Midnight Factory Channel Box: in un unico cofanetto gli horror The Feast, Spoonful of Sugar e Skinamarink
Operazione singolare per Midnight Factory, che questo mese distribuisce in DVD e Blu-ray un cofanetto chiamato #MidnightFactoryChannelBox (con tanto di hashtag), che racchiude in un pack slipcase tre film che nei mesi scorsi hanno fatto il loro primo esordio italiano proprio sui canali Midnight Factory di Prime Video e Infinity. Tre film che non hanno alcun reale collegamento tra loro ma si sono distinti nei maggiori festival di genere in giro per il mondo. Parliamo di The Feast (2021) di Lee Haven Jones, Spoonful of Sugar (2022) di Mercedes Bryce Morgan e Skinamarink – Il risveglio del male (2022) di Kyle Edward Ball.
The Feast.
Nella campagna gallese, una famiglia benestante che passa le vacanze nella loro estesa proprietà si prepara a una cena insieme a degli amici con i quali c’è anche un rapporto d’affari. Mentre suo marito Gwyn è a caccia e i suoi figli Guto e Gweirydd si dedicano ai loro hobby, Glenda si dà ai preparativi per la serata. Per far si che tutto si svolga per il meglio, la donna ha assunto la timida Cadi, che la aiuterà ad allestire la tavola, preparare il cibo e servirlo. Ma il comportamento di Cadi è quello di chi osserva taciturno mentre escogita un piano…
Presentato in anteprima alla selezione ufficiale del South by Southwest nel 2021, The Feast cerca una ragione d’essere nella lettura metaforica di quel che scorre sullo schermo. Il fin troppo accentuato low-burning narrativo insiste sulla quotidianità di questa famiglia borghese che fa davvero di tutto per farsi odiare dallo spettatore; la stessa protagonista Cadi non è altro che un osservatore, immagine defilata e sempre ai margini di chi si trova dall’altra parte dello schermo e assiste alla vuota supponenza di questi mediocri rappresentati dell’umanità benestante.
Lo stile di Lee Haven Jones è chiaramente di ispirazione scandinava, così come è chiaramente scandinavo lo stile d’arredamento minimale della grande casa in cui si svolge interamente il film. A queste atmosfere algide e questi ritmi dilatati si aggiunge una suggestione tipicamente celtica per il folklore che non trova però un reale approfondimento e il piano di Cadi si rivela, in fin dei conti, facilmente sovrapponibile a un racconto che non ha alcuna natura soprannaturale.
Tra strizzate d’occhio iniziali al Dogtooth di Lanthimos – ma in maniera infinitamente più grezza – e qualche sprazzo di disgusto gore nell’ultimo atto, tutto si riduce a una punizione della Natura verso l’uomo che la violenta con lo sconsiderato movente del Capitale.
Spoonful of Sugar.
La 21enne Millicent viene assunta da Rebecca e Jacob per fare da babysitter a Johnny, il loro bambino che soffre di mutismo e di una serie di gravi allergie. Johnny sembra subito instaurare un ottimo rapporto con Millicent che, a sua volta, appare fisicamente attratta da Jacob. Ma Millicent, che studia gli effetti dell’LSD sulla mente umana e ne fa costante uso, si convince che l’acido lisergico possa aiutare Johnny a superare le sue patologie che considera psicosomatiche e i primi effetti sembrano darle ragione. Ovviamente la scelta della ragazza non può portare a nulla di positivo…
Anche Spoonful of Sugar ha una tempra da festival che vede, in prima linea, la premiere nel 2022 allo statunitense Fantastic Fest e, proprio come The Feast, anche in questo caso abbiamo una costruzione da thriller da camera a carburazione decisamente lenta. Ma Mercedes Bryce Morgan, che viene dai video musicali, non è molto interessata a letture allegoriche e digressioni intellettuali e, fin dalla citazione a Mary Poppins nel tiolo, imbastisce un “mappazzone” pop che punta alla stramberia. Personaggi contenutamente sopra le righe, twist narrativi poco credibili ma capaci di movimentare la vicenda e un pizzico di erotismo malsano che trova nella lolita Morgan Saylor un efficace veicolo.
Peccato che per tre quarti del suo tempo giri a vuoto e la componente allucinatoria da LSD sia molto più contenuta di quel che ci si potrebbe aspettare, altrimenti Spoonful of Sugar avrebbe potuto anche lasciare il segno.
Skinamarink – Il risveglio del male.
Due fratellini si svegliano nel cuore della notte e scoprono che i genitori sono scomparsi. Vagando per l’appartamento buio si rendono conto che le finestre non ci sono più, ma anche le porte e i loro oggetti quotidiani stanno gradualmente svanendo.
Dopo la premiere al 26° Fantasia Film Festival di Montreal, per Skinamarink è stato un vero e proprio tour in giro per i festival di genere (anche il nostro ToHorror) che lo hanno portato all’acquisizione da parte di Shudder e la distribuzione nelle sale cinematografiche statunitensi, dove è arrivato a incassare 2 milioni di dollari. Niente male per un film che è costato appena 15 mila dollari e ha basato tutta la promozione sul passaparola, ma c’è da dire che mai come in questo caso bisogna essere preparati alla visione di questo film.
Qui al suo esordio registico in un lungometraggio, Kyle Edward Ball è uno youtuber che viene da un format di successo in cui venivano raccontati gli incubi degli utenti. In base alle testimonianze raccolte, nel 2020 Ball ha realizzato un cortometraggio dal titolo Heck che, nell’arco di un anno, è stato esteso a lungometraggio fino a diventare Skinamarink. E l’origine da cortometraggio si sente in maniera invadente in questo film che definire sperimentale è un eufemismo. Per 100 interminabili minuti, infatti, lo spettatore assiste per lo più a soggettive e inquadrature fluttuanti tra stanze e corridoi di un appartamento buio, per lo più illuminato dalla fioca luce del televisore e con, in sottofondo, proprio il rumore di quello che scorre sullo schermo della tv. Non succede nulla, non c’è uno sviluppo narrativo, non ci sono quasi personaggi in scena (solo la presenza intrinseca di questi due bambini, che non vediamo sempre), non c’è tensione, non si sono colpi di scena, non c’è neanche un epilogo vero. C’è solo un costante senso di straniamento dettato proprio dalla volontà di ricreare un’atmosfera onirica. Ma questo può funzionare, appunto, per 10, 15 minuti, il tempo di un cortometraggio che si fa esperienza sensoriale e immersiva, ma non per un lungometraggio da 1 ora e 40 minuti! Il risultato è che sarete fortemente tentati di premere il tasto di avanzamento veloce sul telecomando del lettore blu-ray… se l’abbraccio di Morfeo non vi avvolge prima!
#MidnightFactoryChannelBox in blu-ray.
Midnight Factory e Plaion Pictures Italia hanno racconto The Feast, Spoonful of Sugar e Skinamarink in un cofanetto limited edition che ha le sembianze e le dimensioni di un’uscita standard mensile di Midnight Factory; quindi, confezione slipcase cartonata che riproduce all’esterno i dettagli e i loghi titoli dei tre film e all’interno ha un fronte-retro con le locandine estese di The Feast e Spoonful of Sugar. All’interno tre dischi, uno per ogni film, e un booklet di 12 pagine con approfondimenti sui titoli presentati.
Se escludiamo i box dedicati agli autori e alle saghe per la collana Midnight Classics, è la prima volta che Midnight Factory si avventura in questo formato per la collana principale, raccogliendo in un’unica soluzione tre film che non hanno nulla a che spartire tra di loro. Una scelta non proprio ottimale per il collezionista che, sicuramente, avrebbe preferito edizioni standard dedicate ad ogni titolo singolarmente. L’unica spiegazione che ci viene in mente, considerando che quasi tutti i film non cinematografici distribuiti negli ultimi anni sono prima passati sui Midnight Factory Channels, è che questi tre titoli non sono stati considerati sufficientemente di richiamo e qualitativamente forti per uscite singole, ma non escludiamo che tra qualche mese verranno annunciate delle edizioni dedicate, anche se nessun annuncio al momento è stato fatto a riguardo. Al contrario, trovare sul sito fanfactory.shop – proprietà di Plaion Pictures Italia – la dicitura Volume 1 nella scheda del prodotto, ci fa pensare che seguiranno altri cofanetti che raccolgono titoli “minori” già distribuiti sui Midnight Factory Channels.
Trattasi, comunque, di dischi standard che possiedono una componente tecnica molto buona – come di consueto per i prodotti Midnight Factory – ed extra ridotti al solo trailer per ogni film.
Ottimo audio in DTS-HD 5.1 sia per la traccia in italiano che per quelle originali su tutti e tre i film e video sempre molto nitido e attendo al contrasto con neri limpidi e avvolgenti. Discorso a parte per Skinamarink che, data la sua veste particolare, ha una concezione d’immagine tutta sua, molto buia, spesso bluastra e con continue sporcature, come se si trattasse di una granella da rumore bianco.
Roberto Giacomelli
MIDNIGHT FACTORY CHANNEL BOX: THE FEAST + SPOONFUL OF SUGAR + SKINAMARINK
Formato: Blu-ray (disponibile anche in DVD)
Video: The Feast: 1080p @24fps 2.39:1 • Spoonful of Sugar: 1080p @23.98fps 1.66:1 • Skinamarink – Il Risveglio del Male: 1080p @23.98fps 2.39:1
Audio: The Feast: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio, Gallese 5.1 DTS-HD Master Audio • Spoonful of Sugar e Skinamarink – Il Risveglio del Male: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio, Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio
Sottotitoli: Italiano
Extra: Trailer The Feast • Trailer Spoonful of Sugar • Trailer Skinamarink – Il risveglio del male
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