Sonic 3 – Il film, la recensione

Se pensiamo che l’avventura cinematografica di Sonic era iniziata nel peggiore dei modi, con quell’Ugly Sonic sbeffeggiato dal popolo del web e affettuosamente preso per i fondelli anche in Cip & Ciop agenti speciali, c’è da meravigliarsi che siamo giunti al terzo film, con una miniserie spin-off all’attivo, un quarto film già annunciato e un totale di quasi 1 miliardo di dollari incassati. Eppure, quella commedia fanta-avventurosa di Jeff Fowler sul riccetto blu velocista della SEGA aveva decisamente colto nel segno, grazie all’estremo rispetto per il noto personaggio dei videogiochi, alla formula collaudatissima della creatura in CGI che interagisce con un umano e alla presenza di un Jim Carrey in grande spolvero. Con Sonic 3 – Il film, Fowler torna per la terza volta dietro la macchina da presa e con lui tutta la squadra al completo dei capitoli precedenti per un sequel che si assesta sullo standard del film precedente, ovvero tanta azione, trama ridotta all’osso e una massiccia presenza di creaturine pucciose in CGI.
Il Team Sonic, composto dal riccio super-veloce, la volpe con due code Tails e l’echidna rossa Knuckles, viene convocato dai servizi segreti americani per fermare e catturare Shadow, un alieno della stessa specie di Sonic rimasto intrappolato in un laboratorio governativo per cinquant’anni. Ora Shadow è libero e infuriato e sta facendo squadra con il redivivo Dr. Robotnik e il suo malvagio nonno appena fuggito da una lunga prigionia e intenzionato a distruggere la Terra.
Come annunciato dalla lungimirante scena mid-credits di Sonic 2, il terzo film ci introduce un nuovo implacabile villain, Shadow, il riccio nero comparso per la prima volta nel 2001 come avversario principale in Sonic Adventure 2. Ma come potremmo facilmente aspettarci, Shadow non è la sola minaccia in questa terza avventura perché il deus ex machina della malvagità è rappresentato da Gerald Robotnik che ha sempre le fattezze di Jim Carrey. E in un momento topico del film, quando nonno e nipote si trovano faccia a faccia per la prima volta, c’è perfino una battutina metacinematografica con la quale i due fanno riferimento a quei film in cui lo stesso attore interpreta più personaggi.
Jim Carrey, che dopo Sonic 2 aveva manifestato la volontà di ritirarsi dalle scene per tornare poi sui suoi passi, è l’unico attore in carne ed ossa avere uno screentime adeguato in Sonic 3, oltre che una reale funzione narrativa.
Ricordate il “signore delle ciambelle” Tom Wachowski interpretato da James Marsden e sua moglie Maddie interpretata da Tika Sumpter? Il loro ruolo in questo terzo film è talmente marginale che potrebbero essere facilmente tolti dal film senza che la trama ne risenta minimamente.
E qui c’è la vera grande svolta, che in parte si intuiva anche nel film precedente: Sonic 3 è più vicino a un film d’animazione che a un vero e proprio live action, dal momento che le quasi due ore di durata sono per lo più incentrate sui quattro personaggi in CGI. Un’evoluzione naturale che pone i riflettori sull’azione e sui beniamini dell’immaginario creato da Yuji Naka e Naoto Ōshima, qui riprodotti con grande fedeltà e pieno rispetto delle storie che hanno animato i videogame di Sonic the Hedgehog per oltre trentacinque anni.
Come accadeva, però, in Sonic 2, anche qui c’è una tendenza alla prolissità narrativa che si può tranquillamente percepire come “perder tempo”. Ricordate l’inutile e lunghissima sequenza del secondo film con la cerimonia di matrimonio della sorella di Maddie? Qui ce n’è una simile, in cui torna purtroppo l’insopportabile Rachel interpretata sempre da Natascha Rothwell, che vede Tom e Maddie intenti ad aiutare il Team Sonic a infiltrarsi in un’area di sicurezza. Una lunga parentesi del tutto inutile perché viene letteralmente annullata dalla scelta di sceneggiatura di risolvere, poi, la sequenza in un altro modo in confronto a quanto pianificato e mostrato.
Decisamente ben reso per il grande schermo il personaggio di Shadow, doppiato in originale da Keanu Reeves, che ha quella tragicità utile a conferirgli un toccante background e una profondità che non era affatto scontata. Delude, invece, Gerald Robotnik che, nonostante sia il vero grande cattivo del film, viene costantemente oscurato dal suo alter-ego più giovane e carismatico, qui sempre affiancato dal simpatico Agente Stone interpretato da Lee Majdoub.
Nonostante la fondamentale performance di Jim Carrey in questi tre film, però, c’è da augurarsi che la sua parentesi con Sonic termini realmente qui perché un grande attore come lui meriterebbe di concludere la carriera in vesti differenti in confronto al seppur dignitoso Dr. Robotnik.
Caratterizzato da un ritmo indiavolato, ottimi effetti speciali e un’attenzione particolare al canone della saga videoludica, Sonic 3 – Il film non deluderà affatto il suo pubblico, confermando la riuscita chiave di adattamento cinematografico adottata da Jeff Fowler.
Sono ben due le scene che chiudono il film, una a metà e una alla fine dei titoli di coda, entrambe importanti per gli sviluppi futuri della saga.
Sonic 3 – Il film sarà nei cinema italiani dall’1° gennaio 2025 anticipato da una giornata di anteprime il 31 dicembre.
Roberto Giacomelli
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Secondo me è proprio un bel FILM!