Sconfort Zone: quando Marcello Macchia diventa un personaggio di Maccio Capatonda

Maccio Capatonda è uno dei più grandi talenti comici contemporanei italiani. E potrei chiudere qui la parte critica di questo articolo, anche perché la serie in 6 episodi Sconfort Zone conferma questa certezza e rafforza il fatto che Marcello Macchia, vero nome di Maccio, sia un talento a 360° e non solo nell’ambito della risata.

Quella che è stata presentata come una “serie seria”, ma seria non lo è affatto, rappresenta l’occasione per Marcello/Maccio di fare un giretto nel suo “Io” interiore e confrontarsi con le sue insicurezze. Insicurezze come uomo, comico, personaggio e autore. Perché, esattamente come ha fatto (e sta facendo) Carlo Verdone con la serie Vita da Carlo – curiosamente Maccio interpreta un se stesso molto sopra le righe nella terza stagione! – anche Maccio Capatonda è Marcello Macchia in Sconfort Zone partendo da un medesimo assunto: la mancanza d’ispirazione per la realizzazione di una nuova opera.

Siamo, quindi, nei territori dell’opera “meta”, in questo caso meta-televisiva, anzi meta-seriale, visto che Marcello è chiamato proprio a realizzare una serie di cui non ha la più pallida idea di dove metter mano. Da qui l’idea di consultare uno psicologo/guru, il dottor Broggadocio, che vuole intraprendere con Marcello una terapia d’urto cercando di farlo uscire sempre più violentemente dalle sue zone di confort. E così, in ogni episodio, Marcello sarà chiamato a portare a termine delle prove: come prima cosa dovrà farsi ricoverare in una clinica privata come se fosse un malato di cancro all’ultimo stadio, così da tornare vivere con entusiasmo anche le cose più banali. Ma a questa prima prova, durante la quale conoscerà l’infermiere Valerio, poi suo fido collaboratore, ne seguiranno altre sempre più estreme in cui gli sarà chiesto di tradire la sua fidanzata, fare a botte, dare via tutti i suoi averi e perfino uccidere qualcuno.

Attraverso una struttura narrativa orizzontale che facilità la divisione episodica, Sconfort Zone mostra fin da subito un ritmo altissimo che spinge al binge watching (e, infatti, andando contro la sua logica di distribuzione settimanale, Prime Video ha diffuso tutti gli episodi insieme) e soprattutto mette lo spettatore in una “confort zone”, a dispetto del titolo. C’è tutta la poetica surreale di Maccio Capatonda in questa serie, anche se fin dalle premesse vuole prendere le distanze da quei personaggi che l’hanno reso iconico e intrufolarsi nell’intimo della sua vita. Come dice lo stesso protagonista, in Sconfort Zone c’è il 52% di Marcello e il 48% di Maccio e questo si fa apprezzare perché troviamo una sincerità nel racconto, condita da comicità surreale e demenziale, che fino ad oggi non avevamo incontrato nelle opere del comico chietino. Quindi ci sono episodi reali dell’infanzia di Marcello, stralci della sua vita vera oggi, compresa quella mancanza d’ispirazione che lo stesso comico ha rivelato averlo colto in questi ultimi tempi, proprio a ridosso del contratto con Prime Video. Così, proprio quel buco nero di idee è diventato l’idea stessa per la serie, fino al suo paradossale finale, che si avvicina molto a quanto fatto da Maccio Capatonda nei suoi primi due film.

Si ride, tanto, ma ci sono anche momenti malinconia e qualche punta di introspezione che ci suggeriscono una palese voglia di voltar pagina in confronto ai vari Madre Maronno, Piero Peluria e Mariottide.

E in Sconfort Zone Maccio si circonda di un bel cast di supporto che conta Francesca Inaudi, Camilla Filippi, Giorgio Montanini, Luca Confortini ma, soprattutto, Valerio Desirò, un talento comico davvero notevole, co-autore del soggetto e comunque volto già noto a chi segue le “gesta” di Maccio. In un cammeo ricorrente troviamo anche il terzetto Gianluca Fru, Edoardo Ferrario e Valerio Lundini nei ruoli degli amici e confidenti di Marcello, piccoli momenti di autentica e irresistibile comicità non-sense.

La regia degli episodi è firmata dallo stesso Maccio Capatonda e da Alessio Dogana, già co-regista del precedente film di Prime Video con Maccio Capatonda Il migliore dei mondi.

Sconfort Zone è disponibile su Prime Video dal 20 marzo con tutti e sei gli episodi.

Abbiamo avuto modo di assistere alla conferenza stampa romana di Sconfort Zone e qui di seguito vi lasciamo il video integrale, diviso in due parti, dell’incontro con Maccio Capatonda e Alessio Dogana.

Roberto Giacomelli

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