Molte volte ci troviamo nella posizione di dover tessere le lodi nei confronti dell’operato di CG Entertainment che, con le sue abbondantissime uscite mensili, riesce davvero ad offrire uno spettacolo capace di soddisfare ogni tipologia di palato. Le uscite CG, infatti, grazie alle tantissime sotto-etichette che abbraccia, spaziano di continuo dal cinema italiano a quello internazionale, dal cinema d’autore a quello di carattere maggiormente commerciale. Nelle scorse settimane i listini CG Entertainment si sono arricchiti con due titoli piuttosto sfiziosi, piccoli film d’autore, entrambi prodotti (o co-prodotti) nella fredda Danimarca, che si fanno testimoni di quanto cinema di qualità venga prodotto in Paesi che spesso non siamo soliti accostare alla Settima Arte. Vi parliamo del bizzarro e irresistibile Wild Men – Fuga dalla civiltà e del più riflessivo ed intimo A White, White Day.

Wild Men – Fuga dalla civiltà

Il danese Martin (un convincentissimo Rasmus Bjerg) è un omone di mezza età che, preda di una crisi esistenziale che lo sta portando a fuggire da tutto e tutti, ha deciso di andarsene a vivere nei boschi della Norvegia per condurre un’esistenza pari a quella dei vichinghi. Niente tecnologia con sé, nessuna comodità, l’unico desiderio è quello di abbracciare la natura e vivere in simbiosi con essa. Come si faceva un tempo. Ma ovviamente rinunciare a tutti i comfort e a tutte le abitudini non è una cosa semplice. Durante il suo peregrinare tra i monti, mentre la moglie lo cerca preoccupata, Martin incontra Musa (Zaki), un criminale rimasto ferito durante un incidente stradale e adesso in fuga con tutta la refurtiva. Musa informa Martin che tra i fiordi della Norvegia esiste un’autentica comunità vichinga che ha rifiutato completamente la tecnologia e lui è diretto proprio lì, per ricominciare una nuova vita. Martin decide così di seguire Musa al villaggio vichingo ma, nel frattempo, c’è anche qualcun altro che cerca il bottino che Musa ha con sé.

Ma che bella sorpresa questo Wild Men – Fuga dalla civiltà!

Dopo il semi-sconosciuto The Elite (2015), il giovane regista danese Thomas Daneskov torna dietro la macchina da presa per portare sullo schermo un film davvero bizzarro, un gustoso mix tra dramma e commedia nera, tra cinema del reale e narrazioni squisitamente grottesche.

Wild Men – Fuga dalla civiltà è infatti un film completamente fuori di testa, un riflessivo e moderno dramma esistenziale che parla però di vichinghi, ma anche un crime-movie che si trasforma in una vera e propria caccia all’uomo tra i freddi boschi della Norvegia. Tra lunghi e funzionali momenti riflessivi, scene action pregne di violenza e un po’ di sano humor sparso qua e là (i primi dieci minuti sono irresistibili!), Wild Men è un film che riesce a lasciare il segno guardando, anche in modo piuttosto insistito, sia al cinema di Alex de la Iglesia (Le streghe son tornate, Il giorno della bestia) che a quello di Quentin Dupieux (Doppia Pelle, Mandibules – Due uomini e una mosca).

Assolutamente da vedere.

Distintosi all’interno di prestigiosi festival internazionali come, ad esempio, il Tribeca Film Festival, Wild Men – Fuga dalla civiltà è uscito nelle sale italiane lo scorso ottobre (il film è del 2021) grazie ad Arthouse e I Wonder Pictures. Le due etichette, adesso, portano il film sul mercato home video utilizzando i canali distributivi di CG Entertainment che decide di editarlo su supporto fisico solamente – purtroppo – in formato DVD.

Trattasi comunque di un DVD molto buono in cui le potenzialità del supporto vengono spremute fino all’osso così da ammortizzare, almeno in parte, la frustrazione dettata dall’assenza dell’alta definizione.

Il DVD di Wild Men – Fuga dalla civiltà, dunque, è caratterizzato da un quadro video piuttosto soddisfacente che sfoggia un’immagine abbastanza limpida e contrastata nel modo corretto. Certo, la qualità del dettaglio visivo è quella che è trattandosi di un supporto standard definition. Il reparto audio soddisfa senza riserve e ci offre un buon ascolto in 5.1 Dolby Digital sia per la versione originale che per quello doppiato in italiano. Il reparto extra, purtroppo, appare carente vista e considerata la sola presenza del trailer.

A White, White Day – Segreti nella nebbia

Voltiamo pagina e passiamo al secondo titolo di questo nordico lotto.

Presentato alla Settimana Internazionale della Critica durante la 72ª edizione del Festival di Cannes (dove l’attore Ingvar Sigurdsson ha anche vinto il Rising Star Award), vincitore della 37ª edizione del Torino Film Festival e proposto agli Oscar nel 2020 – come rappresentante dell’Islanda – nella categoria miglior film internazionale, A White, White Day – Segreti nella nebbia è un film assolutamente difficile da digerire.

In una remota cittadina della gelida Islanda vive Ingimundur (Sigurdsson), un anziano capo della polizia adesso in congedo dopo la morte della moglie in un inspiegabile incidente stradale. Quando viene ritrovata una scatola contenente alcuni effetti personali della donna, Ingimundur si convince che questa possa aver avuto una relazione clandestina con un uomo del paese. La ricerca della verità si trasforma per Ingimundur in una vera e propria ossessione che lo condurrà a perdere il contatto con la realtà e a mettere in pericolo sé stesso e i propri cari.

Designato come Film della Critica e venduto come “un’intrigante storia di vendetta”, A White, White Day – Segreti nella nebbia è un film che non riesce a restituire allo spettatore tutto quello che promette sulla carta.

Hlynur Pálmason, regista che quest’anno si è distinto con l’altrettanto acclamato Godland – Nella terra di Dio, confeziona un’opera costantemente indecisa sul tono da seguire e narrativamente davvero estenuante. I minuti passano lenti, lentissimi, la storia sembra non riuscire ad esplodere mai e tutti i personaggi del racconto si chiudono in un ermetismo psicologico che appare solo respingente nei confronti dello spettatore.

Ad affascinare, tuttavia, ci pensa la gelida e nebbiosa scenografia naturale: un paesaggio costantemente divorato dalla nebbia e arido come il racconto stesso. Una bellissima messa in scena al servizio di un film che non decolla mai.

Uscito nelle nostre sale a fine 2021 con Trent Film e passato assolutamente inosservato (ma era un periodo ancora molto difficile per i nostri cinema), A White, White Day – Segreti nella nebbia è da poco disponibile sul mercato home video grazie ai canali di CG Entertainment che, proprio come nel caso precedente, opta per distribuire il film solamente in formato DVD. Inutile evidenziare ancora una volta il disappunto verso questa scelta, dal momento che si tratta di un’opera che – come abbiamo detto – individua l’unica sua vera forza nella messa in scena. Ma purtroppo tant’è.

Il DVD messo sul mercato da CG è abbastanza essenziale sotto tutti i punti di vista. Il quadro video restituisce un’immagine molto standard, in linea con le potenzialità del supporto e senza cercare di strafare in alcun modo, mentre il reparto sonoro risulta soddisfacente grazie ad una doppia traccia Dolby Digital 5.1 / 2.0 sia per la versione originale (islandese) che per quella doppiata in italiano. Sotto il profilo dei contenuti extra, ancora una volta, giusto il minimo sforzo vista la sola presenza del trailer.

Giuliano Giacomelli

WILD MEN – FUGA DALLA CIVILTÀ di Thomas Daneskov

Label: CG Entertainment e Mustang Entertainment

Formato: DVD

Video: 16/9  2.35:1 Anamorfico

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1; Lingua originale Dolby Digital 5.1 con sottotitoli in italiano

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: Trailer

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A WHITE, WHITE DAY – SEGRETI NELLA NEBBIA di Hlynur Pálmason

Label: CG Entertainment

Formato: DVD

Video: 16/9  2.39:1

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1 /2.0; Originale Dolby Digital 5.1 / 2.0

Sottotitoli: Italiano

Extra: Trailer

Puoi acquistare il DVD di A White, White Day – Segreti nella nebbia cliccando su questo link.