Dopo il grande (e decisamente inaspettato) successo di Winnie the Pooh – Sangue e miele (2023), film indipendente che nasceva goliardicamente dalla voglia di dare una lettura horror ai personaggi per l’infanzia creati da A.A. Milne, il regista, sceneggiatore e produttore Rhys Frake-Waterfield ha capito rapidamente di avere tra le mani una gallina dalle uova d’oro. Ma, con uno spirito imprenditoriale invidiabile e tanta fantasia, Franke-Waterfiled e i suoi soci della Jagged Edge Productions hanno deciso di investire sul lungo periodo su un progetto battezzato Twisted Childhood Universe, ma noto molto più direttamente anche come Poohniverse, ovvero una serie di film horror basati su noti personaggi delle favole da far convergere tutti in un unico universo fino a scaturire in un enorme cross-over sul modello dei film sugli Avengers. E così, se Winnie the Pooh – Sangue e miele 2 è solo il primo tassello di questa espansione, arriveranno presto Bambi: The Reckoning, Peter Pan’s Neverland Nightmare, Pinocchio: Unstrung, Winnie the Pooh – Sangue e miele 3 e via fino a Poohniverse – Monsters Ansemble, cross-over che introdurrà anche altri mostri che potrebbero guadagnare dei film stand-alone in futuro.

Ma non corriamo perché questo progetto avrà modo di svilupparsi nell’arco di due anni e per il momento concentriamoci su Winnie the Pooh – Sangue e miele 2 che è appena arrivato in home video grazie all’occhio attento di Plaion Pictures Italia e dell’etichetta dedicata al cinema horror Midnight Factory.

Il massacro del Bosco dei 100 acri: Winnie the Pooh – Sangue e miele 2 fa decisamente sul serio!

Il primo film ci aveva lasciato con una carneficina, compiuta dal serial killer Winnie the Pooh e dal suo aiutante Pimpi, in un cottage immerso nel Bosco dei 100 acri, nei pressi della ridente cittadina inglese di Ashdown. Al massacro era sopravvissuto un traumatizzato Christopher Robin che Winnie the Pooh lo conosceva fin dall’infanzia, anche se non sospettava che potesse diventare un sanguinario psicopatico.

In Winnie the Pooh – Sangue e miele 2, ambientato poco tempo dopo, scopriamo che in molti considerano proprio Christopher il responsabile del massacro del Bosco dei 100 acri, pur non essendoci prove per incriminarlo. Inoltre, dopo l’esperienza traumatica vissuta da Christopher, nella mente del ragazzo è riaffiorato un ricordo che riguarda la scomparsa del fratello maggiore Billy, avvenuta davanti ai suoi occhi quando era solo un bambino. Mentre al cinema sta per uscire un film ispirato proprio al massacro nel Bosco dei 100 acri, alcuni gruppi di cacciatori organizzano spedizioni nel bosco per cercare i fantomatici assassini di cui Christopher ha raccontato. Finché, seccati dalle continue incursioni nel loro territorio, Winnie the Pooh e i suoi amici Pimpi, Uffa e Tigro iniziano a eliminare in maniera cruenta gli intrusi.

Con un budget decuplicato in confronto a quello del primo film (100 mila dollari qui levitati a 1 milione), Rhys Frake-Waterfield torna sui suoi passi dando vita a un sequel che vuole essere allo stesso tempo una reinvenzione del neonato franchise. Come noteremo a pochi minuti dall’inizio, Christopher Robin ora non ha più il volto di Nikolai Leon ma di Scott Chambers e anche Winnie the Pooh e Pimpi hanno un look decisamente differente, molto più “realistico” e marcio. E questo ha perfettamente senso grazie all’espediente del film nel film ispirato agli eventi del primo capitolo. Questa trovata dà modo al team produttivo di abbandonare quell’aspetto un po’ cheap (che aveva il suo fascino) per concentrarsi su un horror trucidissimo e malsano che si preoccupa anche di dare una spiegazione (fanta)scientifica all’esistenza di queste bizzarre creature mostruose.

Un po’ come è accaduto nel franchise di Terrifier, all’ampliamento del budget e alla crescita dell’interesse da parte del pubblico, è coinciso anche un innalzamento dell’asticella delle ambizioni e così Winnie the Pooh – Sangue e miele 2 non è più solo un “semplice” teen-slasher ma trova una sua identità in una struttura narrativa molto più articolata che cerca un’identità all’interno del thriller psicologico. Ma Rhys Frake-Waterfield, che veniva dal trash Demonic Christmas Tree, non è un fine sceneggiatore e l’ampliamento narrativo del film non sempre corrisponde a una bontà di scrittura; anzi, a tratti Winnie the Pooh – Sangue e miele 2 sembra girare a vuoto e di certo non riesce a creare un credibile background drammatico attorno alla vicenda di Christopher Robin e del suo passato famigliare.

Appurato che la scrittura non è il punto forte di questo film, Winnie the Pooh – Sangue e miele 2 ha comunque un grandissimo (e graditissimo) asso nella manica, ovvero il comparto degli effetti speciali pratici e l’abbondanza di violenza che non può che far felici noi splatterofili. Il body-count è altissimo, le uccisioni trucide come non mai e il look dei mostri decisamente raccapricciante, con un ruolo inaspettatamente corposo per il gufo antropomorfo Uffa.

Insomma, se lo si prende per quello che deve essere, Winnie the Pooh – Sangue e miele 2 offre uno spettacolo davvero divertente, realizzato per gli amanti del cinema horror più esagerato con grande cognizione di causa e da veri conoscitori del genere.

Nei titoli di coda è possibile intravedere il look dei mostri che comporranno il Poohverse.

La Steelbook Ultralimited Edition 4K UHD + Blu-ray di Winnie the Pooh – Sangue e miele 2.

Così come accaduto per il primo film, Midnight Factory ha distribuito anche Winnie the Pooh – Sangue e miele 2 in una edizione da collezione ultra limited, una bellissima steelbok combo che comprende il disco 4K Ultra HD, il blu-ray e un booklet informativo.

Avvolto da una comoda fascetta in cartoncino simil slipcover a scorrimento, la steelbook di Winnie the Pooh – Sangue e miele 2 si presenta benissimo grazie a un artwork grafico metallizzato molto accattivante.

Da un punto di vista tecnico, sia il Blu-ray che il 4K si comportano molto bene e, considerando anche la natura semi-underground dell’operazione, si equivalgono abbastanza. Il video del disco Ultra HD ha una maggiore fermezza sui neri nelle scene buie, profondi e ben delineati, con una esaltazione dei rossi nella camicia a scacchi di Winnie the Pooh e nel sangue copiosamente zampillante. Il film si svolge prevalentemente in condizioni di luce scarse, ma ha sempre un’ottima gestione dei contrasti così da mostrare perfettamente chiare tutte le scene.

L’audio è un DTS-HD 5.1 sia per la traccia in italiano che in inglese, poderosa negli effetti sonori e sempre estremamente limpida nel parlato.

Extra davvero abbondanti ma localizzati quasi interamente sul blu-ray. Oltre all’esauriente making of, troviamo una serie di interessanti featurette dedicate alla colonna sonora, al casting e al progetto Poohverse nella sua interessa. Troviamo poi le scene eliminate, le interviste al cast e al protagonista Scott Chambers, un ulteriore dietro le quinte, una galleria fotografica e i trailer (questi presenti anche sul disco 4K).

Winnie the Pooh – Sangue e miele 2 è disponibile anche in versione DVD singolo ma non in semplice blu-ray.

Roberto Giacomelli

WINNIE THE POOH – SANGUE E MIELE 2 di Rhys Frake-Waterfield

Formato: Steelbook 4K UHD + Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Label: Midnight Factory

Video: Blu-ray UHD: 2160p @23.98fps 2.40:1 HDR Dolby Vision • Blu-ray: 1080p @23.98fps 2.40:1

Audio: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio, Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio, Tedesco 5.1 DTS-HD Master Audio

Lingue: Italiano, Inglese, Tedesco

Sottotitoli: Italiano, Tedesco

Extra: Making of • La colonna sonora • Poohniverse • Sul set con TheCritizMan • Scene eliminate • Interviste al cast • Le audizioni del cast • Intervista a Scott Chambers • Dietro le quinte • Trailer inglese • Trailer italiano • Galleria fotografica

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