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September 5 – La diretta che cambiò la Storia: in Blu-ray, il film sul Massacro di Monaco di Baviera

La 97ª edizione dei Premi Oscar (la cui cerimonia di premiazione si è svolta il 2 marzo scorso) sarà ricordata senza ombra di dubbio come quella in cui il cinema indipendente ha avuto la sua rivincita su quello mainstream. Ne è un esempio schiacciante il trionfo su tutti del bellissimo Anora di Sean Baker, ma anche le dieci nomination (con ben tre vittorie) ottenute da The Brutalist di Brady Corbet per non parlare dell’esaltante vittoria di Flow – Un mondo da salvare di Gints Zilbalodis, capolavoro d’animazione lettone che è riuscito a sconfiggere i giganti Disney e DreamWorks. Anche se rimasto a mani vuote, tra i piccoli film che sono riusciti ad entrare nella corsa all’Oscar c’è stato anche September 5 – La diretta che cambiò la Storia, un film produttivamente molto piccolo che racconta il Massacro di Monaco di Baviera che si è compiuto durante le Olimpiadi estive del 1972. Il film è da pochissimo disponibile in alta definizione Blu-ray grazie a Paramount Pictures e ai canali distributivi Plaion Pictures.
The Substance: disponibile in blu-ray il body horror Premio Oscar con Demi Moore e Margaret Qualley

Stiamo vivendo un momento storico davvero favorevole per il cinema horror perché possiamo notare una varietà (unita anche a un’indubbia qualità) che forse non si vedeva in giro dal ventennio d’oro 70-80 dello scorso secolo, quando al cinema potevi trovare in cartellone sia prodotti di genere di puro entertainment che altri più ambiziosi, capaci di portare avanti un discorso politico e sociale. E stiamo anche assistendo alla nascita artistica e l’affermazione di giovani autori di talento capaci di condurre un percorso coerente e, probabilmente, di diventare di tendenza per il futuro. In questo felice scenario possiamo scorgere anche la francese Coralie Fargeat che nel 2017 aveva esordito con il feroce rape & revege intitolato, appunto, Revenge e tornata al cinema lo scorso anno con un horror fanta-grottesco che – un po’ a sorpresa – è diventato il film più popolare del 2024.
Presentato allo scorso Festival di Cannes dove il film ha vinto la palma per la miglior sceneggiatura, The Substance si è contraddistinto in tutta la stagione dei premi cinematografici importanti vincendo il Golden Globe per la miglior interpretazione femminile (e a fronte di cinque candidature) e un Premio Oscar per i migliori effetti speciali (a fronte sempre di altre cinque nomination). Insomma, un risultato davvero importante se consideriamo il fatto che stiamo parlando di un’opera seconda, di un body horror e di un film che fa un uso spregiudicato di mostri e splatter a go go. Il film interpretato dalle bellissime e bravissime Demi Moore e Margaret Qualley è adesso disponibile in alta definizione blu-ray disc grazie ad I Wonder Pictures e ai canali distributivi Eagle Pictures.
Oscar 2025: il trionfo del cinema indipendente. Tutti i vincitori e un’analisi ragionata dei premi assegnati

Cinque Oscar su sei nomination. È stata la commedia indie Anora di Sean Baker a trionfare durante la 97ª cerimonia di premiazione degli Academy Awards. A seguire The Brutalist di Brady Corbet, con tre vittorie, mentre solo due statuette all’inizialmente favoritissimo Emila Pérez e due premi anche a Wicked e Dune: Parte 2. Grande sconfitto della serata A Complete Unknown che su otto candidature è rimasto completamente a bocca asciutta.
L’edizione degli Oscar 2025 verrà ricordata come quella che ha premiato il cinema indipendente, che sta continuando ad alimentare imperterrito il circuito delle sale in un’epoca in cui lo strapotere delle piattaforme streaming va a penalizzare l’esperienza cinematografica. È stato Sean Baker, regista di Anora, a sottolineare durante il suo discorso di ringraziamento per il conferimento del premio alla regia, che è il cinema come luogo fisico a dover essere preservato e devono essere prodotti più film pensati per il grande schermo.
A Real Pain, la recensione

Per la seconda prova alla regia di un lungometraggio, l’attore Jesse Eisenberg punta sulla commedia amara on the road: A Real Pain è un film che parla di radici famigliari e di rapporti umani, scegliendo la strada dell’incontro/scontro di caratteri nel classico solco del buddy-movie.
David e Benji Kaplan sono cugini, sono ebrei americani e sono quanto di più distante possa esserci tra di loro. Quadrato, responsabile con la mania del controllo e leggermente ipocondriaco il primo, estroverso, sconsiderato e abituato a vivere alla giornata il secondo, anche se con una buona dose di malinconia negli occhi che nasconde qualcosa. I due organizzano un viaggio in Polonia per visitare i posti dove è nata e cresciuta la loro nonna e si uniscono a un gruppo guidato per ripercorrere i luoghi della memoria dell’Olocausto. Il viaggio sarà, ovviamente, il momento per avvicinare i cugini e metterli faccia a faccia con alcune incomprensioni del passato.
Vermiglio: il nostalgico racconto di Maura Delpero vincitore del Leone d’argento arriva in alta definizione blu-ray disc

Dallo scorso settembre ad oggi, Vermiglio di Maura Delpero è stato uno dei titoli italiani più apprezzati e chiacchierati. Un autentico fulmine a ciel sereno che ha saputo prendere alla sprovvista un po’ tutti; un’opera seconda che è riuscita, per molteplici versi, a mettere in ombra pellicole ben più altisonanti come Parthenope di Paolo Sorrentino o Campo di battaglia di Gianni Amelio. Presentato in anteprima mondiale alla 81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dove il film è stato applaudito, elogiato ed ha vinto il prestigioso Leone d’argento (premio speciale per la regia), Vermiglio è da pochi giorni disponibile in alta definizione blu-ray disc grazie a Lucky Red e ai canali distributivi di Plaion Pictures.
The Apprentice – Alle origini di Trump: in alta definizione Blu-ray il film con Sebastian Stan candidato all’Oscar

The Apprentice è il titolo di un reality show americano che ha esordito nel 2004 ed è arrivato anche in Italia con la partecipazione di Flavio Briatore. All’origine di questo programma televisivo c’è niente meno che l’attuale Presidente degli Stati Uniti d’America Donald J. Trump, co-produttore e ospite fisso con l’obiettivo di formare in un gioco competitivo a eliminazione gli imprenditori di domani. E The Apprentice è anche il titolo del terzo lungometraggio di Ali Abbasi, regista e sceneggiatore danese ma di origini iraniane che ribalta la prospettiva del reality della Trump Productions: nel film è un giovane Donald Trump a fare da “apprendista” nello spietato mondo dell’imprenditoria statunitense. Interpretato da un bravissimo Sebastian Stan che riesce – inaspettatamente – a portare in scena un Donald Trump assolutamente credibile e somigliante, dunque giustissima la fresca candidatura agli Oscar 2025 come miglior attore protagonista, The Apprentice – Alle origini di Trump è da qualche giorno disponibile in alta definizione Blu-ray grazie a BiM Distribuzione e ai canali Eagle Pictures.
The Girl With the Needle, la recensione

Siamo a Copenaghen, sul finire della Grande Guerra. Karoline vive nella miseria, in attesa che qualcuno le comunichi la morte del marito partito al fronte e di cui si sono perse notizie da tempo. La donna, che lavora come sarta in un’azienda che produce divise militari, si lascia sedurre dal suo capo con la speranza di un po’ di benessere, ma rimane incinta e senza lavoro. Inoltre, il marito Peter torna improvvisamente a casa, con il volto sfigurato e coperto da una maschera grottesca. Decisa ad abortire, Karoline incontra fatalmente Natalie e la sua vita, da quel momento, subisce un improvviso cambiamento…
Non è il caso di aggiungere altro della trama di The Girl With the Needle, sorprendente dramma danese presentato al Festival di Cannes 2024 e candidato agli Oscar 2025 come miglior film internazionale, che segna la terza regia dello svedese Magnus von Horn dopo i già notevoli Efterskalv (2015) e Sweat (2020). The Girl With the Needle (Pigen med nålen in originale), riesce abilmente a cambiar pelle nel corso dei 115 minuti di durata passando dal dramma neorealista all’horror toccando perfino la fiaba dark dagli echi dickensiani.
The Brutalist: Brady Corbet e il trauma dell’Artista. La recensione in anteprima

Nella Pennsylvania del secondo dopoguerra, l’architetto ebreo Lázló Tóth (Adrian Brody) cerca di ricostruirsi una vita negli Stati Uniti, affrontando la fame e la povertà, fino all’incontro con l’imprenditore Harrison Lee Van Buren (Guy Pearce) che diventerà il suo mecenate e gli affiderà la progettazione di un’opera sensazionale.
Presentato in concorso all’81ª Mostra del Cinema di Venezia, dove ha vinto il Leone d’argento alla regia, poi candidato a 7 Golden Globes vincendone tre molto importanti (film drammatico, regia, interprete), The Brutalist è firmato dal regista Brady Corbet, già alla seconda apparizione veneziana dopo che nel 2015 il suo The Childhood of a Leader figurava in concorso nella sezione Orizzonti.