Dellamorte Dellamore: torna al cinema a ottobre per il suo 30° anniversario il cult di Michele Soavi

In occasione del suo 30° anniversario, Dellamorte Dellamore torna in sala dal 14 ottobre in versione restaurata. Il film cult di Michele Soavi, tratto dal romanzo di Tiziano Sclavi, con Rupert Everett e Anna Falchi, sarà distribuito al cinema da CG Entertainment in collaborazione con Cat People, grazie a R&C Produzioni.

Francesco Dellamorte (Rupert Everett) lavora come custode nel cimitero di Buffalora, fiancheggiato dal fido e muto Gnaghi (François Hadji-Lazaro). Per oscure ragioni, i morti sepolti in quel luogo risorgono animati da istinti omicidi e per annientarli occorre spaccare loro la testa. Per Francesco, uccidere gli zombi è solo un atto di routine; finché un giorno, tra le lapidi, gli capita di incontrare una bellissima vedova (Anna Falchi). Sarà l’inizio di una vorticosa discesa nel dolore e nella follia, tra morti viventi e vivi morenti…

Diretto da Michele Soavi, che nel mondo dell’horror si era già contraddistinto per due grandi film come Deliria (1987) e La Chiesa (1989), Dellamorte Dellamore è un film che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama del cinema di genere italiano. La sceneggiatura è di Gianni Romoli ed è tratta dall’omonimo romanzo di culto di Tiziano Sclavi, creatore del fumetto Dylan Dog, con il quale Francesco Dellamorte ha molto in comune, a cominciare dal volto di Rupert Everett.

Il film, uscito nel 1994, ha saputo fondere sapientemente elementi horror, di commedia nera e romanticismo gotico; il contributo di Soavi è stato in questo senso cruciale nel creare un’atmosfera unica, capace di alternare momenti di tensione a situazioni surreali e grottesche. La colonna sonora di Manuel De Sica, con le sue composizioni evocative, ha ulteriormente arricchito l’atmosfera del film, contribuendo a immergere lo spettatore nel mondo oscuro e bizzarro di Francesco Dellamorte. Gli effetti speciali di Sergio Stivaletti, maestro del make-up e degli effetti visivi, hanno giocato un ruolo fondamentale nel dare vita ai “ritornanti”, i morti viventi che popolano il cimitero di Buffalora. Le scenografie sono firmate da un altro grande maestro italiano, Antonello Geleng, che per il film ha ricevuto il David di Donatello e il premio Ciak D’oro. Tutto questo ha contribuito alla creazione di scene che sono rimaste impresse nella memoria degli spettatori.

Martin Scorsese ha definito Dellamorte Dellamore una delle migliori produzioni italiane dell’epoca e ancora oggi, a 30 anni dalla sua uscita, il film di Soavi è considerato un cult sia in Italia che all’estero: la miscela di generi e la regia visionaria lo rendono un’opera unica, apprezzata da appassionati e critici. Il film continua a essere oggetto di studio e di culto, dimostrando come le sue tematiche e il suo stile siano rimasti rilevanti e affascinanti nel tempo.

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