Nosferatu: l’ultimo divisivo film di Robert Eggers arriva finalmente in home video ma in un’edizione che lascia parecchio l’amaro in bocca

Pochi giorni dopo l’uscita nelle sale del Nosferatu di Robert Eggers (avvenuta il 25 dicembre 2024 negli Stati Uniti e il 1 gennaio 2025 qui in Italia) si è cominciato a vociferare circa l’esistenza di una versione estesa del film: una director’s cut dalla durata titanica di circa 3 ore. È stato lo stesso Robert Eggers a darne notizia, affermando anche da lì a breve che la versione estesa del film sarebbe stata resa pubblica con il rilascio di Nosferatu in home video. Una notizia che è stata accolta immediatamente da tutti con estrema curiosità ed entusiasmo, persino molti detrattori del film si sono trovati nella condizione di sospendere il giudizio ipotizzando che la long version potesse mettere un pochino d’ordine a quella sceneggiatura un po’ confusa e ostacolata anche da un montaggio abbastanza disorganico nel ritmo.

Ora Nosferatu di Robert Eggers è finalmente arrivato in home video grazie a Universal Pictures e ai canali distributivi di Plaion Pictures Italia, nell’edizione Extended Cut che tutti stavano aspettando. Ma occhio! Non è la versione estesa di 3 ore di cui parlava Eggers bensì una versione che contempla solamente 4 minuti in più rispetto a ciò che abbiamo visto al cinema. E, come se non bastasse, la versione estesa di Nosferatu può essere vista solamente in lingua originale e senza sottotitoli. Una decisione – non inserire i sottotitoli in italiano – che è stata estesa anche a tutti i contenuti extra del film. Possiamo affermare che questa di Nosferatu non è esattamente l’edizione che ci eravamo immaginati.

Di cosa parla il film. 

Siamo a Wisborg, Germania, nel 1838. L’agente immobiliare Thomas Hutter (Nicholas Hoult), novello sposo dell’affascinante Ellen (Lily-Rose Depp), viene inviato dall’agenzia del Sig. Knock in una remota zona sui Carpazi per concludere un affare con il Conte Orlok (Bill Skarsgård), che ha acquistato una fatiscente palazzina proprio a Wisborg. Il viaggio di Thomas non è privo di difficoltà che si concretizzano tanto nell’impervio tragitto che dovrà condurlo al castello del Conte quanto all’ammonimento che gli viene dato dalla gente del posto sulla natura sinistra del suo cliente. E infatti, Orlok si presenta a Thomas con un fare autoritario e sgradevole, celando alla vista il suo aspetto intuibilmente deforme. Ma il soggiorno di Thomas nel castello di Orlok si tramuta presto in una vera e propria prigionia finché il Conte si dirige a Wisborg attirato più dalla presenza di Ellen che dall’affare immobiliare appena siglato, anche se le due ragioni appaiono da subito strettamente collegate.

Un giudizio critico.

Tra i nomi più rappresentativi e autoriali dell’horror contemporaneo, nello specifico della corrente horror arthouse che qualcuno definisce con il termine pregiudizievole elevated horror, Robert Eggers divide pubblico e critica fin dal suo folgorante esordio nel 2015 con il bellissimo The Witch. Rappresentante di un neo-espressionismo antropologico, esteta incallito ed esploratore di un Male subdolo e perverso, Eggers è riuscito a creare uno stile molto personale che si lega tanto a temi quanto a una precisa visione estetica del cinema, tanto appezzata da molti quanto bistrattata da chi lo taccia di presunzione, freddezza e ripetitività. Nosferatu non fa eccezione alla regola e segna un ulteriore step nella coerente visione del cinema che Eggers sta esplorando: cura estetica maniacale, tempi dilatati, descrizione di un male primordiale e inesorabile, rielaborazione del cinema del passato attraverso i dettami della contemporaneità.

Fin dal prologo, Robert Eggers dichiara la volontà di non realizzare un remake ma una rilettura del tutto personale del film di Murnau, nonché una cosa completamente differente dal romanzo di Stoker. L’incipit, ambientato alcuni anni prima, ci presenta una Ellen adolescente non ancora legata dal vincolo di matrimonio con Thomas, preda dei primi istinti sessuali, ammaliata da un’entità che capiamo essere proprio un Nosferatu invisibile ma selvaggio e passionale.

Per la prima volta nel processo narrativo di Nosferatu viene introdotto l’erotismo esplicito descrivendo il vampiro come un predatore sessuale ma, allo stesso tempo, negando qualsiasi implicazione romantica, come invece raccontato in molte trasposizioni di Dracula. È la stessa lussuriosa scoperta della sessualità di Ellen a risvegliare l’entità demoniaca che possiede il Conte Orlok, facendo della ragazza il vero deus ex machina di tutta la vicenda, causa ed effetto della diffusione del Male.

Come detto in apertura, l’aspetto estetico di questo film è davvero impressionante e a lasciare indelebilmente il segno è la stupenda fotografia di Jarin Blaschke, già coinvolto da Eggers su tutti i suoi film precedenti, qui alle prese con tonalità tenui, funeree, luce naturale o di candela e un utilizzo delle ombre che richiama Murnau senza mai volerlo emulare. Potenti anche le musiche di Robin Carolan e tutto quello che concerne la ricostruzione storica, dalle scenografie ai costumi, felicemente contenuta e perfettamente asservita alla causa.

L’edizione Blu-ray disc di Nosferatu.

Che pasticcio questa edizione home video di Nosferatu!

Qualcuno l’ha attesa con una certa smania, altri con estrema curiosità, fatto sta che l’uscita home video di quest’ultima opera di Robert Eggers è riuscita a lasciare tutti con l’amaro in bocca a causa di una serie di scelte da parte di Universal che potremmo definire tranquillamente pessime e anti-producenti. 

Iniziamo con il dire che Nosferatu di Robert Eggers arriva in home video per mano della Universal e attraverso i canali distributivi di Plaion Pictures Italia sia in edizione semplice ad alta definizione Blu-ray, sia in edizione Steelbook che comprende il 4K UHD + Blu-ray (edizione andata fuori catalogo in men che non si dica, praticamente in contemporanea al suo rilascio sul mercato e qui bisognerebbe riflettere sulla tiratura di certe edizioni per evitre che il mercato finisce nelle mani dei resellers / bagarini) che in edizione standard DVD. In tutti e tre i casi, il film viene presentato sia nell’edizione cinematografica che nella Extended Cut.

Come si accennava in apertura, però, questa Extended Cut di Nosferatu non è la versione da 3 ore che ci era stata decantata al momento dell’uscita in sala del film, bensì una versione estesa che annovera solamente 4 minuti in più rispetto all’edizione vista in sala.  Sorvolando su questo fattore “sorpresa”, tuttavia, ciò che lascia di sasso è la sciatteria con cui Universal ha pensato di liquidare questo titolo, dimostrando così una pochissima attenzione al supporto fisico che lascia basiti. L’Extended Cut di Nosferatu, infatti, è visionabile solamente in lingua originale e senza sottotitoli in italiano e per vederla bisogna necessariamente caricare il menù in inglese all’avvio del disco. In altre parole, questa edizione Extended, di fatto, è come se appartenesse a un’edizione import non adattata al mercato italiano! 

Ma non finisce qui, perché lo stesso identico discorso è anche applicabile ai contenuti speciali. Pure questi, infatti, sono visionabili solamente in lingua originale e senza sottotitoli in italiano e anche loro accessibili solo dal menù in inglese. Dunque, per tutti coloro che non hanno una perfetta padronanza della lingua inglese, anche i contenuti speciali è come se non ci fossero. Tra questi, tuttavia, segnaliamo comunque la presenza di tre scene eliminate dal cut finale, un corposo making-of corredato da interviste al cast tecnico ed artistico (Nosferatu: A Modern Masterpiece, 40 minuti) e il commento audio al film del regista e sceneggiatore Robert Eggers. Tutto, appunto, rigorosamente in lingua originale e senza sottotitoli.

Tecnicamente, invece, non c’è nulla di particolare da poter rimproverare al prodotto: il quadro video del blu-ray restituisce un’immagine molto nitida e attenta al dettaglio, ben calibrata nei contrasti e nella saturazione colore, così come il suono soddisfa sia nella versione originale in Dolby Atmos che in quella adattata al mercato italiano e restituita in uno squillante Dolby Digital Plus 7.1. 

Ma il buon comparto tecnico del supporto non basta a farci digerire un’edizione home video che suona quasi come una truffa.

Giuliano Giacomelli

NOSFERATU di Robert Eggers

Label: Universal, Plaion Pictures

Formato: Blu-ray (disponibile anche in Steelbook 4K UHD + Blu-ray, DVD)

Video: 1080p Alta Definizione / 1.66:1 Side Matted

Audio: Inglese Dolby Atmos / Spagnolo, Francese, Italiano Dolby Digital Plus 7.1

Sottotitoli: Inglese n/u, Spagnolo, Olandese, Francese, Italiano

Extra: Deleted Scenes, Nosferatu: A Modern Masterpiece, Feature Commentary with writer/director Robert Eggers

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