Archivio tag: Bella Heathcote

Relic, la recensione

Relic

Il cinema horror sta attraversando un momento particolarmente roseo, innalzato e celebrato come forma d’arte al pari di altre opere considerate meritevoli di attenzioni da parte di blasonati festival. Oggi, grazie ad autori dalla personalità forte e originale come Ari Aster e Robert Eggers, possiamo notare un occhio di riguardo da parte delle “élite” anche per il cinema del brivido con il proliferare di opere che guardano al genere raccontando però le idiosincrasie della società o particolari stati d’animo che caratterizzano la contemporaneità. Ad unirsi al coro della new wave horror internazionale troviamo l’australiana Natalie Erika James, che dopo essersi fatta notare con il cortometraggio Creswick, ha esordito nel lungometraggio nel 2020 scrivendo (insieme a Christian White) e dirigendo Relic.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Il cinema del desiderio. Chiamami col tuo nome e Professor Marston and the Wonder Women in Blu-ray

Tutti i desideri che cerchiamo di soffocare covano nel nostro animo e lo avvelenano.

L’unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi.

(Oscar Wilde)

Desiderare ed esser desiderati. Spesso ci si trova a parlare di “desiderio” in modo molto semplicistico o superficiale, relegando questo ad un’effimera idea che può trovare correlazione verso un oggetto o un altro individuo. Tanto ma mai abbastanza è stato detto circa il “desiderio” che, senza troppi indugi, può essere considerato il sentimento più antico e complesso che governa ogni scelta dell’essere vivente. Il desiderio, perciò, può muoversi in direzione di qualunque cosa e a divenir frutto del desiderio può essere anche un’ideale, un concetto e persino un altro stato d’animo. Come sostiene Freud, in fondo, ci sono desideri così complessi che spesso l’individuo non vorrebbe rivelare nemmeno a sé stesso. Ed è proprio il desiderio a guidare le recenti uscite home video di Universal Pictures e Sony Pictures Home Entertainment che, in un solo colpo, mettono sul mercato due film profondamente diversi ma accomunati dalla medesima struttura argomentativa: la ricerca ossessiva del desiderio e il suo difficile (a volte impossibile) perseguimento a causa di fattori esterni che sfuggono dalla nostra volontà. Parliamo del film rivelazione Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, premiato agli scorsi Oscar 2018 per la miglior sceneggiatura non originale (firmata da James Ivory), e del biopic Professor Marston and the Wonder Women che ci fa conoscere l’inaspettata genesi di uno dei supereroi più noti e importanti nella storia dei fumetti: Wonder Woman.

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Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: dalla pagina al film!

Nel 2009, Seth Grahame-Smith firmava una versione decisamente originale del celeberrimo romanzo di Jane Austen dal titolo eloquente: Orgoglio e Pregiudizio e Zombie. Seth ebbe la bizzarra intuizione di fondere la trama classica, che tutti conosciamo, con una tematica stuzzicante quanto attuale, ovvero quella degli zombie! In un attimo, il grande schermo ha messo gli occhi sul soggetto, ma sarebbe stato solo l’inizio di un cammino lungo e tortuoso.

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