TOHorror 2024. Animale, la recensione

Presentato in concorso alla 24ª edizione del TOHorror Fantastic Film Fest e prima ancora come film di chiusura alla Semaine de la critique al Festival di Cannes, Animale di Emma Benestan si svolge in un allevamento di tori in Camargue, nel sud della Francia. Qui Nejma si occupa degli animali e si allena per la corrida, la mattina dopo i festeggiamenti per il suo debutto come torero inizia a percepire strani mutamenti nel suo corpo. Contemporaneamente un toro impazzito inizia ad aggredire e uccidere gli allevatori.

Carico di suggestioni e di una tensione pronta a esplodere, il film di Emma Benestan si inserisce perfettamente in quella corrente di cinema horror autoriale che nell’ultimo decennio ha preso sempre più piede. Nel solco di registi come Robert Eggers ed Ari Aster, con il suo Animale la regista francese cerca di tessere un film che parla molto più con le immagini che con i fatti attraverso una ricercatezza che si rivela un’arma a doppio taglio.

Un film la cui ricercatezza risulta infatti la sua qualità e il suo più grande difetto. La regia riesce a regalare una serie di sequenze suggestive e oniriche pregne di emozione e tensione che però non esplodono mai davvero. La scrittura è invece altalenante e questo costante inseguire l’autorialità va a minare il ritmo del film. Il finale, in particolare, giunge dopo un lungo, seppur prevedibile, climax di misteri e dubbi che vengono poi risolti e sistemati in un epilogo sbrigativo e poco solido.

 

Animale è dunque un film che tenta costantemente di creare suggestioni nello spettatore, riuscendo spesso nel proprio intento. Il problema di questo film rimane però la sua struttura basata su una trama estremamente prevedibile, dei personaggi piatti e una costruzione del climax troppo lunga e in parte scontata. I messaggi che Benestan vuole veicolare nel film sono chiari ed è proprio in questi momenti che il film splende davvero; quando la regista punta il dito contro il machismo in maniera sì esplicita ma comunque brillante il suo lavoro si fa chiaro e coeso.

Frettoloso nel chiudersi Animale lascia lo spettatore con l’amaro in bocca, la sensazione è quella di un film iniziato troppo lento e finito troppo in fretta. Terminata la visione è chiaro ed evidente che il lavoro della Benestan, per quanto solido e interessante, rimane sbrigativo e incompleto. Le lacune del film non vanno però a minare quella che nel complesso rimane una piacevole esperienza di visione che soddisfa almeno nei suoi intenti e attraverso le sue suggestioni.

Emanuele Colombo

PRO CONTRO
Sequenze suggestive molto interessanti. Scrittura sbrigativa.

 

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
TOHorror 2024. Animale, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.