Takahata: l’altro grande volto dello Studio Ghibli torna al cinema!

Dopo il duplice successo del 2022 e del 2023 Lucky Red e Ghibli Italia hanno annunciato un nuovo ciclo di proiezioni dedicato, stavolta, all’altro grande maestro dello studio d’animazione nipponica, Isao Takahata. Quattro film che arriveranno nelle sale italiane a Luglio: Pioggia di Ricordi dal 4 al 10 Luglio; Pom poko dal 11 al 17 Luglio; I miei vicini Yamada dal 18 al 24 Luglio; La storia della principessa splendente dal 25 al 31 Luglio.

Co-fondatore dello studio Ghibli, nonostante la fama globale che il compagno e caro collega Miyazaki abbia raggiunto negli anni, Takahata è sempre rimasto in sordina rispetto a quest’ultimo. Complice la rinomata pigrizia e tendenza a procrastinare, infatti, il regista è spesso rimasto nell’ombra e questo ha portato i suoi film ad avere produzioni più lunghe, a volte disastrate e spesso rovinose. Tra gli appassionati e gli esperti c’è chi arriva addirittura ad affermare senza riguardi che se Takahata avesse avuto una costanza nel suo lavoro sarebbe stato addirittura superiore a Miyazaki. Un’affermazione senza dubbio provocatoria ma che rivela come nella sua breve filmografia il secondo del Ghibli sia riuscito a costruire una solida base di appassionati.

Il regista, che doveva essere il più anziano e saggio sulla carta, era in realtà uno sperimentatore folle. Grandissimo regista di serie e lungometraggi d’animazione, Takahata è stato in grado di creare opere dal valore pionieristico che incarnano una ricerca continua: non si è mai fermato, andando a costituire opere profondamente differenti l’una dall’altra.

Di seguito le brevi sintesi dei film che verranno distribuiti al cinema nel mese di luglio.

Pioggia di ricordi (1991) dal 4 al 10 luglio

1982. Taeko, una donna di 27 anni, lavora come impiegata a Tokyo. Durante una vacanza torna in campagna, nella sua terra d’origine, a trovare dei parenti e ad aiutarli a raccogliere del cartamo. Durante il viaggio, inizia a pensare alla propria infanzia e viene sommersa dai ricordi fino a riscoprire se stessa.

La dimensione rurale in cui entra la protagonista è anche una dimensione mentale per cui comincia una vera e propria pioggia di ricordi, meravigliosamente descritta con piccoli elementi e dettagli capaci di ricostruire i traumi e il carattere dei personaggi. Colmo di scene capaci di commuovere attraverso la potenza della semplicità dello zen, Takahata sembra dirci che ogni essere umano è un’isola che guarda dalle coste le altre isole. Attratti gli uni dagli altri, gli uomini si guardano con enorme rispetto, caratteristica che fa di questo film una grande opera dove non c’è niente di riduttivo: persone, luoghi e oggetti hanno tutte lo stesso peso e valore.

Pom Poko (1994) dal 11 al 17 luglio

Il Giappone è in piena ricrescita economica: le aree residenziali sono in continua costruzione e i quartieri si allargano a dismisura. A causa della grande urbanizzazione, i poveri tanuki, dei piccoli cani procioni, trovano il proprio territorio devastato. Diventando sempre più difficile trovare cibo e rifugio, questi animali devono usare le loro abilità magiche per cercare di salvare il proprio ambiente naturale e lottare contro l’avidità dell’uomo.

Film collettivo dal sapore epico che stravolge il senso stesso del viaggio dell’eroe. Capace di mescolare l’immaginario tradizionale giapponese a uno sguardo quasi documentaristico al mondo dei tanuki, Takahata porta avanti un’aspra critica ambientalista contro la cementificazione delle foreste e delle colline giapponesi. Iconica rimarrà per sempre la scena della “operazione poltergeist”, un tripudio di animazione allo stato puro.

I miei vicini Yamada (1999) dal 18 al 24 luglio

Gli Yamada sono una tipica famiglia di ceto medio che risiede nella metropoli giapponese di Tokyo. La loro vita quotidiana è contraddistinta da un susseguirsi di emozioni diverse, dalla gioia alla disperazione, passando per piccoli litigi e problemi complicati.

La voglia di sperimentare di Takahata trova qui la sua massima follia concettuale: un film tutto bianco! Questo film porta Takahata ad adattare delle strisce su schermo, delle schegge di vita. Micronarrazioni in cui i personaggi sono visti con la lente di un micro-particolare, senza la necessaria narrazione per un lungometraggio. Nonostante ciò, Takahata decide di sviluppare queste strisce intersencandole con degli haiku tesi a cogliere l’attimo sospeso.

La storia della principessa splendente (2013) dal 25 al 31 luglio

Un giorno di primavera, Okina, un anziano tagliatore di bambù, trova nel germoglio di una pianta una creatura luminosa che ha le sembianze di una principessa. Portata a casa dal giardiniere, questa si trasforma in una neonata, che viene adottata immediatamente. La piccola cresce molto in fretta, mentre l’uomo trova nello stesso campo alcune pepite d’oro e dei vestiti.

Un film dall’aspetto evanescente che concede poco allo spettatore, a cominciare dalla negazione di quella meraviglia visiva a cui il Ghibli aveva abituato lo spettatore negli ultimi 20 anni. Scelte stilistiche radicali quelle di Takahata che portano a culminare nel suo ultimo film la sintesi del suo lavoro: l’ossessione e la testardaggine verso le proprie scelte nonostante le enormi difficoltà. Un film che dimostra come sia possibile curare la propria linea artistica al di là del tempo e incuranti degli ostacoli e delle difficoltà dettate dal sistema produttivo e dal mercato. (qui la nostra recensione al film)

Nel seguente link la lista dei cinema in cui verranno proiettati i film di Isao Takahata.

Emanuele Colombo

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