Modì – Tre giorni sulle ali della follia, la recensione del film diretto da Johnny Depp

Parigi, 1916, durante la Prima Guerra Mondiale.

Amedeo Modigliani è in piena crisi artistica e personale, vorrebbe distruggere tutto e ricominciare daccapo, poiché è l’unico a credere nella sua arte.

I suoi amici, colleghi di sempre, e compagni di avventura, Maurice Utrillo, Chaim Soutine e la sua amante Beatrice Hastings cercano di dissuaderlo, e finalmente dal mercante d’arte Leopold Zborowski, Modigliani riceve una bellissima notizia: il famoso collezionista Maurice Gangnat potrebbe cambiare la sua vita, poiché reputa i suoi bozzetti “interessanti”.

Sono le 72 ore della vita del grande pittore e scultore italiano che passiamo insieme a lui in Modì – Tre giorni sulle ali della follia, secondo film da regista di Johnny Depp, dopo l’esordio con The Brave di ben 27 anni fa.

Tratto dalla pièce teatrale di Dennis McIntyre, Modì non è un vero e proprio biopic, né pretende di fare un racconto veritiero del personaggio e della vita di Amedeo Modigliani, interpretato questa volta da Riccardo Scamarcio.

Ci troviamo, infatti, ad assistere a tre giorni caotici e assurdi della vita dell’artista, dove si passa velocemente dalla realtà al sogno, da momenti di delirio a momenti di lucidità, di tensione, di divertimento, d’amore.

Non è nemmeno un film sull’arte vera e propria, ma sulla voglia di capire a tuttotondo un artista e sul giudizio a cui è sottoposto insieme alle sue opere, dalla spietatezza del mercato, e riflette sul fatto che il talento, molte volte, non basta.

Quasi una denuncia sferzante contro la critica, che Johnny Depp stesso ha voluto fare, rispecchiandosi in Modigliani, e aggiungendo alla storia dei rimandi alla sua vita e alla sua stessa carriera, spesso ostacolata dai dettami di Hollywood.

Il risultato, però, è una goffa e retorica, e ormai molto vecchia, figura dell’artista maledetto, che di questi tempi si veste di vittimismo spicciolo.

Nell’insieme, Modì non riesce pienamente nel suo intento, a causa di una scrittura molto approssimativa e piena di cliché, soprattutto dei personaggi che non riescono a far trasparire i conflitti interiori e le intenzioni che si nascondono dietro ogni loro azione.

La regia è ambiziosa, ma pasticciata e a tratti grossolana. Non convincono le sequenze in bianco e nero e gli intertitoli che richiamano il cinema muto e la slapstick comedy che, a parte per la prima volta in cui compaiono nella narrazione, poi risultano ripetitive e non in linea con il resto del racconto.

La fotografia di Nicola Pecorini e Dariusz Wolski, poi, richiama forse la tavolozza di colori che spesso utilizzava Modigliani nei suoi smunti dipinti, ma risulta sgradevole e poco attenta.

È, invece, la soundtrack che riprende molti successi della musica rock che riesce a dare un po’ di personalità al film, giustificando e sottolineando la sensazione di sporco e gretto che permea tutta la messa in scena.

Nota di merito: la scena in cui compare Al Pacino, che risulta una vera e propria lezione di recitazione (non a caso, anche Scamarcio riesce ad essere più convincente). Con pochi gesti, sguardi e maestria, riesce in pochissimi minuti a restituire l’immagine del suo personaggio e a dare senso a tutto il film.

Nel film, insieme a Riccardo Scamarcio e Al Pacino, troviamo anche Antonia Desplat, Bruno Gouery, Ryan McParland e Luisa Ranieri.

E dopo l’anteprima ufficiale al Festival di San Sebastian e aver chiuso la Festa del Cinema di Roma, Modì – Tre giorni sulle ali della follia arriva al cinema dal 21 novembre 2024 distribuito da BeWater Film.

Rita Guitto

PRO CONTRO
  • La breve scena con Al Pacino, una vera e propria lezione di recitazione.
  • Una regia a dir poco disordinata.
  • Una recitazione degna dello spettacolo di fine anno di prima media.
  • Il messaggio retorico e stantio dell’artista maledetto.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: +1 (da 1 voto)
Modì - Tre giorni sulle ali della follia, la recensione del film diretto da Johnny Depp, 4.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.