Archivio tag: Tohorror 2024
TOHorror 2024. Voidcaller, la recensione
Presentato in concorso alla 24ª edizione del TOHorror Fantastic Film Fest, Voidcaller di Nils Atalo è un incontro tra il thriller nordico e Lovecraft in una chiara ed evidente ispirazione a Il colore venuto dallo spazio. In un remoto paesino della Svezia, Anna si sveglia con un vuoto di memoria e un coltello insanguinato nella borsa, mentre sua sorella è scomparsa. Come lei molti altri nel paese sembrano aver subito questa amnesia, nel cercare di ricostruire le precedenti settimane il segreto si fa sempre più assurdo e sempre più persone iniziano a morire.
TOHorror 2024. Animale, la recensione
Presentato in concorso alla 24ª edizione del TOHorror Fantastic Film Fest e prima ancora come film di chiusura alla Semaine de la critique al Festival di Cannes, Animale di Emma Benestan si svolge in un allevamento di tori in Camargue, nel sud della Francia. Qui Nejma si occupa degli animali e si allena per la corrida, la mattina dopo i festeggiamenti per il suo debutto come torero inizia a percepire strani mutamenti nel suo corpo. Contemporaneamente un toro impazzito inizia ad aggredire e uccidere gli allevatori.
TOHorror 2024. Steppenwolf, la recensione
Presentato in concorso alla 24ª edizione del TOHorror Fantastic Film Fest Steppenwolf di Adilkhan Yerzhanov ci trasporta in un Kazakistan apocalittico desolato e sull’orlo di una crisi totale. In questo sconfinato nulla il piccolo Timka scompare e sua madre Tamara farà di tutto per cercarlo. Ingaggiato un investigatore dalla moralità dubbia, il viaggio dei due alla ricerca del bambino rapito passerà attraverso aride distese colme di violenza.
TOHorror 2024. Infinite Summer, la recensione
Presentato in concorso alla 24ª edizione del TOHorror Fantastic Film Fest, Infinite Summer trasporta lo spettatore in un vicino futuro distopico esplorato attraverso la vita di tre ragazze durante la loro estate. Un’estate che cambierà radicalmente dall’incontro con Dr. Mindfulness che farà provare alle tre ragazze delle cyber-maschere capaci di trasportare le ragazze in una dimensione oscura parallela. In contemporanea, due investigatori dell’Interpol indagano sulla vera identità e le vere intenzione di Dr. Mindfulness in una spirale di mistero e magia.
TOHorror 2024. Saýara, la recensione
Presentato in concorso alla 24ª edizione del TOHorror Fantastic Film Festival, Saýara segue la disperata missione di vendetta di una ragazza turkmena che vive a Istanbul. La sorella di Saýara viene violentata e uccisa, i suoi aguzzini scarcerati per mancanza di prove. Can Evrenol, già regista di Baskin, inscena un brutale revegne movie che osa e non si risparmia mai cercando attraverso la rabbia e la violenza di Saýara di puntare il dito contro il maschilismo e la violenza sessuale.
TOHorror 2024. Franky Freako, la recensione
Presentato in anteprima italiana nella sezione “Freakshow” della 24ª edizione del TOHorror Fantastic Film Fest, Franky Freako è l’ultima fatica di Steven Kostanski già regista di The Void e Psycho Goreman. Tributo evidente a un certo cinema anni ‘80 e fedele alla linea di creature feature tipo Gremlins, il film vede protagonista Connor un colletto bianco americano dedito al lavoro e alla casa. La sua vita prenderà una svolta quando incomberà su di lui la presenza di Franky Freako un demone che si fa pubblicità sulle hotline notturne. Da lì Connor si vedrà costretto ad affrontare il demone, una realtà interdimensionale e contemporaneamente salvare il proprio matrimonio.
TOHorror 2024. Tummy Monster, la recensione
Presentato in concorso al TOHorror Fantastic Film Fest 2024, il thriller da camera targato UK di Ciaran Lyons, Tummy Monster, si svolge interamente all’interno di uno studio tatuaggi. Tales, proprietario dello studio, vedrà la sua precaria vita catapultata quando in piena notte un trapper si presenta nel suo negozio chiedendogli di tatuarlo. Dialoghi non-sense trascinano tutto il film in una discussione che è metafora del confronto generazionale tra Millennials e Gen-Z.
Svolgere l’intera narrazione del proprio film all’interno di un solo luogo non è una scelta così innovativa e anzi il cinema è pieno di lodevoli esempi del genere kammerspiel come L’ultima risata (1924) o The Guilty (2018).Tummy Monster riesce in qualche modo a inserirsi in questo filone del thriller mantenendo un’identità propria e definita. I dialoghi non-sense e l’atmosfera surreale sono la cifra stilistica del lavoro di Ciaran Lyons che firma anche la sceneggiatura assieme a Lorn Macdonald e Orlando Norman.