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The Deep Dark: discesa nell’abisso, la recensione

Il più grande sogno che l’uomo coltiva fin dall’inizio della storia è senza dubbio quello di volare, di riuscire cioè a guardare il mondo dall’alto e di toccare il tanto agognato cielo con un dito. Suggestione, questa, che ha dato vita numerosi miti e leggende, tra cui la figura mitologica di Icaro il cui peccato di Hybris lo conduce a passare in un nano secondo dal sogno all’incubo, ovvero dal volo alla caduta rovinosa. Il confine tra sogno e incubo, quindi, appare sempre molto labile e in questa terra di conflitto non poteva non infilarsi il genere horror, sempre molto attento ad infestare e tratteggiare i lati oscuri e nefasti dell’essere umano.
Assistiamo così a numerosi film che raccontano le vicissitudini di personaggi che, per una beffarda legge del contrappasso, si addentrano in caverne, sotterranei e viottoli che conducono fino al centro della terra, l’autentico cuore pulsante del pianeta e spesso foriero di pericoli e trappole mortali. Come non ricordare, ad esempio, il bellissimo The Descent di Neil Marshall nel quale un gruppo di esploratrici fronteggiano mostruose creature che popolano le profondità di un’oscura caverna?
Arrivano in blu-ray per Midnight Factory Meander – Trappola mortale e Benny Loves You

Cunicoli claustrofobici e pieni di trappole mortali e coccolosi peluche fuori di testa pronti ad uccidere chiunque intralci il cammino, sono questi i protagonisti dell’ultimissima offerta a marchio Midnight Factory che porta in home video, nella consueta formula sazia-collezionisti Limited Edition Blu-ray + Booklet, sia Meander – Trappola mortale, interessantissima opera seconda del francese Mathieu Turi (che aveva esordito nel 2017 con il bellissimo zombie-movie Hostile), che Benny Loves You, l’ultra-indipendente opera prima di Karl Holt (occhio che siamo quasi dalle parti dell’amatorialità!) che affonda le mani in una grottesca horror-comedy dedicata al mondo dell’infanzia e dei giocattoli.
TSplusF20. Meander, la recensione

Quando nel 1997 il canadese Vincenzo Natali esordiva con il fanta-horror a basso budget Cube – Il cubo probabilmente non avrebbe mai immaginato di creare un instant-cult capace di dar vita a un nuovo modo di concepire il trap-movie. Eppure, a distanza di quasi 25 anni da quel piccolo film, ci troviamo dinnanzi a opere che palesemente “rubano” dal film di Natali il meccanismo e l’impianto scenico, anche se lo fanno incredibilmente bene, come accade nel francese Meander di Mathieu Turi, presentato in anteprima italiana al Trieste Science + Fiction Festival 2020, dove si è aggiudicato il premio Nocturno Nuove Visioni.