Vincent deve morire e La morte è un problema dei vivi: le nuove uscite DVD a marchio I Wonder Pictures

Negli ultimi anni si è imposta sul mercato italiano un’etichetta di distribuzione che, più di tante altre, sembra essere diventata un po’ un sinonimo di qualità: I Wonder Pictures. Interessata ad un cinema che sa ibridare nel miglior modo possibile l’autorialità al genere, i film distribuiti sotto questo marchio raccolgono spesso il meglio dell’attuale produzione europea. Nelle scorse settimane Mustang Entertainment ha editato in DVD (e solo in DVD, purtroppo!) due titoli distribuiti in sala proprio da I Wonder Pictures: il francese Vincent deve morire diretto da Stèphan Castang e l’italo-finlandese La morte è un problema dei vivi di Teemu Nikki.
Basta uno sguardo per innamorarsi, lo certificano perfino ricerche scientifiche, ma far scattare l’odio è altrettanto semplice? Si, se non ancor più semplice, sembra suggerirci il regista Stéphan Castang che in Vincent deve morire ci racconta la grottesca quanto terrificante odissea di un uomo qualunque che diventa la vittima designata dell’incontrollabile furia omicida di… chiunque!
Il mite Vincent lavora in uno studio di grafica a Lione e un giorno, improvvisamente e senza alcuna spiegazione, viene aggredito brutalmente da uno stagista del suo ufficio. L’episodio non rimane isolato e qualche ora dopo un collega lo pugnala con una matita sul dorso della mano. Vincent non capisce la ragione di questa violenza, ma a mano a mano che le ore passano si rende conto che gran parte delle persone che incrociano il suo sguardo vogliono ucciderlo. L’uomo si rifugia nella cascina di famiglia nella campagna francese, cercando di rimanere il più lontano possibile dalle altre persone, ma anche nel tentativo di isolamento, basta un nulla che il suo sguardo incroci quello di un altro essere umano.
Presentato al Festival di Cannes 2023 e candidato agli European Film Awards, ai Premi César, ai Premi Lumière e al Festival Internazionale del cinema fantastico di Sitges, dove ha vinto il premio alla migliore interpretazione maschile, Vincent deve morire è il classico esempio di cinema fieramente di genere che ha le carte in tavola per dar filo da torcere anche alle opere d’autore. La forza dell’esordio di Stéphan Castang alla regia di un lungometraggio sta in un high concept che sa divertire come un horror puro ma si porta dietro anche un background sociologico e introspettivo che si presta a più letture. Perché la bizzarra vicenda di Vincent è il riflesso dell’inspiegabile violenza che quotidianamente è documentata dalle pagine di cronaca dei giornali, quegli scatti d’ira ai danni di donne e uomini e di cui donne e uomini si fanno carnefici.
Presentato in anteprima italiana al Torino Film Festival 2023 e arrivato in sala a fine maggio scorso sotto l’ala protettiva di I Wonder Pictures, Vincent deve morire è disponibile da poche settimane in DVD grazie ai canali distributivi Mustang Entertainment.
Un trattamento abbastanza impietoso, quello che è stato riservato all’opera di Stéphan Castang, perché oltre a vedersi privato dell’alta definizione blu-ray disc (e questa cosa continua ad avere dell’assurdo!) viene restituito al mercato home video in un DVD decisamente basico e quasi completamente privo di contenuti extra. Tra questi, infatti, solamente il trailer del film. Tecnicamente il DVD soddisfa nei limiti di un Digital Versatile Disc: il quadro video è abbastanza nitido e attento al dettaglio visivo entro i limiti del possibile mentre il reparto audio restituisce un ascolto in 5.1 Dolby Digital sia per la versione doppiata in italiano che per quella originale in francese. Era giusto aspettarsi di più, ahinoi!
La morte è un problema dei vivi.
Risto e Arto sono vicini di casa e non potrebbero essere più diversi di così. Ad accomunarli, solo un’esistenza grigia e infelice. Il primo, infatti, è un uomo di mezz’età che vive schiacciato dalla ludopatia, ha un matrimonio al collasso ed è proprietario di un vecchio macchinone con il quale svolge servizio da becchino. Arto, invece, è un pacifico educatore in una scuola per l’infanzia che vede la sua vita cadere a pezzi quando scopre che è nato con l’85% di cervello in meno rispetto a un normale essere umano. Aggrappati alla vita ma senza avere nulla davvero per cui lottare, Risto e Arto decidono di mettersi insieme in affari diventando una strana coppia di becchini al servizio di un’attività clandestina tanto particolare quanto pericolosa.
Che film bizzarro questo La morte è un problema dei vivi!
Diretto da Teemu Nikki, eclettico e prolifico regista, sceneggiatore, autore televisivo e produttore cinematografico finlandese, La morte è un problema dei vivi si presenta come una co-produzione italo-finalndese grazie all’apporto produttivo proprio di Andrea Romeo, ovvero il fondatore della label I Wonder Pictures che già aveva distribuito in Italia alcuni precedenti lavori del regista (Il cieco che non voleva vedere il Titanic, Snot & Splash – Il mistero dei buchi scomparsi).
Con La morte è un problema dei vivi Teemu Nikki dirige una black comedy originale che individua tra i suoi indiscutibili punti di forza la presenza di due protagonisti assolutamente ben scritti (interpretati dai convincenti Pekka Strang e Jari Virmane) e una svolta narrativa – che ci giunge nel secondo tempo – che riesce a dirottare il racconto anche verso una certa drammaticità.
Teemu Nikki dimostra di aver perfettamente il controllo della situazione ed anche il temperamento giusto per poter dirige una black comedy, ovvero un genere sempre molto rischioso poiché difficile da domare. La morte è un problema dei vivi, infatti, riesce ad essere un film molto misurato, capace di dosare a perfezione la commedia amara, un certo gusto per il macabro ma anche un’importante dose di dramma indispensabile a tenere compatto e credibile l’intero racconto.
Presentato alla 18ª Festa del Cinema di Roma (nella sezione competitiva Progressive Cinema) e poi al Biografilm Festival, La morte è un problema dei vivi è approdato nei nostri cinema la scorsa estate sotto il marchio I Wonder Pictures andando però incontro ad un’uscita abbastanza invisibile. Da poche settimane il film è disponibile anche sul nostro mercato home video, edito da Mustang Entertainment che – proprio come nel caso del precedente Vincet deve morire – decide di rilasciare l’opera di Nikki soltanto su supporto DVD.
Accantonata la polemica relativa all’assenza di un supporto ad alta definizione, possiamo dire che quello de La morte è un problema dei vivi si presenta come un Digital Versatile Disc abbastanza curato sotto il profilo tecnico: dunque un quadro video sufficientemente nitido e attento sia nei confronti della saturazione colore che del contrasto visivo unito ad un reparto audio che esibisce, anche in questo caso, uno squillante Dolby Digital 5.1 sia per l’ascolto in italiano che per quello originale in finlandese. Tra gli extra, invece, troviamo il trailer del film è una featurette (di 7 minuti) contenente interviste al regista e ai due attori protagonisti del film.
Giuliano Giacomelli
VINCENT DEVE MORIRE di Stéphan Castang
Label: Mustang Entertainment e Eagle Pictures
Formato: DVD
Video: 16/9 – 2.35:1 Anamorfico
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1 / Francese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano
Extra: Trailer
LA MORTE È UN PROBLEMA DEI VIVI di Teemu Nikki
Label: Mustang Entertainment e Eagle Pictures
Formato: DVD
Video: 16/9 – 2.35:1 Anamorfico
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1 / Finlandese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano
Extra: Trailer, Interviste
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