blu-ray disc grazie ai canali di CG Entertainment.

Di cosa parla Bones and All.

Metà anni ‘80 in America, nello Stato del Virginia. La giovanissima Maren (Taylor Russell), ormai adolescente, conduce insieme a suo padre una vita piuttosto nomade. Da quando è piccola infatti, a causa di una malattia non ben specificata, padre e figlia sono costretti ad attraversare gli Stati Uniti cambiano spesso Paese. Una mattina come tante, al suo risveglio, Maren scopre che suo padre l’ha abbandonata: è andato via apparentemente senza una ragione, lasciando la ragazza nella triste situazione di dover cavarsela da sola da adesso in poi. Dopo un primo momento di smarrimento, Maren si darà da fare per sopravvivere e adesso il suo obiettivo principale è quello di mettersi alla ricerca della madre che non ha mai conosciuto. Intraprende così un lunghissimo viaggio attraverso l’America, dal Maryland al Nebraska, incontrando persone d’ogni tipo che le saranno indispensabili per il raggiungimento della sua méta ma anche per la scoperta del proprio io. Durante questo viaggio on the road, Maren incontra Lee (Timothée Chalamet), un suo coetaneo, un ragazzo tanto tormentato quanto determinato e che sembra l’unico davvero in grado di capire i problemi che si annidano dietro la malattia di cui è affetta la ragazza.

Un giudizio critico.

In barba a tutti quelli che ancora lo deridono per essere stato il regista di Melissa P. (una marchetta d’inizio carriera che mai fu più indelebile), Luca Guadagnino è uno dei pochi registi italiani – per quanto i suoi film abbiano ormai un respiro assolutamente internazionale – capaci davvero di sorprendere. Film dopo film.

Oltre ad essere un regista indubbiamente maturo e con le idee davvero chiare su cosa mettere in scena e come, Luca Guadagnino ha l’enorme merito di essere oggi uno dei pochissimi registi italiani ad aver compreso l’originale importanza del mestiere del regista. In un’epoca come quella che stiamo vivendo, inequivocabilmente schiacciata dalla figura ingombrante del regista/autore, Guadagnino sceglie di non scrivere i propri film bensì affidarsi a sceneggiature altrui. E che ci sarà mai di strano, potreste domandarvi? Nulla, sono in tanti a farlo (soprattutto fuori dall’Italia), ma ciò che contraddistingue il cinema del regista di Chiamami col tuo nome è la capacità di riuscire “a fare sue” storie così tanto differenti l’una dall’altra, scritte di volta in volta da sceneggiatori differenti, dimostrando che si può essere autori anche quando non si scrive il proprio film, grazie ad una visione registica molto lucida che riesce a trasformare pezzi diversi di un puzzle in parti di un unico discorso assolutamente coerente.

Luca Guadagnino, pertanto, riesce a parlarci di delicate storie d’amore che nascono fuori dall’ordinario (Chiamami col tuo nome) e subito dopo adattare alla sua poetica uno degli horror più famosi e apprezzati del nostro cinema (Suspiria); riesce a fare un film di cannibali che utilizza l’abito del coming of age (Bones and All, appunto) e subito dopo si presenta al mondo con un film ultra-pop sul tennis che parla di seduzione, amicizie virili e manipolazioni emotive (Challengers); per poi stupire ancora una volta tutti con un film sobrio, fortemente autoriale, che riesce ad adattare l’infilmabile romanzo di Burroughs attraverso uno sguardo registico che si rifà all’arte pittorica di Edward Hooper (Queer).

Film diversi, con approcci registici che cambiano in modo drastico – giustamente – in base alla storia che si sta affrontando, eppure l’impronta di Luca Guadagnino riesce ad essere sempre così presente. Ogni suo film, per quanto diverso dal precedente, riesce ad essere comunque collegato da un filo invisibile a ciò che lo ha preceduto e a ciò che lo seguirà. Come se tutto, appunto, fosse parte di un unico grande discorso che contempla argomenti differenti.

Con Bones and All, seconda incursione del regista nel genere horror, Guadagnino non si sottrae a questa regola perchè da una parte recupera quelle atmosfere giovanili tormentate, così nostalgiche e malinconiche, che hanno garantito il successo di Chiamami col tuo nome ma anche della serie prodotta dall’HBO We Are Who We Are, ma dall’altra si tiene stretto quel gusto per il macabro e per la violenza estrema che ha condotto verso massicci dibattiti al momento dell’uscita di Suspiria.

Bones and All è un teen-horror che fa suo il linguaggio del coming of age ma che si adagia anche sulla struttura narrativa del film on the road, un horror davvero atipico che riesce a giocare in modo singolare con un registro emotivo assolutamente ampio e variegato: c’è tanta malinconia ma anche la giusta dose di romanticismo, c’è tutta la grinta giovanile ma anche un paio di scene davvero memorabili che sanno giocare con la paura e con il disgusto (tutti i momenti in cui è in scena Sully, il personaggio interpretato da Mark Rylance e che sembra uscito direttamente da un racconto di Stephen King). 

Insomma, Bones and All è l’ennesimo colpo mandato a segno da un regista che – senza se e senza ma – si pone tra i nomi più interessanti e stimolanti dell’attuale cinema italiano. Per quanto abbia già un giusto seguito, considerata poi la sua incredibile e prolifica attività, siamo sicuri che Guadagnino è uno di quei registi destinati – in futuro – ad andare incontro ad una notevole rivalutazione collettiva. Anche da parte di molti di quelli che oggi lo criticano o denigrano. 

L’edizione Blu-ray di Bones and All.

Iniziavamo a perderci le speranze ma alla fine, per fortuna, ce l’abbiamo fatta! Si, perché l’edizione home video di Bones and All era stata annunciata da Vision Distribution e CG Entertainment già all’indomani dell’uscita del film nelle sale. Ma poi, all’improvviso, il film è sparito da ogni radar, restando esclusiva delle piattaforme on demand. Dunque non ci credevamo più ma fortunatamente CG Entertainment ha mantenuto la sua promessa e nelle scorse settimane ha finalmente editato su supporto fisico questa perla firmata da Luca Guadagnino, rendendolo disponibile all’acquisto sia in edizione ad alta definizione Blu-ray che su supporto standard DVD.

Noi vi parliamo dell’edizione ad alta definizione Blu-ray disc. Il supporto messo in commercio da CG Entertainment soddisfa ampiamente le aspettative, rendendo così giustizia ad un film che non solo eccelle sotto il profilo artistico ma che ha saputo farsi notare in lidi importanti come quello della 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dove il film ha vinto il Premio Marcello Mastroianni per l’interpretazione di Taylor Russell e il Leone d’argento alla regia di Luca Guadagnino. 

Tecnicamente il supporto Blu-ray di Bones and All lavora molto bene, sfruttando a pieno le potenzialità dell’alta definizione. Dunque il quadro video si rifugia in un’immagine molto nitida, sempre attenta alla saturazione colore così come ai contrasti, in modo tale da rispettare la bellissima e morbida fotografia (in pellicola!) del direttore della fotografia bielorusso Arsenij Chačaturan. Anche il reparto sonoro è di estrema qualità grazie ad un appagante DTS-HD Master Audio 5.1 e Dolby Digital 2.0 sia per la versione doppiata in italiano che per quella originale.

I contenuti extra sono abbastanza numerosi seppur magri a livello di minutaggio. Ciò significa che, fatta eccezione di un backstage di 16 minuti che mostra tantissimi sguardi rubati durante la lavorazione del film, l’offerta si traduce in tante brevi pillole promozionali (tutte più o meno della durata di 2 minuti l’una) che approfondiscono alcuni aspetti del film attraverso interviste al cast tecnico e artistico del film: Luca Guadagnino, Maren, Lee, Dentro Bones and All, L’amore degli emarginati, Il sound dell’America.

Giuliano Giacomelli

BONES AND ALL di Luca Guadagnino

Label: CG Entertainment

Formato: Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Video: 16:9 – 1.85:1 – HD1080 24p

Audio: Italiano e Originale DTS-HD Master Audio 5.1, Italiano e Originale Dolby Digital 2.0

Sottotitoli: Italiano e per non udenti

Extra: Backstage, Luca Guadagnino, Maren, Lee, Dentro Bones and All, L’amore degli emarginati, Il sound dell’America

Puoi acquistare il Blu-ray di Bones and All cliccando su questo link.

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