Wolf Man: in edizione limitata steelbook 4K + Blu-ray l’uomo lupo della Blumhouse

L’uomo invisibile ha già fatto la sua “ricomparsa” nel 2020, quest’anno abbiamo rivisto l’uomo lupo e già ci prepariamo alla Mummia. Blumhouse ha messo le mani sulle property Universal Pictures con delle versioni completamente rivedute e aggiornate dei Mostri Classici che esplorano, con il consueto minimalismo che contraddistingue i prodotti di questa casa di produzione specializzata in horror, le tematiche caratteristiche di questi mostri. Oggi torniamo a parlarvi di Wolf Man, la rilettura in chiave body-horror diretta da Leigh Whannell del classico di George Waggner, e lo facciamo perché Universal Pictures ha portato in home video il film con la collaborazione distributiva di Plaion Pictures Italia.

Lupo ulula, famiglia in pericolo ululì.

Lo scrittore Blake riceve la notizia della morte di suo padre, con il quale non aveva più rapporti da molti anni. In eredità, l’uomo ha ricevuto una fattoria in Oregon dove decide di andare con la moglie Charlotte e la figlioletta Ginger per trascorrere un periodo utile a ritrovare l’ispirazione perduta. Giunto quasi a destinazione, un ostacolo non ben identificato sulla strada porta il furgone di Blake a sbandare: ma non sarà l’incidente a ferirlo, piuttosto una creatura mostruosa che attacca immediatamente la famigliola nei boschi. Rifugiandosi per il rotto della cuffia proprio nella casa paterna, Blake e i suoi famigliari dovranno difendersi dagli attacchi del mostro, ma quel graffio sul braccio dell’uomo lo conduce a una lenta mutazione che potrebbe renderlo una minaccia per la sua stessa famiglia.

Come accaduto per L’uomo invisibile con Elizabeth Moss, anche per Wolf Man Leigh Whannell riprende il titolo del vecchio film – in questo caso L’uomo lupo di George Waggner del 1941 – ma non realizza un remake, come aveva invece fatto Joe Johnston nel 2010. Al contrario, tira fuori dal cilindro una storia nuova di zecca che rielabora con intento moderno e metaforico il mostro per raccontare la società contemporanea.

In Wolf Man 2025 la licantropia non è una maledizione e il soprannaturale è trattato con piglio “realistico”, quasi medico, nonostante una eco di folklore si possa comunque intuire dalla didascalia iniziale che vuole collegare questa “malattia” nota come ‘Volto del Lupo’ alle credenze dei nativi americani. ‘Febbre delle colline’, invece, la chiamano lì in Oregon ed è a tutti gli effetti un virus che si trasmette con il contatto di fluidi corporei portando la mente e il corpo a una lenta trasformazione. La licantropia per Leigh Whannell è psicosomatica, ma ha anche un chiaro effetto esteriore, sul corpo di chi la manifesta. In questo dualismo licantropico, Whannell trova l’ideale incontro tra due classici del cinema degli anni ’80 che chiaramente hanno fornito più che una semplice ispirazione: Shining di Stanley Kubrick e La mosca di David Cronenberg.

Dal film di Kubrick Whannell – che è anche co-autore della sceneggiatura insieme a sua moglie Corbett Tuck – prende tantissimo perché Blake, come Jack, è uno scrittore in crisi che scivola lentamente nella follia diventando un serio pericolo per moglie e figlia. Però in Blake, a differenza di Jack, c’è una consapevolezza di quello che sta accadendo, della situazione che sta degenerando, che fa emergere il suo lato umano. Una componente che cerca inutilmente di opporsi alla “bestia” emergente, che invece sta assumendo il pieno controllo del corpo e, pian piano, della mente.

Da Cronenberg, invece, Whannell coglie l’intuizione più importante del suo film, ovvero una trasformazione lenta e progressiva che mostra allo spettatore ogni fase del repellente mutamento da uomo a lupo. Svolgendosi quasi in tempo reale tutto nel corso di una notte, Wolf Man documenta il processo di mutazione uno step alla volta non mostrandoci mai, di fatto, la trasformazione nel suo stadio finale. Da una parte, questa scelta è molto originale e pone al film un impianto di dissonanza realistica, ma dall’altra non offre allo spettatore un mostro su cui legare i propri ricordi, negando, di fatto l’icona che è l’Uomo Lupo, la “maschera”.

La Steelbook Limited Edition di Wolf Man.

Universal Pictures, grazie al supporto distributivo di Plaion Pictures Italia, porta in home video Wolf Man contando su una varietà di formati: il DVD, il Blu-ray e una bella steelbook in edizione limitata (come recita la fascetta superiore sul fronte della custodia) in combo blu-ray + 4K Ultra HD. Quest’ultima è l’unica edizione, per ora, a contenere il formato 4K.

Parlando del disco 4K Ultra HD, di cui ci occupiamo in questa sede, Wolf Man gode di un eccellente trasferimento HDR10 che consente di fruire al meglio di un’immagine spesso avvolta nel buio. La caratteristica visiva di questo film, infatti, è che spesso le fonti di luce sono scarse e vediamo sagome muoversi sullo schermo, con un’illuminazione flebile che punta tutto sulle tonalità di nero, grigio, blu e verde. Quindi guardate Wolf Man esclusivamente al buio perché c’è il rischio concreto che questa precisa scelta artistica/estetica possa compromettere la visione ottimale. Detto ciò, c’è comunque una buona nitidezza nelle scene più luminose e anche in quelle illuminate meno i contrasti fanno si che ogni cosa sullo schermo sia dettagliata.

Ma il vero fiore all’occhiello del disco 4K di Wolf Man è l’audio, visto che possiamo trovare la traccia in italiano codificata in Dolby Digital Plus 7.1 e quella originale inglese in Dolby Atmos. Quando i licantropi non sono in scena o sono nascosti dal buio, si può comunque sentire la loro presenza attraverso un utilizzo magistrale degli effetti sonori e del loro posizionamento all’interno della scena. A volte il suono del lupo arriva di lato, a volte dall’alto, cosicché i canali seguono realisticamente i movimenti del mostro regalando allo spettatore un’ottima e inquietante atmosfera. Un sound design eccezionale, insomma, molto ben reso da questo disco in Ultra HD.

Per quanto riguarda i contenuti speciali, siamo nella norma con diverse featurette ma tutte di breve durata. Il contenuto più sostanzioso è il commento audio di Leigh Whannell che offre numerose chicche sulla realizzazione del film. Scatenare un nuovo mostro è una featurette di 8 minuti incentrata sulla nuova incarnazione di questo classico, sui temi esplorati e sul lavoro di Leigh Whannell. Progettare l’Uomo Lupo è uno speciale di 9 minuti che esplora il design del personaggio principale e gli effetti di trucco che hanno contribuito a dargli vita. Horror pratico è uno sguardo di 7 minuti sui momenti d’azione nel film che analizza anche quando gli attori sono stati aiutati dalla computer grafica quasi invisibile. Incubi e paesaggi sonori, infine, è uno speciale di 7 minuti che esamina gli effetti sonori del film.

Tutti i contenuti extra sono in inglese senza alcun tipo di sottotitolo; quindi, se non masticate bene la lingua, questi contributi risultano pressoché inutili e dopo Nosferatu è già il secondo prodotto Universal Picture che esaminiamo che presenta questo difetto.

Roberto Giacomelli

WOLF MAN – EDIZIONE LIMITATA STEELBOOK

Label: Universal Pictures feat. Plaion Pictures Italia

Video: 4K UHD: 2160p UHD/HDR10 2.39:1 Widescreen • Blu-ray: 1080i/p Alta Definizione 2.39:1 Widescreen

Audio: 4K UHD: Inglese, Tedesco Dolby Atmos / Spagnolo, Francese, Italiano 7.1 Dolby Digital Plus • Blu-ray: Inglese Dolby Atmos / Francese, Italiano 7.1 Dolby Digital Plus

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Tedesco, Spagnolo, Francese

Extra: Commento al film con il co-sceneggiatore e regista Leigh Whannell • Scatenare un Nuovo Mostro • Progettare l’Uomo Lupo • L’orrore a portata di mano • Incubi e Paesaggi Sonori

Puoi acquistare la steelbook di Wolf Man cliccando direttamente qui.

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